Monte di Procida, Iannuzzi Zittisce l’Udc: Petrone “Dovevo Chiamare i Carabinieri”

Approfondito e discusso un documento di "richiamo" pervenuto dalla competente sezione regionale della Corte dei Conti (clicca qui per scaricare il documento* – alla fine dell’articolo le modalità per accedervi - o qui per approfondire l’argomento) durante lo scorso Consiglio Comunale tenutosi lunedì 29 novembre: scambio di accuse tra la maggioranza di centro-destra e l’Unione di Centro che, soltanto pochi mesi fa, era parte integrante della macchina amministrativa guidata dal sindaco Iannuzzi.

Nonostante il capogruppo del partito di Casini, Luigi Illiano ex delegato al Bilancio, su tale argomento si sia limitato a consegnare un breve appunto al tavolo della presidenza, il Sindaco Franco Iannuzzi attacca il gruppo UdC, dichiarando che il proprio compito, in quanto ex rappresentanti della maggioranza e possibili co-responsabili del dissesto, era soltanto quello di tacere.

Accuse a seguito delle quali il presidente del Consiglio ha preferito non dare la possibilità a Michele Petrone, consigliere centrista, di replicare.

“Una censura politica a dir poco grave – asseriscono i consiglieri in quota Udc - forse avremmo dovuto chiamare i carabinieri. Il Sindaco, durante il suo lungo e provocatorio intervento, rivolgendosi al nostro gruppo continuava a intimarci il silenzio, affermando che dopo 4 anni di complicità e responsabilità con lui e la sua maggioranza non potevamo ritenerci immuni da responsabilità politiche e amministrative.

Questo, che potrebbe sembrare all’apparenza un dato vero ed inconfutabile, cozza con l’atteggiamento perpetuato in questi quattro anni dallo stesso sindaco. Siamo stati infatti costantemente isolati ed emarginati, spinti a ricoprire cariche autorevoli formalmente ma vuote in termini di contenuto.

Il Sindaco ha inoltre omesso che sin dai primi mesi di governo ( parliamo di settembre 2006), il nostro gruppo ha posto sempre tentativi di ragionamento e riflessioni sulle innumerevoli attività spregiudicate dell’amministrazione, attraverso lettere personali e note ufficiali rimaste purtroppo sempre lettera morta.

Ciò lo confermano anche gli articoli riportati dalla stampa, dai dossier e dagli allegati alle delibere di numerosi consigli comunali che hanno visto un interesse soprattutto in tema di Periferie di Confine. Tutto ciò illustra chiaramente ed inequivocabilmente la nostra attività politica e amministrativa fatta con passione, professionalità, responsabilità, spirito di umiltà e equilibrio. Proprio su Cappella e le Periferie tutta la programmazione e gli interventi realizzati e quelli che si andranno a realizzare sono stati il frutto solo dell'impegno del nostro gruppo pur non avendo deleghe alle Periferie o ai Lavori Pubblici.

Per il sindaco Franco Iannuzzi condividere gli argomenti con gli altri gruppi significa dare la semplice comunicazione procedendo sempre e solo come aveva stabilito in maniera autonoma e preventiva. Ogni suggerimento è sempre caduto nel vuoto. Anche in tema di bilancio Luigi Illiano, scavalcato sistematicamente dal Sindaco, è stato più volte costretto a inoltrare note all'Ufficio per richiamare maggiore attenzione nelle attività connesse ai flussi di cassa al fine di scongiurare criticità e quant'altro.

Dopo 4 anni di emarginazione e dopo la spregiudicata e folle decisione di vendere il fabbricato al Cercone, le dimissioni erano inevitabili perché la manovra di Bilancio imposta dal Sindaco da marzo e conclusasi il 7 maggio, con l'approvazione del Bilancio era inaccettabile.”

Redazione Freebacoli
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