Mare Inquinato e Discariche Tra Bacoli e Monte di Procida: L'Opposizione Vuole un Consiglio Congiunto

Partono le iniziative politiche a tutela del territorio flegreo e di chi vi abita. Fari puntati sulle due più scottanti problematiche che affliggono la cittadina: inquinamento marino e la cava satura di rifiuti speciali, pericolosi e tossici posta sotto sequestro giudiziario in località Cappella, al confine tra i due comuni limitrofi di Bacoli e Monte di Procida.

A tal proposito le minoranze consiliari dei due Municipi limitrofi chiedono, ai rispettivi sindaci, la convocazione urgente di un consiglio comunale congiunto (clicca qui per scaricare il documento ufficiale) per “affrontare e risolvere diverse ed omogenee criticità di natura ambientale che mettono a repentaglio la salubrità dello stesso e la salute dei cittadini attraverso il coinvolgimento di enti istituzionali sovra locali”.

Come è ben noto a tutti, stampa e tv nazionali inclusi, i litorali di Cuma, Fusaro, Torregaveta, Acquamorta sono stati contraddistinti nelle ultime settimane da un macroscopico inquinamento determinato dalla presenza di acque dalla colorazione verdastra, da rifiuti di diversa natura e da estese chiazze di schiuma color grigiastro. Detto stato di cose è stato opportunamente segnalato nel fine settimana del 21 e 22 maggio 2011 a tutte le autorità competenti tra cui anche l’Arpa Campania, ente deputato al controllo della balneabilità delle acque marine dei nostri territori. Da quest’ultima, accorsa sul posto nell’immediato per effettuare gli opportuni rilievi per la valutazione del caso ancora non è pervenuto alle due Municipalità alcun risultato delle analisi delle acque. 

Alla psicosi mare si aggiunge l’incresciosa ed inammissibile realtà con la quale soprattutto i cittadini  residenti in via Mercato di Sabato sono costretti  quotidianamente a fare i conti. Non desta infatti meno preoccupazione la vasta area sottoposta a sequestro giudiziario mediante l’apposizione di sigilli. Detta area, sequestrata dai Carabinieri di Monte di Procida poco più di un anno fa, è stata interdetta al pubblico per la presenza di una considerevole quantità di rifiuti speciali, ingombrati, tossici e pericolosi.

La stessa, sino a due anni fa, era frequentata dall’impresa OM Costruzioni la quale, attraverso fondi del POR Campania 2000/2006, “Grandi Attrattori Campi Flegrei”, aveva cominciato, senza concludere, i lavori atti a fare dell’area un parco munito di anfiteatro e giardini. La zona sottoposta a sequestro è contraddistinta dalla presenza di una ex cava dismessa. 

In riferimento a tale stato di cose, lo scorso 18 marzo, attraverso una petizione popolare, i cittadini della frazione di Cappella, residenti sia nel Comune di Bacoli che in quello di Monte di Procida, scrivevano una nota al sindaco di Monte di Procida avente ad oggetto: “Richiesta notizie avvenuta bonifica” dalla quale si evince che la OM Costruzioni, impresa esecutrice dei lavori nell’area, denunciò all’Arma dei Carabinieri la presenza di amianto e di rifiuti anomali nel cantiere.

Inoltre, dalla lettera-petizione, si legge: <<Come voi tutti sicuramente sapere i lavori sono stati eseguiti non ad opera arte e sono evidenti i molteplici difetti, i materiali scadenti e gli ancori per il consolidamento dei costoni inseriti nel tufo, hanno quasi tutti misure ridotte rispetto a quelle di progetto. Lungo tutto il tratto, dove sono stati realizzati i muri di contenimento, e di confine, sono stati eseguiti profonde buche e nascosti detriti e calcinacci e ogni tipo di materiale di risulta che andava smaltito in materia idonea. Inutile ogni nostra segnalazione al responsabile che dichiarava che era uno stoccaggio provvisorio>>. Parole forti, sulle quali è necessario fare luce.

A denunciare una situazione non più procrastinabile e degna della dovuta attenzione i consiglieri di “Svolta Popolare” di cui è capofila Giuseppe Pugliese in seno all’assise montese e i consiglieri di Bacoli Josi Gerardo della Ragione e Adele Schiavo.

Melania Scotto d’Aniello
Redazione Freebacoli
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