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Sospette Ruberie in Flegrea Lavoro: Specchi Acquei di Casevecchie Controllati dai Privati

Freebacoli: Sospette Ruberie in Flegrea Lavoro: Specchi Acquei di Casevecchie Controllati dai Privati

giovedì 31 marzo 2011

Sospette Ruberie in Flegrea Lavoro: Specchi Acquei di Casevecchie Controllati dai Privati

image La Flegrea Lavoro è in perdita e l’amministrazione annuncia parziali esternalizzazioni: clamorosi buchi di cassa e possibili denunce per dipendenti del settore scuotono la Spa di via Roma in Bacoli.

Aumentano le segnalazioni circa i mancati introiti relativi alla gestione dei specchi acquei di Casevecchie.

Numerosi i cittadini che, nonostante abbiano costantemente pagato nel tempo la propria quota mensile per il fitto di uno spazio, si sono visti recapitare note della società municipalizzata in cui si esortava al pagamento di somme arretrate.

Il sospetto, sempre più forte in città ed oramai acquisito come certezza tra gli ambienti della macchina comunale, è che qualche dipendente in quota FL abbia lucrato alle spalle della comunità non versando il danaro riscosso dagli affittuari.

In più è possibile anche che qualcuno abbia chiuso un occhio su barche lasciate in zona “a piede libero”.

Una detrazione costante che ha determinato un deficit economico e finanziario pari a decine e decine di migliaia di euro.

Per averne certezza, basta accertarsi di un dato tanto incontrovertibile quanto inusuale: la società, nell’ultimo bilancio approvato e pubblicizzato del 2007, faceva risultare una perdita alla voce “gestione specchi acquei” superiore a 53mila euro.

Di sicuro una tra le poche società in Italia, e nel resto del mondo, che è riuscita, per diversi anni, a non guadagnare nulla (ed anzi a perdere) dalla gestione di specchi acquei.

Economie risicate il cui “flop”, ad una visione attenta degli ultimi bilanci della FL approvati nei giorni scorsi, potrebbe anche essere di portata di gran lunga superiore.

A ciò si affianca, sempre al 2007, anche una perdita di 33mila euro derivante dalla gestione dei parcheggi e delle strisce blu presenti su tutto il territorio cittadino.

I dati, è inutile sottolinearlo, sono realmente sconcertati.

In effetti ci si ritrova dinanzi ad un'azienda che è stata in grado di perdere del danaro anche in settori da cui non c’era da far altro che guadagnare.

Società che sino a due mesi fa era gestita dal duopolio Comune di Bacoli (51%) – Italia Lavoro (49%) e che oggi, grazie ad una transazione beffa per le casse comunali, è di esclusiva proprietà dei cittadini bacolesi. Per acquisirne il 49% di debiti, difatti, l’amministrazione ha speso più di 300mila euro.

Ma tornando al nodo della questione, il quesito è un altro.

Come è possibile perdere circa 100 mila euro, anche laddove i guadagni e gli introiti sono facilmente reperibili?

La risposta, che continua ad aleggiare tra i corridoi del municipio centrale ed al centro della città, ma che nessuno afferma con decisione e nettezza, è sempre la stessa: qualcuno ha deliberatamente truffato la municipalizzata creando un serio danno alle economie del paese.

Un “qualcuno” su cui, nonostante delle incongruenze costituite da pagamenti non depositati, non risulta ancora pendere alcun tipo di denuncia sottoscritta dalla stessa amministrazione comunale.

Per quale motivazione?

imageLa gestione degli specchi acquei sarà gestita direttamente dal Municipio. Alcuni rami delle attività marinaresche saranno affidate ad enti privati”. E’ stato l’assessore al Bilancio Vincenzo Salviati, nel corso dell’ultima seduta di consiglio comunale tenutasi al Fusaro, ad illustrare quella che sarà la storia prossima degli specchi acquei di Casevecchie.

Quelli un tempo gestiti dalla Flegrea Lavoro, ex società partecipata che dall’anno 2004 è deputata alla gestione della raccolta dei rifiuti.

“Noi come Comune gestiremo la sistemazione delle barche ed i fitti. Diverso è invece il discorso per ciò che riguarda la gestione del controllo e della sorveglianza delle barche. Quella sarà affidata ad un ente privato. Una società terza a cui daremo mandato di realizzare questo lavoro. Stesso discorso vale per l’accompagnamento delle persone dalle barche verso i pontili. Anche lì abbiamo pensato d’investire un ente privato”, ha concluso Salviati

E così la frittata è fatta e la storia termina sempre con lo stesso lieto fine.

“L’abbiamo fatta gestire ad un ente pubblico ma non è funzionato. Urge l’intervento del privato che, con il suo denaro e con il proprio diretto interesse, potrà salvare la società”.

Sabotare dall’interno il settore pubblico per ingrassare quello dei privati. E se sono amici, o amici degli amici, va anche meglio. “

Esternalizzare” prima per “clientizzare” poi.

Togliere alla focosa e poco avvinghiabile cittadinanza, per consegnare le chiavi al nitido ente o individuo a cui affiggere la ciondolante catenina del “do ut des”.

E il colpevole? Ovviamente il settore pubblico.

Quel motore sovvenzionato dalla comunità. La stessa che, con il voto prima e le tasse poi, cerca un corpo governativo che possa controllarlo e monitorarlo.

Un buon meccanico il quale, con l’occhio vigile di chi sa amministrare al meglio un bene altrui, avrebbe il dovere di denunciare ed espellere possibili anomalie e difetti. Sostituendoli a dovere per garantire il funzionamento della macchina.

Qui invece, anziché intervenire con manutenzioni ordinarie prima e straordinarie poi, si è preferito, per incapacità o per dolo, mandare tutto in malora anziché sostituire un bullone arrugginito.

E così, buttando via il motore pubblico, si è strizzato l’occhio proprio a chi quel bullone, con ogni probabilità, agognava tanto manometterlo.

Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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7 Commenti:

Alle 1 aprile 2011 alle ore 12:21 , Anonymous Anonimo ha detto...

Non sarebbe meglio vendere i posti sicuramente ci sarebbe 1vantaggiosissimo beneficio economico da mettere a disposizione x 1 chiaro ed individuato progetto altrimenti non ci sara' MAI un bilancio positivo visti gli attori e le comparse.

Samue guardascio

 
Alle 1 aprile 2011 alle ore 12:32 , Anonymous Anonimo ha detto...

IL COLPEVOLE PRINCIPALE E' IL SIG. ********** ****** (CHE QUEL ***** DI COPPOLA FECE ASSUMERE UNILATERALMENTE)CHE DEVE PAGARE ECONOMICAMENTE ED PENALMENTE HA RUBATO I SOLDI DEI CITTADINI BACOLESI. FATE INDAGARE LA PROCURA IO NON SO MUOVERMI IN QUESTI CASI SE NO LO FAREI VOLENTIERI.

 
Alle 1 aprile 2011 alle ore 12:33 , Anonymous Anonimo ha detto...

MA COM'è POSSIBILE CHE ANCORA ACCADANO QUESTE COSE?????

 
Alle 1 aprile 2011 alle ore 19:33 , Anonymous IL GIUSTIZIERE ha detto...

Essendo il peculato (art. 314 c.p.) l'ipotesi di reato configurabile nella vicenda in esame, chiunque, in qualità di pubblico ufficiale (art. 357 c.p. - nozione di pubblico ufficiale - ), pur a conoscenza, magari da tempo, del fatto-reato in argomento, non provvede, ai sensi dell'art. 331 c.p.p., ad informare l'Autorità giudiziaria od altra Autorità che a quella abbia obbligo di riferire (come la Polizia giudiziaria), omettendo o solo ritardando, in questo modo, di denunciare la notizia di reato di cui è a conoscenza (magari allo scopo di tergiversare per ragionare su come, "se possibile", appianare, ovvero addirittura seppellire, probabilmente per ragioni politico-clientelari, il fatto e, forse, finanche per nascondere, così, il delitto commesso), commette, a sua volta, il delitto previsto e punito dall'art. 361 c.p., vale a dire l'"Omessa denuncia di reato da parte del pubblico ufficiale".
Amministratori dell'Esecutivo bacolese meditate perchè qui stiamo avanti ad un obbligo di legge (la denunzia di peculato) e non di fronte ad una intimidatoria querela fatta con i soldi nostri e, dunque, anche miei, tramite un avvocato, vostro amico, che, così, con soldi pubblici e, per l'effetto, non vostri, andate volontariamente e consapevolmente a foraggiare, pensando di poterli (i soldi), allora, dissipare a vostro piacimento. Verrà, poi, anche il momento nel quale, SEMPRE grazie a me, renderete conto, DOPO ALTRI ORGANI GIUDIZIARI, ANCHE alla Corte dei Conti e, in quel momento, non ci sarà più il Segretario generale attuale che, frattanto, sarà stato prontamente allontanato, a pararvi più il sedere.....
I guai, talvolta, si trascinano per anni, anche dopo la conclusione dei mandati....

 
Alle 2 aprile 2011 alle ore 19:02 , Anonymous Anonimo ha detto...

Si può procedere anche senza denuncia. Il reato è perseguibile d'ufficio.

 
Alle 4 aprile 2011 alle ore 16:15 , Anonymous IL GIUSTIZIERE ha detto...

E' verissimo che questo delitto (il peculato), essendo appartenente alla categoria dei reati contro la pubblica amministrazione, rietra nella fattispecie dei reati perseguibili d'ufficio, ma è anche vero, parimenti, che, ove si accertasse un volontario e connivente silenzio sulla vicenda da parte di qualche amministratore bacolese, oltre al peculato nei confronti del dipendente della Flegrea Lavoro si dovrebbe procedere anche per omessa denuncia nei confronti di chi, magari da mesi, nonostante fosse un pubblico ufficiale a conoscenza di una notizia criminis, ha evitato di denunciarla al P.M. oppure alla Polizia giudiziaria, tentando, così, piuttosto gravemente, di nascondere il fatto-reato.

 
Alle 7 aprile 2011 alle ore 13:19 , Anonymous Anonimo ha detto...

Bisognerebbe fare chiarezza anche sui tagli che fl e comune stanno facendo ai fornitori che vantano crediti +o- ingenti ma che aspettano anche da + di 1 anno di essere pagati fornendo ancora i loro servigi alla fl. stanno unsando 2 pesi e 2 misure!!!! agli amici si pagano x intero ed in tempi brevi l'intera somma dovuta, o con una piccola perdita sul capitale, a chi non è "amico" si tagliano i capitali anche del 50% se non oltre con la minaccia di "o bere o affogare" prendi questo che ti offriamo o perderai tutto tra cause interminabili in tribunale.............. anche qui bisognerebbe fare chiarezza

 

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