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Sindaco e Assessori Bugiardi Mettono in Pericolo la Popolazione: Bomba Ecologica al Fusaro – FOTO -

Freebacoli: Sindaco e Assessori Bugiardi Mettono in Pericolo la Popolazione: Bomba Ecologica al Fusaro – FOTO -

venerdì 22 aprile 2011

Sindaco e Assessori Bugiardi Mettono in Pericolo la Popolazione: Bomba Ecologica al Fusaro – FOTO -

image Abbattere i deboli e chiudere occhi, bocca ed orecchie con chi fa la voce grossa: punizioni unilaterali danneggiano il popolo di Bacoli.

Continua, anche con l’amministrazione Schiano, la divisione tra figli e figliastri e, nel particolare, tra coloro che devono essere repentinamente puniti ed altri che, nonostante circa un decennio di vergognoso mancato rispetto della Legge, perpetuano i propri abusi edilizi ed ambientali.

Con la nascita della nuova giunta il primo cittadino, supportato finanche dal vicesindaco Michele Massa e dall’assessore all’Ambiente Giuseppe Scotto di Vetta, assicurarono che sarebbe stato loro obiettivo quello di provvedere alla bonifica ed all’abbattimento della struttura presente in prossimità del parco vanvitelliano del Fusaro.

Uno scheletro in cemento armato, innalzato a pochi metri dal lago Fusaro, presso cui è da tempo presente una sorta di acquitrino maleodorante che mette a serio rischio la salubrità dell'ambiente adiacente la struttura. Una sorta di stango a cielo aperto caratterizzato dalla presenza di materiale putrefatto, acqua verdi, di un folto canneto, e di un’innumerevole quantità di rane, zanzare ed altro tipo di insetti.

Tutto in piena città Tutto alla luce del sole. Tutto ad un’irrisoria distanza da abitazioni, parcheggi ed esercizi commerciali (tra cui anche salumerie e ristoranti).

Foto3598"Ho contattato personalmente il comandante dei vigili urbani, Marialba Leone e nei prossimi giorni verrà fatto un sopralluogo della zona alla presenza anche di referenti dell'Asl Napoli 2. La criticità è palese e perciò vi sarà bisogno di interventi rapidi e, soprattutto, risolutivi. Si prospetta una bonifica della struttura che deve essere fatta dal proprietario dell'immobile", asseriva nell’agosto 2010 l’assessore all’Ambiente del Comune di Bacoli.

Nulla di tutto ciò, però nonostante i buoni propositi post-elettorali, è stato fatto.

Né sopralluoghi, né ricerche.

"In seguito al sopralluogo e dopo aver letto il verbale indicante lo stato dei luoghi l'amministrazione comunale imporrà al proprietario del manufatto di riportare la situazione alla normalità poiché non è di certo possibile continuare a convivere a pochi passi da quest'area poco salubre. Se ciò non dovesse avvenire, il Comune stesso, a spese del proprietario sopracitato, effettuerà i lavori di pulizia e di bonifica", ribattevano con forza il sindaco Ermanno Schiano ed il vicesindaco Michele Massa, sempre nell’agosto dell’anno scorso.

Prioritaria all’epoca, per i primi responsabili della salute pubblica, era la tutela dei cittadini.

imagePoi però, con il passare dei mesi, qualcosa sarà cambiato e le volontà dei padroni sono via via scemate verso un ennesimo nulla di fatto. Inerzia che, oltre ad alimentare malanni ed area irrespirabile, fomenta ancor di più la disillusione di un popolo preso in considerazione soltanto nella fasi pre e post elettorali. Solamente quando la parola “cittadino” si assimila a quella di “elettore”. Quando il sorriso del residente corrisponde ad una crocetta sul proprio nume all’interno delle urne.

Peccato però che, al di là dei mancati sopralluoghi di chi di dovere, la situazione dell’immobile (abusivo ed inquinante) è ben chiara dall’anno 2004. 

Difatti, il 10 Giugno 2004, due dipendenti comunali firmano un verbale, indirizzato al responsabile del Comando di Polizia Municipale, ad oggetto "Sopralluogo immobile abusivo sottoposto a sequestro in via Fusaro, adiacente Villa Vanvitelliana - Ditta Costagliola Giuseppe".

Dallo stesso, redatto dal tecnico accertatore Giovanni Guardascione e dal vigile urbano Cella Sossio (oramai in pensione) e fortemente voluto dall'ex assessore Pietro D'Orazio, si evince quanto segue:

  • L'immobile è abusivo;

  • La struttura presenta dei pericoli evidenti determinati da un cedimento del piano delle fondazioni che ha determinato un avvallamento del solaio sovrastante che ha interessato i pilastri;

  • La parte semi interrata dello stesso è ricoperta da una massa d'acqua stagnante proveniente in parte dal sottosuolo ed in parte dalle acque piovane;

  • Detta acqua stagnante è fonte d'inquinamento ambientale per i cattivi odori e per essere zona fertile dove si riproducono vari insetti e soprattutto zanzare;

  • Per ovviare a tale situazione è necessario un intervento di disinfestazione e derattizzazione da parte della competente Asl Na2;

imageMa i dati ufficiali non si fermano qui. Nel settembre dello stesso anno (2004) il commissario prefettizio Elena Stasi (attuale deputata del Popolo della Libertà) firma un’ordinanza in cui "s’impone al proprietario del manufatto di fare eseguire ad "horas" tutte le opere di assicurazione strettamente necessarie per scongiurare lo stato di pericolo".

Disposizione inequivocabile protocollata all'attenzione della Polizia Municipale, dei Carabinieri di Bacoli, del Coordinatore degli Uffici Tecnici e del Segretario Generale.

Realtà palese grazie alla quale è possibile determinare una serie di assunti:

  • I documenti sono di sicuro presenti nell'archivio della Polizia Municipale, dell'Ufficio Tecnico, della Segreteria Generale e dei Carabinieri di Bacoli;
  • I vertici della Polizia Municipale, non corrispondenti a quelli presenti nel 2004, nonostante siano stati informati del problema e sebbene non avessero tempo ed uomini per realizzare un sopralluogo, non hanno ritenuto opportuno far effettuare una ricerca all'interno del proprio archivio;
  • L'ordinanza del 2004, sebbene vecchia di sette anni e nonostante sia ben salda nella mente di chi ( sei anni fa ed oggi) continua a rivestire ruoli di precipua importanza all'interno dell'organigramma dirigenziale e politico del Comune di Bacoli, non ha sortito alcun effetto concreto;

Foto3597

Entrambi i documenti, per la cronaca, sono stati ufficialmente consegnati a sindaco ed assessori già nel settembre 2010.

Omissioni reiterate nel tempo che, per oscuri motivi forse dettati da legami esistenti tra il proprietario della struttura ed ampie fette dell’amministrazione e della dirigenza municipale, rendono impossibile il ripristino della legalità e, soprattutto, della normalità.

Nessuna bonifica. Nessun abbattimento. Niente di niente per ciò che, considerata la mole della struttura, può rappresentare il vero e proprio Arco di Trionfo bacolese utile per ricordare le nefaste imprese della nostra classe dirigente. Incapace finanche di mettere in esecuzione ordinanze firmate da commissari. Una rettitudine figlia di negligenza e mancanza di volontà.

Tutti tacciono e nessuno muove un sol dito neanche dinanzi alle proteste popolari della gente del Fusaro. Neanche difronte all’evidenza dei fatti.

Forse, come già successo in passato, l’intervento di organi giudiziari, di controllo e di monitoraggio, superiori all’aspetto territoriale, rappresenterà un’ottima e produttiva opera di stimolo per chi, a conti fatti, non amministra per il benessere della collettività.

Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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il Verbale del Sopralluogo

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l'Ordinanza del Commissario Prefettizio

15 Commenti:

Alle 22 aprile 2011 alle ore 18:21 , Anonymous Anonimo ha detto...

Margy Illiano
ma che cosa vi aspettavate?.....miracoli.......

 
Alle 22 aprile 2011 alle ore 18:43 , Anonymous Anonimo ha detto...

E' un miracolo mantenere una promessa?

 
Alle 22 aprile 2011 alle ore 19:55 , Anonymous IL GIUSTIZIERE ha detto...

"(...) Omissioni reiterate nel tempo che, per oscuri motivi forse dettati da legami esistenti tra il proprietario della struttura ed ampie fette dell’amministrazione e della dirigenza municipale, rendono impossibile il ripristino della legalità e, soprattutto, della normalità. (...)": ma il proprietario della struttura, di cui nell'articolo si fa anche il nome, non è il soggetto - considerato il prestanome del capoclan dell'organizzazione camorristica locale - a cui fu materialmente dapprima sequestrata e, poi, confiscata Villa Ferretti?
A proposito di Villa Ferretti, perché la coalizione di maggioranza (PDL, Faro della Libertà, Forza del Sud), nel manifesto blu che ha fatto affiggere, stamane, sulle strade di Bacoli, non spiega, piuttosto, ai cittadini, altrettanto chiaramente che, non a caso, si è mossa, nella destinazione d'uso di Villa Ferretti, solo il giorno 18 Febbraio 2011? Perché non dice che, appena il giorno prima, ossia il 17 Febbraio, si era recata al Comune di Bacoli la Direzione Distrettuale Antimafia? Non vi sembra che l'eventuale "coincidenza temporale" sia quanto meno sospetta? O si ha il barbaro coraggio di affermare che la delibera di Giunta n. 30 già era pronta e doveva essere solo approvata nella prima seduta di Giunta utile? O, piuttosto, i nostri ammnistratori comunali sono corsi con le "pezze al culo" e le "brache in mano" ad approvare, in tutta fretta, una deliberazione che li "mettesse al riparo" (forse, ormai, troppo tardi) da ritardi che, in altri contesti (v. cosa successo al Comune di Pignataro Maggiore, prov. di Caserta), hanno condotto il Sindaco (pdiellino, guarda caso...), diritto, diritto, in prigione, essendo stato, appunto, destinatario di un ordinanza di custodia cautelare in carcere? Quindi, chi ha seguito cosa è successo a Pignataro Maggiore (CE) si renderà conto che, talvolta, si finisce in galera anche solo per aver ritardato il riutilizzo, in chiave socio-culturale, di un bene confiscato alla camorra.
Figuriamoci, poi, che cosa può succedere quando, anche solo una pertinenza (come, per esempio, un parcheggio) di un bene confiscato alla camorra (come, ad esempio, Villa Ferretti), viene assegnata (per esempio, v. delibera di G.C. n. 20 del 14/05/2010, visitabile sul sito del Comune di Bacoli), in violazione delle perentorie prescrizioni della legge 7 marzo 1996, n. 109 (Disposizioni in materia di gestione e destinazione dei beni
sequestrati e confiscati), da una Giunta Municipale (come, ad esempio, quella attuale), peraltro appena insidiatasi (come, per esempio, quella attuale), a soggetti privati, al di là del loro personale "piedigrì" (come, ad esempio, il possesso del certificato Antimafia rilasciato dalla Prefettura e l'assenza di precedenti penali in capo a chi amministra l'organismo imprenditoriale, riscontrabili, questi ultimi, da una verifica del casellario giudiziario, ecc.), che, anziché utilizzarla per scopi socio-culturali, ottengono il bene, da destinare per esplicita volontà e concessione amministrativa (v., appunto, ad esempio, la delibera di Giunta Comunale n. 20/2010), a scopi di lucro (ad autorimessa, ovvero parcheggio per auto, motoveicoli e ciclomotori, appunto)?!
E se questo non è finanche più grave di ciò che è successo a Pignataro Maggiore (CE)........ poco ci manca......
probabilmente solo l'epilogo di ciò che è successo a Pignataro Maggiore (CE)......

 
Alle 22 aprile 2011 alle ore 21:37 , Anonymous Francesco Di Meo ha detto...

purtroppo siamo costretti a convivere con una folta comunità di rane zanzare e insetti di varie specie,che in estate diventa ancora più prospera e che può portare malattie infettive...appunto oggi ho parlato con il consigliere Della Ragione di questa problematica dal momento che è l'unico ad interessarsene. E spero che questa criticità venga risolta al più presto perchè anche un semplice cittadino può notare che questa è veramente una bomba ecologica senza l'intervento di asl o qualunque altro ente, basti sentire il "canto soave" delle tante rane che lo abitano.Ringrazio questo blog che dà la possibilità di far conoscere a tutti le varie problematiche del paese!|

 
Alle 24 aprile 2011 alle ore 14:38 , Anonymous Anonimo ha detto...

Fate la lista delle associazioni che vogliono accaparrarsi Villa Ferretti così farete una bella figura......Complimenti per la trasmissione, arrivederci e tante belle cose......

 
Alle 24 aprile 2011 alle ore 17:26 , Anonymous Anonimo ha detto...

Gennaro Capuano
E'un indecenza.Speriamo che arrivino presto notizie di una presa di coscienza del comune e di un imminente bonifica, oltre all'abbattimento della struttura

 
Alle 24 aprile 2011 alle ore 17:26 , Anonymous Anonimo ha detto...

Vincenzo Pugliese
bomba ecologica al fusaro? ma è venuta al Qaeda a sganciarla? perche finora al fusaro era tutto pulito ,,,

 
Alle 24 aprile 2011 alle ore 21:07 , Anonymous Anonimo ha detto...

non e megli0 fargli pagare la concessione ecompletare l'opera

 
Alle 25 aprile 2011 alle ore 15:24 , Anonymous Anonimo ha detto...

ma avete capito bene a chi appartiene la proprieta'di cui si sta' parlando?

 
Alle 25 aprile 2011 alle ore 17:00 , Anonymous Anonimo ha detto...

Rossella D'angelo
IO ABITO PROPRIO LI E CI SONO LE RANE IN QUEL ACQUITRINO E NN PARLIAMO DEL MALODORE IN ESTATE RICCO DI ZANZARE

 
Alle 26 aprile 2011 alle ore 00:48 , Anonymous Anonimo ha detto...

(ASCA) - Caserta, 11 mar - Nella mattinata la Squadra Mobile della Questura di Caserta su delega della Procura della Repubblica di Napoli - Direzione Distrettuale Antimafia ha arrestato Giorgio Magliocca, sindaco in carica di Pignataro Maggiore (CE), eletto per la prima volta nel 2002. Secondo le indagini, riferisce la Questura di Caserta, il Sindaco pur ''non essendo organicamente inserito nel clan camorristico Ligato-Lubrano, operante nel comprensorio di Pignataro Maggiore (CE), avrebbe contribuito a rafforzare i vertici e le attivita' del clan, dal quale riceveva appoggi elettorali mediante l'illecito condizionamento dei diritti politici dei cittadini e il condizionamento della composizione e delle attivita' degli organismi politici rappresentativi locali: assicurando l'aggiudicazione degli appalti pubblici del comune di Pignataro Maggiore (CE); omettendo qualsiasi controllo in ordine alla gestione dei beni confiscati al clan, consentendo che gli stessi camorristi continuassero a gestire e godere dei redditi relativi a detti beni; assicurando la erogazione di finanziamenti pubblici. La Squadra Mobile ha accertato il livello di responsabilita' di Magliocca, che si prodigava ''nel dissimulare le sue e le condotte penalmente rilevanti del clan, eseguendo puntualmente gli ordini dei suoi referenti, attraverso la sistematica e consapevole omissione da parte dell'amministrazione locale di ogni attivita' di controllo e vigilanza sui beni confiscati, consentendo ai membri delle famiglie camorriste Ligato-Lubrano di gestire i beni, formalmente annessi al patrimonio indisponibile dell'ente territoriale da diversi anni''.

 
Alle 26 aprile 2011 alle ore 17:54 , Anonymous Anonimo ha detto...

non ci posso credere finalmente ci sono anche voci fuori dal coro che non fanno demagogia e non si ergono a paladini della giustizia non faccio citazioni che rimarrebbero incomprese ai piu' cmq mi fa piacere sentire qualcuno che dice finiamo la struttura visto che sta li' per quanto riguarda i dipietristi non abbiate timori che se il fabbricato appartiene a questo o a quel cammorrista esisto leggi a voi sconosciuto che ne prevedo la confisca quindi non fate i super eroi arrivereste tardi

 
Alle 26 aprile 2011 alle ore 20:46 , Anonymous Anonimo ha detto...

raf
ma di chi è sta fetenzia di casa abusiva ?????
ma foss e Berluscon ???
solo cosiì si spirgherebbe perchè sta ancora lì
hahahahahahahahha

 
Alle 26 aprile 2011 alle ore 22:40 , Anonymous IL GIUSTIZIERE ha detto...

Rispondo volentieri io all'anonimo solone, penultimo, in ordine, dei commentatori che mi precedono.
Come da me già spiegato, appena un pò più su (si vede che il nostro sapientino è un pò distratto), in tema di confische di beni ad affiliati ad associazioni a delinquere di stampo camorristico, bisogna precisare quanto segue: primo, dopo un iniziale sequestro del bene operato dalla Procura e convalidato dalla Magistratura giudicante, si applica, all'esito di un processo terminato con la condanna, come pena afflittiva ed aggiuntiva, di tipo accessorio, effettivamente, la confisca del bene. La confisca (giudiziale) è un provvedimento giudiziario di tipo ablativo, a titolo definitivo, cioè priva della proprietà del bene, definitivamente, chi ne è colpito.
Subito dopo, si dovrebbe dare pronta esecuzione alle disposizione cristallizzate, come riferito più su, nella legge 7 marzo 1996, n. 109 (Disposizioni in materia di gestione e destinazione dei beni
sequestrati e confiscati). In questo testo normativo ci sono tutte le disposizioni che, in questi casi, vanno, senza ritardo alcuno, perentoriamente ed obbligatoriamente attuate!
Per quanto riguarda, poi, la questione se sia possibile consentire il completamento dell'abuso, è necessario avvertire che ciò non è possibile, per vari motivi.
Il primo è legato all'edificabilità o meno, da P.R.G. comunale, del suolo su cui è stato edificato l'opera abusiva; perché, se è il terreno, come credo, è, da P.R.G., a vincolo (urbanistico) di inedificabilità assoluta, in quanto è classificato, ad esempio, a verde vincolato (non ricordo se è così, dovrei verificare sulla cartografia che dispongo), ai sensi dell'art. 33, L. 47/1985, non sarebbe assolutamente sanabile, nemmeno con uno dei primi due condoni, ammesso che il titolare avesse presentato, nei termini, un'eventuale domanda di condono.
Poi, a così poca distanza dal lago, vi potrebbe essere un altra tipologia di vincolo da tenere in considerazione.
Infine, il manufatto abusivo in questione, in considerazione del suo stato di avanzamento, non è nemmeno considerabile un rustico e, in quanto tale, non ha uno status giuridico che ne permetta la legittima ultimazione a seguito di una sanatoria regolarmente avviata nei termini di legge; in altre parole, a norma dell'art. 31, comma 1 e 2, legge 28 febbraio 1985/ n.47, "1) possono, su loro richiesta, conseguire la concessione o la autorizzazione in sanatoria i proprietari di costruzioni e di altre opere che risultino essere state ultimate (...):
a) senza licenza o concessione edilizia o autorizzazione a costruire prescritte da norme di legge o di regolamento, ovvero in difformità dalle stesse;
2) Ai fini delle disposizioni del comma precedente, si intendono ultimati gli edifici nei quali sia stato eseguito il RUSTICO e completata la copertura, (...)".
Poi, infine, caro amico lettore, penultimo di quelli che mi hanno preceduto, se ti leggi la circolare in materia, all'epoca diramata dal Ministero competente, per quanto concerne, appunto, l'applicazione delle disposizioni normative della L. 47/1985, comprenderai - prima di parlare a vuoto - che l'abuso in commento non rientra tra quelli che si possono considerare a rustico e, per l'effetto, già molti anni fa, il Comune tentò, con l'allora Capo Settore ed il Coordinatore degli Uffici Tecnici, un simulato tentativo di abbattimento......giusto per mostrare all'opinione pubblica che si stava muovendo qualcosa......ma non era assolutamente così!
Se la materia ti interessa, se vuoi, posso procurarti pure gli estremi della circolare. Il documento cartaceo ce l'ho tra le mie carte. Posso anche recuperarlo. Basta che me lo chiedi. Ti posso dare gli estremi così ti cerchi la circolare in internet.
Però ad una condizione: metti via la supponenza, amico mio. Non sei all'altezza di averla. Qui, chi è davvero preparato resta umile, figuriamoci chi, come te, purtroppo, non lo è, come dovrebbe mostrarsi....
Ti saluto.

 
Alle 28 aprile 2011 alle ore 17:44 , Anonymous Anonimo ha detto...

non ci sono parole per commentare i continui sccempi delle amministrazioni bacolesi continuate a dire la vs. siete unici

 

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