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Ormeggio Abusivo a Casevecchie, Guardia Costiera Sequestra Decine di Imbarcazioni - FOTO

Freebacoli: Ormeggio Abusivo a Casevecchie, Guardia Costiera Sequestra Decine di Imbarcazioni - FOTO

martedì 23 agosto 2011

Ormeggio Abusivo a Casevecchie, Guardia Costiera Sequestra Decine di Imbarcazioni - FOTO

I cittadini di Bacoli pagano 7000 euro per un pontile che non esiste

Foto4267Ormeggi abusivi presenti in specchi d’acqua liberi e non dati in concessione: la Capitaneria di Porto sequestra una ventina di imbarcazioni in località Casevecchie.

E’ un pressing costante quello che la LocaMare Baia, guidata dal maresciallo Enrico Alborino, sta conducendo lungo la costa del Comune di Bacoli, intensificando notevolmente i controlli proprio nell’area marina costeggiata da via della Shoah e dalla trafficata via Lungolago.

Lì difatti, a seguito di sanzioni già elevate in prossimità della vasta proprietà Scalera, gli uomini della Guardia Costiera sono penetrati all’interno della baietta constatando la presenza di decine di imbarcazioni poste abusivamente in uno specchio d’acqua che dovrebbe essere libero, poiché non è in alcun modo disciplinato dall’ente municipale.

Le barche, molte di lunghezza superiore agli 8 metri e munite di motore, pare che, secondo le prime ricostruzioni, usufruissero di una sorta di servizio ormeggio organizzato e ben strutturato che gli permetteva di attraccare le proprie imbarcazioni anche a corpi morti giacenti sul fondale marino: un’attività assolutamente illegale che si perpetuava quasi come se ci si trovasse dinanzi ad un’area demaniale data in concessione per effettuare regolare servizio di ormeggio e, pare, addirittura anche di noleggio.

Uno stato di cose protrattosi nel tempo, mal governato dal Comune di Bacoli, su cui la Guardia Costiera ha posto la parola “fine”, trasportando le imbarcazioni sequestrate presso il vicino porto di Baia. I proprietari delle stesse, adesso, dovranno rispondere di “occupazione abusiva di area demaniale”, reato di natura penale.

Foto4418Adiacente allo spazio in questione, ben visibile passeggiando lungo via della Shoah, si evince anche una sorta di area rettangolare delimitata alla base da una spiaggetta libera, lungo i lati da spesse mura e dai pontili di un concessionario privato, ed in alto dal mare aperto.

Al centro di tale perimetrazione, così come si evince da apposita documentazione comunale (Settore Demanio), dovrebbe essere lasciato uno spazio pari a 700 mq circa (fino all’ultimo pontile in muratura ad oggi fatiscente) per l’attracco gratuito di barche di proprietà dei “residenti e pescatori amatoriale”.

Ma il caos, scaturito dalle mancate decisioni municipali, è totale: non è infatti prevista un’attività di “rubricazione” da parte dell’ente pubblico. In detta zona riservata a “residenti e pescatori amatoriali”, non si è ancora provveduto, così come avviene in altre zone di Bacoli (vedi Poggio e Marina Grande), a  richiedere ai cittadini che usufruiscono dell’area, di depositare al Comune una documentazione che attesti le “generalità” delle imbarcazioni.

In più nulla è stato fatto per predisporre appositi vincoli che individuino i parametri entro cui far rientrare i natanti che possono effettivamente attraccare gratuitamente nello specchio d’acqua libero di Casevecchie. 

Uno stato d’impasse che, tra silenzi e promesse da marinaio, tende poi ad alimentare il proliferarsi di condizioni d’illegalità promosse da chi, finché gli è concesso, approfitta della torbida condizione proponendo il proprio servizio, spesso a titolo oneroso, sostituendosi di fatto allo Stato latitante.

Ma l’assenza dell’ente pubblico, ad un’analisi più approfondita della realtà dei fatti, rasenta addirittura il ridicolo.

Foto4419Il Comune di Bacoli, dall’anno 2005, è titolare di una concessione demaniale marittima per l’utilizzo di uno specchio acqueo di 210 mq circa in località Casevecchie, per il posizionamento, parallelamente a via della Shoah, di un pontile da ormeggio natanti da parte di pescatori amatoriali. Concessione per cui l’intera popolazione di Bacoli paga una cifra superiore ai 1100 euro all’anno

“E’ dovuto come canone all’Erario per l’anno 2011 la somma di euro 944,26 salvo conguaglio oltre l’Addizionale del 10% pari a euro 94,43, da versarsi sul c/c postale dell’Ente e la relativa polizza fidejussoria assicurativa pari a 100 euro, per un totale di euro 1.138,69, salvo conguaglio”, recita la determina n.418 dello scorso 04.08.2011, a firma del responsabile del VI Settore.

Quindi i bacolesi pagano da sei anni per un pontile che, in realtà, non esiste. Lo stesso che, acquisendo la planimetria dell’area, risulta essere presente con tanto di disegnino fatto con metro e matita. Esistente su carta, ma mai visto nella realtà.

Disegno oneroso che, sinora, è costato alla comunità una somma pari a 7000 euro circa in sei anni.

Condizioni tipiche di questo paese dell’assurdo e del ridicolo, utili però per meglio comprendere un concetto oramai consolidato nelle menti di tutti: l’unico modo per fugare condizioni cariche di presunte confusioni, madri di certe illegalità, è quello di fissare paletti con tanto di regolamenti opportuni a tutelare gli interessi dell’intera collettività.

L’assenza, voluta, di norme precise non potrà far altro che alimentare scenari nebulosi che, a discapito dei più, favoriscono l’ingordigia di pochi.

Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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7 Commenti:

Alle 23 agosto 2011 alle ore 17:10 , Anonymous Anonimo ha detto...

un pollastrone commentatore di un precedente vostro articolo(http://freebacoli.blogspot.com/2011/08/laccesso-alle-spiagge-non-e-sempre.html) vaneggiava di capitanerie di porto affidate ad organi elettivi...il presente articolo mette palesemente in luce cosa succede, e succederebbe anche in futuro, lasciando la pazziella in mano a carnacuttari che ben conosciamo...i paletti ? andrebbero usati come si deve (mi fido della vostra immaginazione) nei confronti di assessori & capisettore al demanio almeno degli ultimi 10 anni

 
Alle 23 agosto 2011 alle ore 17:40 , Anonymous Anonimo ha detto...

Giovanni Lombardi
oggi ho imparato una parola nuova grazie al blog: carnacuttari...hahahah

 
Alle 24 agosto 2011 alle ore 10:44 , Anonymous Anonimo ha detto...

Guarda un pò c'è sempre stata illegalità a Casevecchie che io mi ricordo, e voi dovevate ancora nascere. e ora che sono arrivati i "legali" arriva la capitaneria.ma le notizie ve le create da soli?a me sembra tutta una conseguenza dovuta alla rissa o no?

 
Alle 24 agosto 2011 alle ore 10:48 , Anonymous Anonimo ha detto...

i blogs spesso servono anche a questo, a far circolare e conoscere idee ed informazioni nuove; e questo blog in particolare, grazie alla caparbietà ed entusiasmo di giovani disinteressati (meno male che ne esistono ancora!)
nella fattispecie, il termine "carnacuttaro" va riferito a chi svolge, per lo più in modo ambulante e con il supporto di apposito mezzo di locomozione, l'attività di vendita al dettaglio di parti animali ritenute di infimo ordine ("pere&musso", trippa, polmone, milza ed altre simili frattaglie), spesso in condizioni igieniche ed amministrative molto precarie ; tale attività è di frequente associata nella logistica e nel comune sentire, a quella del venditore di torrone e sciuscelle, nonchè di pannocchie di granturco ("a'spica")variamente bollite e/o arrostite.
con tutto il rispetto, ovviamente, per chi esercita tali degnissime attività, nel contesto le si voleva assimilare a quella svolta in maniera indegna dall'attuale amministrazione cittadina di bacoli, caratterizzata da una legalità border-line, oltre che dal palese obiettivo di allestire potecarelle ad uso e consumo del profitto personale di ben identificati loschi figuri ; non si offendano, quindi, i carnacuttari per l'essere assimilati ai loro colleghi politicanti.
piace osservare come giovanni lombardi colga l'ironia, seppur tesa, purtroppo, a sdrammatizzare il senso tragico degli avvenimenti a cui ci è dato di assistere ; che dio (nell'emergenza, andrebbe bene uno qualsiasi, non necessariamente quello cristiano) ce la mandi buona

 
Alle 24 agosto 2011 alle ore 17:43 , Anonymous Anonimo ha detto...

la situazione segnala una profusa illegalità presente non solo a mare come dall'articolo (vedi anche il Mattino di oggi art, Franco Macncuso) ma anche a terra dove i locali vecchi e nuovi occupano abusivamente gli spazi durante la sera e la notte, dopo che qualcuno ha sostenuto e ha ottenuto che via della shoah diventasse ZTL ma per la quietà dei residenti o per fare un piacere ai gestori dei locali (parenti e amici di ex e attuali politici bacolesi).

Biagino

 
Alle 26 agosto 2011 alle ore 14:20 , Anonymous Anonimo ha detto...

riportiamo alla legalità questo posto affetto da mille cancri e da migliaia di criminali, perchè questo sono.

dev.

 
Alle 26 agosto 2011 alle ore 19:33 , Anonymous Anonimo ha detto...

perche' non controllano anche quello ex flegrea lavoro che ci sono barche senza contratto, e barche di altri ormeggiatori in appoggio.

 

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