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Monte di Procida Chiede la Riapertura del Condono 2003: PDL e Svolta Popolare Si Appellano a Berlusconi

Freebacoli: Monte di Procida Chiede la Riapertura del Condono 2003: PDL e Svolta Popolare Si Appellano a Berlusconi

venerdì 4 novembre 2011

Monte di Procida Chiede la Riapertura del Condono 2003: PDL e Svolta Popolare Si Appellano a Berlusconi

image Condono edilizio? Il Consiglio Comunale montese ha già scelto: i membri del parlamentino civico chiedono ai vertici un provvedimento di “sanatoria”.

In parole povere, mirano all’ottenimento, da parte del governo nazionale di un provvedimento normativo che garantisca la piena applicazione dei principi enunciati dalla Corte Costituzionale nelle due sentenze, la n.199 del 2004 e la n.49 del 2006, riguardanti proprio la regione Campania, in particolare quello che afferma in modo chiaro l'applicabilità del condono edilizio anche alle costruzioni realizzate in “zone vincolate”.

In pratica, rivendicano «con forza» per i cittadini della Campania e, nel piccolo, di Monte di Procida che gli organi sovracomunali sospendano almeno fino al 31 dicembre 2012 gli abbattimenti sul territorio, limitatamente agli abusi edilizi di necessità, ovvero per quegli immobili che rappresentano l’unica abitazione per chi li occupa in vista di un procedimento di cui l’Esecutivo in concerto con la Regione si farà carico: “una ricognizione dei vincoli che, attualmente, gravano su gran parte del territorio regionale, e che, in ragione del notevole lasso di tempo trascorso dalla loro imposizione oggi appaiono assolutamente inattuali, e, soprattutto, non più in linea con le reali esigenze di tutela di un territorio”.

Riaprire il Condono del 2003

imageInoltre, l’Amministrazione punterà i propri sforzi affinché sia riaperto il condono edilizio nazionale del 2003 (che in Campania fu sostanzialmente ostacolato da Bassolino), che andrebbe dunque a “salvare” i vani precedentemente realizzati. Ad esporre la spinosa questione dell’abusivismo in Campania, giovedì sera, al primo piano della sala “Quandel” del Municipio in via Panoramica, il capogruppo della maggioranza targata Iannuzzi, Domenico Scotto di Carlo.

 E’ noto che nella Regione Campania si è determinata una situazione di forte allarme sociale, che interessa direttamente il diritto alla casa di centinaia di migliaia di cittadini – si legge nel documento presentato dal consigliere più “quotato” in seno all’Assise - Tale situazione si è palesata in conseguenza del “piano degli abbattimenti” predisposto dalla Corte di Appello di Napoli, quale doverosa azione di repressione del deprecabile fenomeno dell’abusivismo edilizio; l’iniziativa della magistratura assolutamente condivisibile negli intenti e, per motivi diversi nelle strategie adoperate, non tiene conto, tuttavia, del variegato spettro di situazioni umane e sociali che hanno determinato i numeri di un fenomeno così diffuso. Infatti, il piano degli abbattimenti che interessa circa 60mila demolizioni, non considera assolutamente la natura degli abusi da colpire, andando a reprimere indistintamente la grande speculazione edilizia ed il piccolo abuso di necessità realizzato, il più delle volte, per l’impossibilità di trovare soluzioni abitative alternative”.

image Il condono edilizio fu avviato, per la prima volta, dal Legislatore con il decreto legge 269/2003 poi convertito in legge 326/2003. Sin dalla sua data di emissione, il provvedimento sul condono edilizio ha ingenerato una situazione di confusione fra cittadini, istituzioni locali, amministrazioni regionali e governo centrale. La fonte principale di questa confusione è stata la non chiara definizione dei rapporti fra Stato e Regioni in materia di competenza legislativa sull’applicazione della sanatoria.

La Campania Preclusa dal Condono: Appello al Governo

Essendo infatti il condono materia del governo del territorio, esso rientra di diritto nella sfera di competenza concorrente Stato-Regioni (art. 117 cost.). Questo autorizza le regioni a legiferare con l’intento di adattare la normativa nazionale alle esigenze del proprio territorio.

Proprio queste manovre di “adattamento” per mezzo di leggi regionali hanno creato una situazione di incertezza, il cui motivo principale è da attribuirsi alla mancanza da parte della normativa nazionale di precisi criteri, modalità, e limiti entro cui, in fase di adattamento, le regioni avrebbero potuto apportare modifiche al testo originale.

In questo regime di “anarchia” normativa ciascuna regione ha agito come meglio ha ritenuto, in alcuni casi, credendo di averne il potere, anche disapplicando completamente il condono nell’ambito del proprio territorio e negandone la legittimità.

imageDunque, il Pdl locale, in conformità con il centrodestra nazionale ritiene che per cittadini della Campania e non solo, "è stata di fatto preclusa la possibilità di utilizzare lo speciale statuto di sanatoria" perché le Regioni hanno disciplinato la materia restringendo le possibilità di accesso al condono. Conclusioni: "si pone l'esigenza di ripristinare la parità di trattamento". Dunque riaprire il condono edilizio per presentare la domanda di sanatoria per abusi edilizi commessi fino al 31 marzo 2003.

Anche Svolta Popolare Sostiene la Mozione

Proposta, questa, alla quale si sono allacciati, in seduta stante, anche i membri del partito di “Svolta Popolare”.

Tutti teniamo a cuore le sorti dei cittadini montesi – ha dichiarato il leader del partito Leonardo Coppola – chi è senza peccato scagli la prima pietra. Affrontiamo con lucidità il discorso dei vincoli paesaggistici, dopodiché vedremo il da farsi per mettere fine, una volta e per tutte a questi abusi”.

Melania Scotto d’Aniello
Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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7 Commenti:

Alle 4 novembre 2011 alle ore 16:30 , Anonymous angelo nero ha detto...

iannuzzi e coppola hanno dimostrato ancora una volta di tenere a cuore le sorti dei propri concittadini .
no come ermanno schiano e company che stanno pensando solo ai ca..i loro!
altrimenti non eseguivano quella demolizione il 24 dicembre sullo scalandrone presso una famiglia colpita da un gravissimo lutto qualche giorno prima!!

 
Alle 4 novembre 2011 alle ore 21:28 , Anonymous Anonimo ha detto...

Se poi Monte di Procida fa la fine di Genova e delle 5 terre non vi lamentate

 
Alle 4 novembre 2011 alle ore 23:58 , Anonymous Anonimo ha detto...

CHI NON HA PECCATO SCAGLI LA PRIMA PIERTA?
Beh mai detto fu più adeguato
Tanto chi ha peccato la pietra, anzichè gettarla, la posta come fondamenta!

 
Alle 5 novembre 2011 alle ore 01:06 , Anonymous Anonimo ha detto...

Zimbr e capret una bullet.

 
Alle 5 novembre 2011 alle ore 12:40 , Anonymous Anonimo ha detto...

Azz, meno male che svolta popolare doveva voltare pagina,con il candidato Leonardo Coppola il quale o nel 2001 o nel 2005/2006 non ricordo bene, ha commesso un abuso costruendo una casa,per non parlare poi di Pignone. A CASA!!!!!!!!!!!!!!!!

 
Alle 5 novembre 2011 alle ore 13:34 , Anonymous Anonimo ha detto...

Azz, meno male che svolta popolare doveva voltare pagina,con il candidato Leonardo Coppola il quale o nel 2001 o nel 2005/2006 non ricordo bene, ha **********************************************************,per non parlare poi di Pignone. A CASA!!!!!!!!!!!!!!!!

 
Alle 9 novembre 2011 alle ore 12:08 , Anonymous Anonimo ha detto...

Ma come, svolta popolare prima chiede con urgenza al consiglio comunale una discussione sul dissesto idrogeologico, e poi vota unanime per la riapertura del condono edilizio. Qualcuno sa spiegarmi?????????????

 

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