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Distrutto il Patrimonio di Bacoli: Muffa e Fatiscenza al Parco Quarantennale – FOTO -

Freebacoli: Distrutto il Patrimonio di Bacoli: Muffa e Fatiscenza al Parco Quarantennale – FOTO -

mercoledì 13 aprile 2011

Distrutto il Patrimonio di Bacoli: Muffa e Fatiscenza al Parco Quarantennale – FOTO -

Foto3360 Un paradiso terrestre trasformato nella peggiore delle pattumiere: ennesimo sfregio al patrimonio ambientale ed archeologico del Comune di Bacoli.

Non s’arresta l’ondata di degrado che da decenni distrugge una città capace, attraverso una politica balorda e clientelare, di strozzare il proprio splendore.

Ciò che un tempo fungeva da laboratorio, oggi marcisce ricoperto da sterpaglie. Ambienti una volta funzionali, adesso vengono giù come cartapesta. Abitazioni utilizzate per anni da custodi e funzionari, nei primi anni del nuovo millennio hanno conosciuto soltanto disinteresse, mancata manutenzione ordinaria ed un’evidente, ed incontrollata, devastazione.

Siamo all’interno del Parco Quarantennale e nulla, assolutamente nulla, ricorda gli splendori di un tempo.

Foto3357 Qui, già dal periodo fascista, si conducevano gli animali esotici giunti dalle colonie africane per essere monitorati e controllati. Tutto ciò avveniva prima del trasporto degli stessi all’interno dei più convenzionali Zoo.

Un ambiente mozzafiato, contraddistinto da un’enorme area verde, poggiato sul lago Fusaro. Splendore paradisiaco puntellato dalla presenza di colonne, arcate, dimore, enormi gabbie ed altro ancora. Tutto ciò, almeno nell’ultimo lustro, è stato completamente ricoperto da vegetazione spontanea e muffa.

Terrificante abbandono già desumibile dallo stato in cui versa un cancello d’ingresso situato su via Spiagge Romane. Poco prima della “foce di mezzo”.

Dallo stesso, completamente arrugginito, comincia un percorso dai mille ostacoli (in cui le erbacce superano almeno i tre metri) la cui bellezza, e la cui agghiacciante fatiscenza, si cercherà di riproporre attraverso la riproposizione di foto.

Foto3384 Immagini di beni del Centro Ittico Campano.

Fotogrammi di uno spazio di proprietà dei cittadini di Bacoli. Di residenti che, spesso, non sanno neanche di ciò che la storia e la lotta, dal 1997, gli ha consegnato di diritto.

Giovani, e meno giovani, ai quali la partitocrazia locale non solo ha compromesso un futuro nella propria città ma, peggio ancora, ha cercato e continua ancora a nascondere i beni che gli appartengono.

Ma, e lo insegna la storia, il primo passo verso la riapprovazione ci ciò che è proprio avviene attraverso la consapevolezza e la conoscenza.

In tal senso perciò le foto sottostanti avranno l’obiettivo e la finalità di suscitare rabbia e risentimento in coloro ai quali è stata negata una possibilità.

Gente e popolo a cui, dinanzi al baratro, si chiede di alzare la testa e di ricostruire una città saccheggiata da predatori affamati e senza scrupoli.

Da una casta di mestieranti che ha fatto dell’ignoranza e dell’apatia il proprio punto di forza.

Ora è il momento di ricominciare a correre travolgendo l’erba cattiva. Bacoli non può più attendere.

Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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2 Commenti:

Alle 13 aprile 2011 alle ore 12:12 , Anonymous Anonimo ha detto...

Carmen Hanuman
che peccato abbiamo dei patrimoni davvero importanti e non ce ne sappiamo curare.....questo posto è abbandonato da una 20ina di anni o sbaglio??

 
Alle 13 aprile 2011 alle ore 18:55 , Anonymous Anonimo ha detto...

Federico Penza
in effetti sono anni che volevo visitare il parco della quarantena ( da che so io sono più di 30 anni che è chiuso). Anche se sono felice che sia chiuso in quanto significa anche che non ci sono (o che non ci dovrebbero essere) animali esotici chiusi o in attesa di essere trasferiti negli zoo.

 

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