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L’Ombra del “Clientelismo” sulla Gestione dei Beni Archeologici: Il Pdl Evita la Discussione in Consiglio Comunale

Freebacoli: L’Ombra del “Clientelismo” sulla Gestione dei Beni Archeologici: Il Pdl Evita la Discussione in Consiglio Comunale

lunedì 13 dicembre 2010

L’Ombra del “Clientelismo” sulla Gestione dei Beni Archeologici: Il Pdl Evita la Discussione in Consiglio Comunale

image All’ultimo Consiglio Comunale, a parte la massiccia presenza di cittadini venuti a protestare sia contro l’aumento Tarsu che per il mancato avvio della raccolta differenziata (unica nota vera e genuina della serata), tutto si è svolto a senso unico e senza un convinto contraddittorio.

Come ad ogni Consiglio c’era un ordine del giorno da rispettare, stabilito per l’appunto durante una Conferenza dei Capi-Gruppo (Clicca qui per Visualizzarlo), ma lo stesso è stato stravolto e cosa grave senza un fondato motivo (o forse c’era?).

Procediamo con ordine: la prima richiesta di inversione (quella di discutere prima dell’aumento Tarsu e poi della Valorizzazione dei Beni Archeologici) è giunta dal consigliere di minoranza Josi Gerardo Della Ragione, richiesta più che motivata visto che il Consiglio è stato preceduto da una manifestazione pacifica da parte dei cittadini che chiedevano risposte per la problematica rifiuti, e il secondo punto interessava proprio una variazione di bilancio prevista per tamponare l’aumento Tarsu del prossimo anno, quindi naturale conseguenza della discussione fino ad allora portata avanti.

Discusso tale punto ci si aspettava di dare prosieguo all’assise in modo prestabilito, ma il Presidente del Consiglio è passato direttamente al terzo punto senza ritornare a dibattere della Gestione dei Beni Archeologici.

La minoranza ha fatto presente la cosa e di tutta risposta è stata chiesta (questa volta da parte del Popolo della Libertà) una nuova inversione, senza tra l’altro motivarla.

Il consigliere Salvatore Illiano  si è detto indignato per la faccenda visto che il primo punto saltato riguardava una sua interpellanza congiunta ad una mozione del Faro della Libertà, sulla destinazione dei beni archeologici del Paese secondo gli indirizzi della nuova amministrazione.

Interpellanza presentata da diverso tempo (dal mese di Settembre) ma sempre rinviata.

image A nulla sono valse le proteste ed anzi, esautorato il terzo punto, il Popolo della Libertà ha chiesto una nuova inversione (senza nuovamente addure alcuna motivazione) per discutere la problematica CIC.

Il consigliere Salvatore Illiano ancora una volta faceva sentire le sue proteste chiedendo questa volta che almeno gli venisse data una risposta scritta.

A questa richiesta in modo forse un po’ troppo brusco mi sono opposta, e chiedo scusa pubblicamente per il modo non certo per il fine.

Ormai a quel punto era palese che volutamente non si volesse discutere l’argomento e non era minimamente pensabile che il tutto potesse essere risolto con una risposta scritta.

Stiamo parlando dei nostri beni più preziosi da troppo tempo trascurati ma che senza ombra di dubbio rappresentano il nostro vero futuro.

Perché si è voluta evitare una risposta che poi in parte è già stata resa pubblica dal Sindaco in più occasioni e cioè quella di voler promuovere la costituzione di un nuovo soggetto giuridico, un Consorzio, con la partecipazione di imprese locali per la gestione di tali beni?

 Si temeva che qualcuno potesse obiettare che forse fosse meglio accantonare l’idea almeno fino a quando la magistratura non avesse fatto il suo corso, visto che la maggiore impresa che dovrebbe far parte del suddetto consorzio attualmente è soggetta ad indagine?

imageA parte il fatto che l’idea del consorzio può essere una soluzione valida per la valorizzazione dei nostri siti, ma perché non decidere con un bando pubblico chi e quali soggetti debbano partecipare alla sua costituzione scegliendoli in base ai loro progetti di valorizzazione?

In base a cosa si predilige un’azienda piuttosto che un’altra?

Inoltre visto, e lo si spera vivamente, che il tutto dovrebbe portare a tanti nuovi posti di lavoro per i nostri giovani, quale sarà la modalità di accesso ad essi?

Bandi di concorso pubblici o si darà la preferenza alle associazioni che si sono preventivamente costituite nelle consulte?

E se così fosse perché non rendere partecipi anche gli altri giovani di costituire associazioni, visto che solo questa sarà la corsia preferenziale per accedere a tali posti?

Dobbiamo esigere che il tutto venga svolto con la massima trasparenza e legalità per impedire che il solito, furbo, politico di turno possa strumentalizzare l’intera faccenda in campagne elettorali future, promettendo posti di lavoro per accrescere il proprio apparato di potere.

Abbiamo tanti giovani preparati che non aspettano altro che veder realizzato il loro sogno più grande, quello di non essere costretti ad andare fuori, lasciare la loro città tanto amata in vista di un’ occupazione stabile.

È nostro dovere non deluderli.


 Consigliere Comunale
Adele Schiavo

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2 Commenti:

Alle 13 dicembre 2010 alle ore 14:53 , Blogger Freebacoli ha detto...

Per un approfondimento sulla Questione:

http://freebacoli.blogspot.com/2010/11/marina-grossi-la-politica-bacolese.html

 
Alle 14 dicembre 2010 alle ore 16:04 , Anonymous Anonimo ha detto...

alla fine si conta chi vota............in consiglio comunale.
Proteste e continue interruzioni da parte di chi protestava sul tema monnezza e tarsu, con inopportuna interruzione del consiglio comunale per fare parlare chi protestava, compreso chi nelle ultime amministrative prendeva circa 40 voti di preferenza (sic). E' stato il gioco voluto da chi "amminsitra" la città: facciamoli sfogare a questi quattro sfessati che poi faremo le cose che maggiormente ci interessano: i continui sorrisi del vice sindaco ad ogni interruzione stavano a dimostrarlo.
La protesa dei cittadini, per quanto giusta, a quanto pare non basta, per non parlare poi della palese divisione delle opposizioni (nel PD la cons. Schiavo Adele va ormai per i fatti suoi): la Città è pronta per sopportare amministrazioni anche peggiori di questa. Peccato per quanto consegneremo alle future generazioni.

 

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