This page has moved to a new address.

Presidio Anti-Discarica, Gravi Intimidazioni nella Notte: La “Consulta Giovani di Quarto” Denuncia Nuovi Abusi

Freebacoli: Presidio Anti-Discarica, Gravi Intimidazioni nella Notte: La “Consulta Giovani di Quarto” Denuncia Nuovi Abusi

lunedì 13 febbraio 2012

Presidio Anti-Discarica, Gravi Intimidazioni nella Notte: La “Consulta Giovani di Quarto” Denuncia Nuovi Abusi

E’ sempre più fitta d’interrogativi e perplessità l’evoluzione della complessa faccenda che sta interessando l’area del Castagnaro, posta al confine tra i Comune di Quarto e Pozzuoli a soli venti minuti in macchina da Bacoli e Monte di Procida: la “Consulta dei Giovani di Quarto” denuncia nuove intimidazioni giunte nella serata di ieri.

Un racconto dettagliato e ricco di chiaro-scuri , postato dal movimento di cittadino “Presidio Antidiscarica Castagnaro-Consulta Giovani di Quarto”  attraverso il social-network di facebook e che già sta facendo il giro del web tra l’indignazione popolare e l’appello dei più a sostenere questa battaglia di civiltà partecipando al presidio presente da diversi giorni presso la discarica del Castagnaro, in località “Montagna Spaccata”.

La solidarietà, dinanzi a queste condivise azioni di difesa del proprio futuro, si dimostra con la presenza e l’attivismo di chi, letta la notizia e diffuse le informazioni, abbandona sedie, scrivanie, termosifoni e pc, e si dirige anche solo per un breve lasso di tempo lì dove gruppi di persone continuano a mantenere alto il drappello della resistenza contro i soprusi di una politica incapace di tutelare la popolazione, ed uno Stato (inteso nella sua interezza) che impartisce progetti dall’alto senza instaurare un sano confronto con le reali forze attive, rappresentative e propositive del territorio: i movimenti cittadini, gli unici a trarre quotidianamente linfa vitale “dal basso”, rappresentando con trasparenza le esigenze di chi vive in paesi stanchi di subire.

- LO STATO COMINCIA A MOSTRARE IL SUO VERO VOLTO ANCHE AL PRESIDIO ANTIDISCARICA DI QUARTO! -

image Nella notte tra il 12 e il 13 febbraio all’incirca alle 24 alcuni membri del comitato antidiscarica del Castagnaro erano in presidio all’ingresso della strada che porta verso la cava individuata per l’allestimento della discarica, sono passate due auto con la chiara intenzione di controllare la situazione su al presidio, in ogni macchina c’erano 4 persone.

Un SUV targato DS 584 LK e una Renault Scenic. Chiuso il presidio ci siamo diretti verso la consulta dei giovani di Quarto, percorrendo via Campana abbiamo visto le due stesse auto fuori ad un bar, insospettiti ci siamo fermati per un caffè. Le otto persone stavano indisturbate al bar. Abbiamo deciso di raggiungere i locali della consulta e usciti dal bar ci siamo ritrovati con le due macchine alle spalle.

Arrivati fuori la caserma dei carabinieri, che sta nel percorso per raggiungere la consulta, le due auto si sono fermate. Compresa la loro appartenenza abbiamo tirato avanti. Arrivati alla consulta ci siamo resi conto che ci stavano inseguendo e avevano parcheggiato nel piazzale retrostante alla nostra sede; abbiamo, dunque, deciso insieme ad alcuni ragazzi che stavano nei locali di andare al presidio tutti insieme.

Trascorsa un’oretta siamo tornati alla consulta.

Questo è il punto di partenza di un grave atto di intimidazione da parte di questo stato contro chi lotta per difendere la propria salute, quella dei propri cari e l’ambiente.

image Due di loro sono stati visti sul retro della consulta nel cortile della scuola sotto la quale la sede si trova, di cui uno maneggiava vicino le grate di una finestra ed uno che su un scala provava a manomettere la centralina elettrica collegata all’allarme. Siamo riusciti a raggiungerli in corsa.

Hanno abbandonato la scala e si sono portati via con sé un borsone dal contenuto ignoto, hanno scavalcato la ringhiera e sono corsi nella macchina che li aspettava fuori, lo stesso SUV visto fuori al presidio, fuori al bar e alla caserma.

Noi abbiamo preso la macchina intenzionati a tornare al presidio, avendo dimenticato poi di controllare l’interno della sede siamo tornati indietro e lì abbiamo trovato le stesse due macchine e le stesse 8 persone alle quali abbiamo chiesto spiegazioni senza ottenere alcuna risposta. Ci siamo riuniti davanti alla nostra sede e nel frattempo è arrivata una volante dei carabinieri ai quali noi abbiamo denunciato l’accaduto, naturalmente tra colleghi ci si intende e per tutta risposta ci hanno chiesto i documenti!!!

A questo punto degli otto intorno a noi sono rimasti solo in tre che continuavano a non dirci chi fossero e nonostante le nostre dichiarazioni nelle quali individuavamo loro come i responsabili dell’effrazione non sono intervenuti mai per dichiararsi innocenti o smentire. Si sono sempre mantenuti in disparte facendo finta di non conoscersi con i colleghi in divisa.

I carabinieri in divisa hanno tentato invano di entrare nella consulta senza alcun mandato. Solo l’opposizione dei presenti ha impedito alle presunte forze dell’ordine di perpetuare l’ennesimo abuso.

Capito che non riuscivano a farci tacere, ad un certo punto hanno tentato di prendere singole persone in disparte per portarci, dicendolo con le loro parole, <<sulla buona strada>>, con l’intento di sminuire e sottacere la gravità dell’accaduto.

imageSi sono trovati a dover ammettere che era in atto un’operazione che loro stessi hanno definito sporca, un’operazione nell’ombra, ci hanno dunque esortati a sciogliere il presidio.

A questo punto il tutto comincia a prendere una piega che ha assunto i colori del ridicolo e i toni delle sceneggiate napoletane in accento romano. Per giustificare la loro presenza in quel posto e per andare via, imbarazzati dall’aver fallito NELLA LORO OPERAZIONE NELL’OMBRA, hanno inscenato un arresto affrettandosi a circondare l’edificio e salendo per le scale antincendio con le pistole in mano e i caricatori pronti, e hanno ammanettato i due presunti ladri che altro non erano che due loro colleghi di cui prima erano in compagnia.

Da ascrivere come strane coincidenze il fatto che:

- nella piazza antistante alla consulta erano presenti prima solo tre degli agenti, poi sei in totale, mentre due degli otto sono sempre mancati all’appello

- il fatto che loro prima avevano detto di essere parte un’ operazione nell’ombra della quale non potevano darci spiegazioni e poi hanno risolto il tutto con la simulazione di un semplice furtarello

- ed ancora che i due presunti ladri avessero lo stesso accento romano dei sei che erano in piazza.

image Chi ha mandato questi “agenti” a fare questa operazione? Cosa dovevano introdurre dentro la nostra sede? Perché fare di tutto per tacere quanto accaduto stanotte?

Tutte queste cose ci rendono ancora più evidente che la questione della discarica del Castagnaro è sempre più reale e concreta .

A questo punto è sempre più necessario e indispensabile alzare il livello della guardia.

Non ci faremo intimidire dai loro inutili tentativi di sabotare la nostra lotta, di dividere il fronte della mobilitazione popolare.

Colpendo noi hanno colpito tutti quei cittadini che hanno marciato uniti per dire no a questo progetto di morte, a questa ennesima condanna sulla nostra pelle. La cittadinanza di Quarto ha dimostrato già al corteo di sabato scorso che è pronta a difendere la propria terra dalle scelte scellerate dei politici di turno.

Invitiamo tutte le realtà cittadine e di movimento e a tutti i singoli ad esprimerci la loro solidarietà.

A gran voce, OGGI PIU’ CHE MAI NO ALLA DISCARICA NE’ AL CASTAGNARO NE’ ALTROVE!

ASSEMBLEA AL PRESIDIO TUTTI I LUNEDI’E I GIOVEDI’ ORE 20:00

Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

Etichette: , ,

5 Commenti:

Alle 13 febbraio 2012 alle ore 16:14 , Anonymous Anonimo ha detto...

Francesco De Gregorio
la consulta non ha nulla da nascondere, questo tipo di cose possono essere solo contrastate con la solidarietà popolare che sa quanto e cosa quei ragazzi fanno.

 
Alle 13 febbraio 2012 alle ore 20:56 , Anonymous Anonimo ha detto...

DA MILENA GRECO E ANDREA DE CAPRIO
E' veramente assurdo il teatrino messo in scena dalle forze dell' ordine... che sfiora il ridicolo e potrebbe finanche far ridere se non fosse che a metterlo in scena siano stati coloro che dovrebbero invece difenderci e rappresentarci ... certo quando un minino si conoscono i metodi assurdi di gestione di piazze pacifiche e le repressioni nei confronti di cittadini che invece vogliono solo tutelare sè stessi, i propri beni comuni e la salute di tutti, non dovrebbe stupirci più nulla... Eppure a noi questo episodio ha fatto accapponare la pelle da una parte poi anche scopiiare dal ridere, un riso amaro però ...TUTTA LA SOLIDARIETA' AL PRESIDIO ED ANZI PENSO CHE CI UNIREMO PRESTO A VOI... SPERIAMO FACCIANO LO STESSO TANTI ALTRI CITTADINI.

 
Alle 13 febbraio 2012 alle ore 21:14 , Anonymous Anonimo ha detto...

Da cittadino Quartese commento: che qualcuno mi spieghi cosa centra la sede della consulta con la discarica del Castagnaro, ovvero lo stabile di aggregazione si trova a centro paese, mentre il sito "Castagnaro" sta al confine del Comune di Pozzuoli, pur ricadendo amministrativamente nel Comune di Quarto....
Non risulta, che i soli "adepti" della consulta manifestino per la non messa in efficienza della discarica....
....ridicolo passaggio politico....

 
Alle 14 febbraio 2012 alle ore 10:54 , Anonymous Anonimo ha detto...

Secondo me non capisci che installano attrezzi per le intercettazioni ambientali dove partono i promotori delle proteste contro le scelte scellerate e in difesa dell'ambiente.
Tra l'altro il punto è strategico ( si trova al centro di Quarto ).
Quindi Se non credi ad una notizia ovvia e scontata la tua è solo malafede o sei uno sbirro.

 
Alle 14 febbraio 2012 alle ore 15:00 , Anonymous Anonimo ha detto...

A me più che le intercettazioni ambientali viene da pensare anche ad una campagna denigratoria... metti che domani guarda caso fanno un blitz e trovano catene mazze... dicono che eravate violenti e si giustificava al rimozione coatta dei blocchi.

continuate così grandi ragazzi!

 

Posta un commento

Il Decalogo dei Commenti, ovvero.. Piccole Regole per un Vivere Civile:

1 - Se il tuo commento non viene pubblicato in maniera subitanea, ATTENDI. Possibile che la Redazione non sia online.

2 - Se scrivi parolacce, ingiurie, offese, se imprechi, se auguri strane morti e il tuo commento non viene pubblicato, NON STUPIRTI

- Corollario al punto 2 - Continuare a offendere la Redazione non aumenterà le possibilità di pubblicazione del commento

3 - Se ti lanci, da anonimo, in una sorta di denuncia verso terzi, accusando questo o quello di associazione a delinquere e/o di altri misfatti e il tuo commento non viene pubblicato, NON MERAVIGLIARTI. Puntare il dito contro la Redazione accusandola di omertà o di connivenza è, ti sembrerà strano, inappropriato. Noi ci assumiamo la piena responsabilità di ogni parola pubblicata, mettendo, SEMPRE, i nostri nomi e cognomi… tu?

4 - Se esprimi un concetto non c’è bisogno di altri mille commenti per avvalorarlo. Soprattutto se ti fingi ogni volta una persona diversa.

5 - Firmare un commento, segno di civiltà e responsabilità verso le proprie opinioni, è sempre cosa gradita. A maggior ragione se corrisponde alla tua vera identità

SE AVETE PROBLEMI NELL'INSERIRE I VOSTRI COMMENTI, INVIATELI A: freebacoli@live.it

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page