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Flegrea Lavoro in Cerca di Identità: Lavoratori in Bilico ed un Futuro Sospeso tra “Pubblico” e “Privati” – PRIMA PARTE

Freebacoli: Flegrea Lavoro in Cerca di Identità: Lavoratori in Bilico ed un Futuro Sospeso tra “Pubblico” e “Privati” – PRIMA PARTE

mercoledì 1 dicembre 2010

Flegrea Lavoro in Cerca di Identità: Lavoratori in Bilico ed un Futuro Sospeso tra “Pubblico” e “Privati” – PRIMA PARTE

image Illustravamo nel nostro precedente articolo (Clicca Qui) come la stima effettuata per Flegrea Lavoro abbia condotto ad un valore molto maggiore rispetto a quello esposto in bilancio 2009 e come questo comporti un aggravio per le tasche dei contribuenti Bacolesi di 147.741,37 euro per l’acquisto delle azioni da Italia Lavoro.
Ma perché il Comune ha deciso di acquistare tutte le azioni e cosa sta cercando di fare, visto che la legge 30/7/2010, n. 122, impone che i Comuni con meno di 30.000 abitanti non possono costituire società o, in caso già abbiano delle partecipazioni, debbano vendere le loro quote?
È ben noto che da anni i rapporti tra i due soci di Flegrea Lavoro, Comune di Bacoli e Italia Lavoro, siano stati molto tesi fino al punto che il bilancio 2007 era stato approvato dal solo Comune, socio di maggioranza, e che i bilanci 2008 e 2009 non ci risultano ad oggi, 29 novembre 2010, ancora approvati ( e sicuramente non lo erano lo scorso lunedì, come comunicato dallo stesso Sindaco).
La tensione è poi culminata nella richiesta di Italia Lavoro di liquidare la Flegrea Lavoro , “per impossibilità del funzionamento dell'Assemblea dei Soci”, richiesta a cui il Comune di Bacoli si è opposto, come da delibera 34 del 21 maggio 2010.
Una delle motivazioni emerse nel Consiglio Comunale del 22 novembre per motivare l’acquisto delle azioni di Italia Lavoro è che i lavoratori, una volta che la Flegrea Lavoro sarà tutta del Comune, si troveranno in condizione di lavorare con maggiore serenità.
La suddetta legge n.122 prevede però la possibilità per i comuni di consorziarsi e partecipare società in maniera proporzionale al numero di abitanti, sempre che il totale superi le 30.000 unità.
Così il Comune di Bacoli ha chiesto disponibilità ai Comuni di Procida e di Monte di Procida alla gestione associata di società di servizi pubblici. I due comuni amici hanno risposto con dichiarazioni favorevoli in linea di principio, ma del tutto generiche, non entrando cioè nello specifico della Flegrea Lavoro, e per giunta con qualche riserva.
Ma, ci domandiamo noi, e si sono domandati alcuni Consiglieri, quale dovrebbe essere l’interesse, ad esempio di Monte di Procida, che fa una raccolta differenziata di oltre il 60% a collaborare con il Comune di Bacoli che fa una raccolta del 6%, e dovendo per giunta risanare i conti di una società come la Flegrea Lavoro, la cui “mission” reale è stata fin qui quella di dissipare i soldi del contribuente senza raggiungere uno solo degli obbiettivi per cui era stata creata? Ci risulta davvero misterioso.
imageC’è inoltre da tenere presente che, non potendo Bacoli raggiungere il 35% di differenziata prescritto dalla Legge come media annua obbligatoria entro il 31/12/2010, la Tarsu 2010, che è stata liquidata in via provvisoria, proprio in attesa di tale definizione, rischia di aumentare ulteriormente.
Inoltre il Comune di Bacoli sta cercando di acquistare il sito Avino, perché sotto sfratto esecutivo agli inizi di gennaio 2011 e perché, riteniamo giustamente, sito necessario, qualsiasi soluzione societaria si scelga per il servizio di RSU. Ci sarà poi da rendere vivibile ed idoneo allo scopo il suddetto sito, attualmente in stato di estremo degrado e per giunta colpito da un incendio qualche mese fa. Forse l’Amministrazione di Bacoli sarà costretta ad alienare qualche altro bene per finanziare l’operazione.
Ci domandiamo perché invece di proporre improbabili nuove società, non si scelgano, SEMPRE NELLA PIÙ STRETTA SALVAGUARDIA DEGLI ATTUALI POSTI DI LAVORO, una delle due seguenti e più semplici alternative:
- Rendere veramente esterno il servizio, sempre garantendo che tutti i lavoratori vengano assunti dalla società vincitrice di regolare gara d’appalto (La Flegrea Lavoro NON ha mai vinto una gara di appalto, ma si è ricorsi ad un meccanismo noto come “In House” e per questa ragione NON è una società che può operare sul libero mercato).
- Riassorbire tutti i lavoratori nel Comune, rendendo interno il servizio, eliminando così, tra l’altro, costi non strettamente necessari, come quelli di un Consiglio di Amministrazione.
La prima ipotesi è stata scartata dal Sindaco perché “il 90% di Società esterne” potrebbe avere problemi di camorra. Non sappiamo da dove il Sindaco abbia attinto tali statistiche e restiamo pertanto in attesa di precisazioni.
Facciamo inoltre presente che, secondo le attuali disposizioni di legge, la Provincia di Napoli a fine 2011 dovrebbe diventare responsabile del servizio e che a tale scopo in data Il 30/12/2009 è stata costituita la società S.A.P.NA.“ Sistema Ambiente Provincia di Napoli” S.p.A., per la gestione del ciclo integrato dei rifiuti nel territorio provinciale di Napoli.

Annamaria Varriale – Presidente Comitato per la Tutela della Salute Pubblica
Alessandro Parisi – Presidente Comitato Poggio

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1 Commenti:

Alle 1 dicembre 2010 alle ore 17:21 , Anonymous Anonimo ha detto...

se il comune continua così la differenziata non la raggiungerà mai!!! by anto.car

 

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