Cava di “Balle” a Cappella, Iannuzzi Si Nasconde Tra i Rifiuti: “Svolta Popolare” Sostiene la Battaglia Cittadina

Chiedevamo di sapere la verità, di vedere un documento dal quale si evinceva che quella che appare a noi una vera e propria “discarica a cielo aperto” fosse soltanto un’illusione ottica o che, magari, l’Amministrazione montese dedicasse un’ora del suo tempo ad una delegazione di cittadini disposta ad accompagnare chi di dovere su di un suolo pubblico martoriato, pericoloso, dimenticato.

Monte di Procida conta 14mila abitanti, abbiamo la fortuna di vivere in un paesino ove il confronto tra istituzioni e cittadini potrebbe essere la vera risorsa di un agire per il bene comune e invece no, le porte in seno all’Assise continuano ad essere sbarrate e, quando ti si aprono innanzi, c’è chi continua ad annebbiarti tra promesse e falso interesse alle problematiche che porti innanzi alla macchina burocratica affinché qualcosa possa cambiare, ma nel verso giusto.

Una proroga di 15 giorni per accertare la veridicità della questione portata all’attenzione delle autorità locali ed avviare una pulizia “ad horas” di un’area degradata: la cava tufacea in località Cappella, al confine tra i due comuni limitrofi di Bacoli e Monte di Procida. Ma, dall’8 febbraio ad oggi tutto tace e non un segnale è giunto dall’amministrazione comunale, seppure sia stata investita del problema.

Fondi della Comunità Europea Gettati alle Ortiche

Da parte nostra, torniamo a chiedere con forza e urgenza che venga fatta luce su quello che, almeno nelle intenzioni, rappresentava ambizioso ed articolato progetto che si inserisce all’interno dei finanziamenti della Comunità Europea afferenti al Por Campania 2000/2006 e relativi a diversi milioni di euro.

La verità non può essere seppellita sotto cumuli di monnezza, carcasse di animali in evidente stato di putrefazione e rifiuti speciali!

A supporto della nostra causa, sin da subito, si schierò Giuseppe Pugliese, capogruppo del partito di “Svolta Popolare” che, ad oggi, continua a tenere banco ma, stavolta, con documenti alla mano.

E’ stata infatti protocollata nella giornata d lunedì, 27 febbraio, una richiesta di Consiglio comunale urgente da parte del consigliere di minoranza in merito allo stato di pericolosità e degrado in cui versa la Cava tufacea in località Cappella e il sottile velo di mistero che si cela dietro una bonifica che, seppur verbalmente accertata dal Primo Cittadino sembrerebbe non essere mai avvenuta.

Dunque, attraverso un’interrogazione indirizzata al sindaco Franco Iannuzzi e al presidente del parlamentino civico Rocco Assante di Cupillo, Giuseppe Pugliese sollecita l’amministrazione a fornire delucidazioni “sulla presenza di rifiuti pericolosi e bonifiche non eseguite nella cava in località Cappella”.

L’Interrogazione di Svolta Popolare, Giuseppe Pugliese Rincara la Dose

“Premesso che durante il Consiglio comunale del 7 febbraio 2012, un comitato di cittadini per la bonifica della cava di Cappella lamentava il pessimo stato dei luoghi e, oltre alle incongruenze macroscopiche tra quanto dichiarava in proposito il Sindaco e quanto dichiarava l’assessore all’Ambiente, il comitato evidenziava con documentazione fotografica uno stato di evidente degrado e la mancata bonifica dei luoghi – si legge nel documento pervenuto in Municipio -  che in quella sede il presidente del consiglio comunale, Rocco Assante, non ritenendo opportuno, seppur sollecitato, a concedere la parola ai rappresentanti del comitato, decideva di convocare per il giorno seguente apposita conferenza dei capigruppo per un migliore approfondimento della problematica;”

“Che in occasione della conferenza dei capigruppo tenutasi l’ 8 febbraio 2012, i rappresentanti del comitato hanno ribadito le incongruenze e le evidenze di cui sopra, contestualmente il capogruppo di Maggioranza, il Vicesindaco ed il presidente del Consiglio hanno ritenuto opportuno chiedere una proroga di 15 giorni per eseguire una bonifica dei luoghi ed ulteriori approfondimenti; che il capogruppo di Svolta Popolare preoccupato dalle notizie fornite dal comitato e dalle foto mostrate si diceva disponibile ad accettare la proroga in attesa di atti concreti da parte dell’Amministrazione in attesa di atti volti ad una celere ed efficace risoluzione della problematica;”

“Considerato che ad oggi nessuna bonifica dei luoghi è stata messa in atto, ed il termine è spirato, purtroppo, infruttuosamente; che sono intollerabili i silenzi e le omissioni, e che occorre fare chiarezza al più presto per restituire trasparenza alle pratiche amministrative, per ripristinare la salubrità e la vivibilità dei luoghi in questione tutelando il diritto alla salute dei cittadini”

“Si chiede che l’Amministrazione riferisca in Consiglio comunale, con urgenza, circa: i motivi della mancata bonifica; i motivi della mancata consegna dei lavori e del relativo collaudo; come si intende ripristinare lo stato dei luoghi e porre fine all’inammissibile degrado della zona”.

Melania Scotto d’Aniello
Redazione Freebacoli
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Etichette: Ambiente, Consiglio Comunale, Rifiuti

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