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Il TG2 Arriva sul Lago D’Averno, Pesci e di Gabbiani Morti Marciscono in Acque Nere – VIDEO e FOTO

Freebacoli: Il TG2 Arriva sul Lago D’Averno, Pesci e di Gabbiani Morti Marciscono in Acque Nere – VIDEO e FOTO

lunedì 12 marzo 2012

Il TG2 Arriva sul Lago D’Averno, Pesci e di Gabbiani Morti Marciscono in Acque Nere – VIDEO e FOTO

image Trovandoci sulle sponde del Lago d' Averno, non possiamo fare a meno di constatare che l'aria circostante è pressappoco irrespirabile. Decidiamo quindi di indagare su questo aspetto misterioso, considerato anche che l'intera carreggiata che circonda la palude vulcanica, è arricchita da una folta Vegetazione Mediterranea.

Ci chiediamo come mai, in un sito ambientale, così vasto, caratteristico e naturale, non vi si possa sostare senza coprirsi il naso con le mani. Ci incamminiamo quindi sulla passeggiata che percorre l'intero perimetro del Lago. Inizialmente riscontriamo un forte sviluppo di canneti, una specie di flora estremamente invasiva che, se non monitorata costantemente, rischierebbe di trasformare la maggior parte del lago in un'oasi di sterpaglie, deturpando quindi il panorama "mozzafiato".

Tali canneti inoltre, dovrebbero essere rimossi, anche per evitare che la corrente li trasporti alla foce, ostruendola ed impedendo quindi il regolare transito/scambio delle acque con il mare. imageE' ben risaputo infatti che tale fattore, ossia l'impossibilità di un ricambio continuo tra le acque del lago e quelle salate, costituisce una causa grave di inquinamento delle stesse, che si vedrebbero costantemente diminuire la quantità di ossigeno.

Strana Schiuma all’Interno del Lago

Tuttavia proseguiamo sul nostro percorso e notiamo che in diversi punti della costa sono presenti ingenti quantità di schiuma dal colore marrone/giallastro. Questo fenomeno ci suggerisce che potrebbe trattarsi di Mucillagine prodotta dalle Alghe presenti nelle acque del Lago; tuttavia ci sembra alquanto curioso, dato che tale sostanza, pur essendo generata da organismi vegetali marini, normalmente presenti in natura, potrebbe essere aggravata dallo sversamento illegale in acqua di sostanze chimiche ricche di azoto e fosforo quali detersivi, saponi, prodotti igienizzanti etc...che andrebbero quindi ad iper - nutrire tali alghe, le quali formerebbero questi strati evidenti di schiuma maleodorante.

imageOltre a tutto questo, sulla superfice delle acque particolarmente scure, si notano costantemente, chiazze oleose abbastanza estese che quindi potrebbero farci pensare a qualche pratica incivile e scellerata di alcuni ristoratori locali, i quali riverserebbero nel lago tali sostanze inquinanti. Tale ipotesi è avvalorata dal fatto che, non essendoci mezzi di trasporti marittimi che transitano sulle acque della palude vulcanica, non si spiega altrimenti, la presenta di tale tipologia di inquinamento.

Ma andiamo oltre, e continuiamo nel nostro Tour del Degrado ambientale...lungo tutto il Perimetro del Lago, riscontriamo quello che è il segnale più scandaloso, raccapricciante e macabro di questo episodio. Decine di pesci morti dalla pallida colorazione, e in un evidente stato di decomposizione avanzata, di varie tipologie ( soprattutto cefali ) abbondano fra i lunghi canneti che crescono selvaggiamente senza alcun tipo di manutenzione.

Questi pesci, emanando un fetido odore, rendono l'aria circostante decisamente irrespirabile; proseguendo sulla camminata inoltre, si può notare come alcuni di questi animali in putrefazione, siano stati trasportati dalle acque, proprio sul suolo della passeggiata, probabilmente di seguito alle forti piogge dei giorni passati, le quali, hanno aumentato il livello dell'acqua lagunare.

- LegAmbiente Accompagna il TG2 al Lago D’Averno -

I Mass Media locali, hanno già abbondantemente trattato la questione, senza però identificare la causa precisa e definitiva di questa moria generale. imageNumerosi i pareri contrastanti che spaziano su varie ipotesi...tuttavia la causa più plausibile di tale fenomeno potrebbe essere imputabile ad un'attività vulcanica sottomarina, che avrebbe quindi arricchito le acque di idrogeno solforato, impedendo quindi, ai pesci di medie-grandi dimensioni di sopravvivere in mancanza di ossigeno.

la Latitanza delle Istituzioni

Ipotesi illustrata anche dall' assessore all'Ambiente della Regione Campania Giovanni Romano il quale subito dopo aver preso atto della segnalazione, ha dato mandato all' Arpac di effettuare le dovute analisi per far luce sulla questione.

Ma i pesci non sembrano essere gli unici ad aver risentito di questo inquinamento...altre specie infatti, quali gabbiani, anatidi, lepri e ratti, possono essere facilmente ritrovati da chiunque abbia il coraggio di passeggiare lungo il Lago d' Averno. imageQuesto scenario, ci lascia veramente basiti e disarmati, se solo si vuole pensare che la stessa Comunità Europea ha riconosciuto l'immenso valore ambientale ed archeologico del sito, sponsorizzando con numerosi finanziamenti pubblici, opere di valorizzazione e riqualifica che sono state avviate semmai, solo sulla carta.

E allora ci (e vi) chiediamo...dove sono andati a finire tutti questi soldi? Come mai gli organi di controllo e di governo, pur conoscendo perfettamente lo stato delle cose, continuano ad essere latitanti ed indifferenti alle ormai centinaia di denunce e segnalazioni poste dai Cittadini, dai Comitati per l' ambiente e dalle Associazioni Ambientali?

Potremmo sicuramente parlare di innumerevoli altri problemi che attanagliano il sito del Lago d' Averno...potremmo citare la mancanza di un servizio di Giardinaggio per la vegetazione al lato della carreggiata, della mancanza di un servizio quotidiano di raccolta dei Rifiuti che, dopo il totale riempimento dei piccoli e rari cestini di legno, vengono puntualmente gettati per terra, formando così, nuove mini-discariche a celo aperto.

Le Denunce ed il Degrado

image Potremmo parlare della mancanza di manutenzione di tutto il materiale acquistato per panchine, staccionate, pontili di osservazione e casette per la sosta, che oltre a marcire all'intemperie continuano ad essere riparo per nomadi, tossicodipendenti e amanti in calore alla ricerca di un luogo appartato...potremmo parlare dell'assenza di un servizio di Vigilanza che potrebbe difendere il maestoso tempio di Apollo oggetto a vandalismo e danneggiamenti continui...potremmo parlare di innumerevoli questioni...ma come al solito, sarebbero parole al vento, visto che questi piccoli angoli di paradiso terrestre sembrano essere totalmente abbandonati a se stessi.

Eppure questa volta, i cittadini non resteranno a guardare, numerose le Associazioni che si sono attivate per portare avanti denunce ed esposti alla Procura della Repubblica...è giunto finalmente il momento in cui si restituisca a questa terra la giusta dignità che aveva in origine. Il lago d'averno sarà ricordato non più come l'ingresso al mondo degli inferi...ma anche e soprattutto come culla per la rinascita della salute pubblica, dell'economia turistica e della qualità della vita stessa.

M.Rosaria Schiano
Redazione FreeBacoli
freebacoli@live.it

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6 Commenti:

Alle 12 marzo 2012 alle ore 14:48 , Anonymous Anonimo ha detto...

Gennaro Capuano
Proprio ieri ho fatto una passeggiata lungo il lago. Ho visto tantissimi pesci morti lungo la riva e tutto ciò mi era sembrato molto, troppo strano....

 
Alle 12 marzo 2012 alle ore 14:49 , Anonymous Anonimo ha detto...

Massimo Taiku Rossi
mi spiace per quei poveri "giornalisti" ignoranti ed incapaci di fare il loro lavoro. il fenomeno dei pesci morti esiste nel lago fin dall'antichita'. basta leggere l'eneide, giusto per citarne uno. prima di raccontare idiozie per denigrare la nostra zona, andassero a prendere ripetizioni dai muli che risiedono sulle sponde del lago, che ne sanno piu' di loro. qualcuno dovrebbe far notare l'errore madornale alla redazione, e costringerli ad una smentita!

 
Alle 12 marzo 2012 alle ore 15:14 , Anonymous Anonimo ha detto...

M.Rosaria Schiano
Gentile lettore
sorvolerò sulle sue offese anche se condivido il fatto che più di qualche libro di Storia riporta simili fenomeni vulcanici, tuttavia se si effettua un sopralluogo, anzichè commentare da casa, non si può che notare una miriade di aspetti quali: acque nere, cattivo odore, moria di pesci diffusa e prolungata, chiazze oleose sulla superficie dell'acqua, schiuma, vegetazione invasiva lasciata crescere selvaggiamente etc.
E' evidente quindi che non si tratta più di un fenomeno tanto naturale.
Di certo non saremo scienziati, ma non ci vuole molto per capire che l'ecosistema del Lago d'Averno è stato alterato. E se a questo si aggiungono le denunce di Legambiente beh...allora mi vedo costretta a pensare che lei ha la stessa cocciutaggine dei mammiferi che ha appena citato.
Poi se ritiene di essere così convinto della sua tesi, possiamo anche avviare un confronto con dati tecnici

 
Alle 12 marzo 2012 alle ore 16:32 , Anonymous Anonimo ha detto...

abito sul lago e ogni giorno vado a fare la passeggiata intorno a questo bellissimo lago...qualche settimana fa, notai con stupore che il lago era di colore bianchissimo...sembrava una piscina, era molto strana la cosa, perche non lo avevo mai visto cosi...il giorno dopo il colore era quello di sempre con la differenza che sull'acqua c'erano centinaia di cefali morti..io credo che sia stato un fenomeno vulcanico..il colore di quel giorno lasciava intuire questo....poi ovviamente l'incuria nel lago è da anni, ma come tutte le cose belle che abbiamo vanno in rovina ..sicuramente nel lago ci sono scarichi fognari, e ho segnalato alle autorita piu volte di accertarsi ma come sempre si pensa solo a rubare

 
Alle 12 marzo 2012 alle ore 17:02 , Anonymous Anonimo ha detto...

S.O.S. Patrimonio Napoli
Ottimo servizio.

 
Alle 12 marzo 2012 alle ore 21:42 , Anonymous Anonimo ha detto...

Stefano Erbaggio

Prendere l'Eneide come riferimento storico è illogico: quando Virgilio scrisse questo poema l'attività vulcanica del Lago d'Averno era praticamente continua, non sporadica come ora.
Inoltre vorrei fare un piccolo appunto: il problema legato alle canne sulle rive del lago non è la loro abbondanza, ma la loro scomparsa. Il canneto è un elemento fondamentale dell'ecosistema lacuare, offre riparo a uccelli, insetti, è il sito ideale per la nidificazione, si accumulano nutrienti...

 

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