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Il Silenzio dei Colpevoli, Ignorati i Diritti dei Cittadini: Diffidata l’Amministrazione di Bacoli – DOCUMENTO UFFICIALE -

Freebacoli: Il Silenzio dei Colpevoli, Ignorati i Diritti dei Cittadini: Diffidata l’Amministrazione di Bacoli – DOCUMENTO UFFICIALE -

lunedì 4 aprile 2011

Il Silenzio dei Colpevoli, Ignorati i Diritti dei Cittadini: Diffidata l’Amministrazione di Bacoli – DOCUMENTO UFFICIALE -

Ancora contro il regolamento. Ancora una volta stralciati i più elementari principi di partecipazione.

Allergici alla democrazia ed alla trasparenza, i rappresentanti del governo locale continuano a non mettere in applicazione quanto previsto dal Regolamento del Consiglio e delle Commissioni Consiliari del Comune di Bacoli.

Difatti, nonostante siano pubbliche, le sedute di commissione non vengono preventivamente annunciate alla cittadinanza.

Popolazione a cui da decenni viene negato un diritto con il tacito e opportunistico consenso della casta dei politicanti locali che, in modo assolutamente trasversale, preferiscono deliberatamente di escludere la cittadinanza dalla vita amministrativa.

Estromettendola, con dolo, dalle discussioni di commissione (organo collaterale del Consiglio Comunale).

Un’azione reiterata nei mesi che non può o potrà essere giustificata dalla presunta ignoranza in materia di chi ci amministra.

L’articolo 15 comma 3, relativo al Titolo IV denominato “Commissioni Consiliari”, così recita: “Le sedute delle Commissioni sono pubbliche; tuttavia esse sono tenute a porte chiuse nei casi in cui si tratta di questioni riguardanti le qualità, le attitudini e la moralità delle persone”

Articolo chiarissimo, i cui contenuti furono ben esplicitati (decine e decine di volte) nel corso delle sedute consiliari tenutasi da luglio ad oggi, attraverso l’utilizzo della parola e delle carte protocollate poste all’attenzione degli enti preposti.

Tanto chiaro da essere ancor più vistosamente evitato da chi governa e ha governato la città (Schiano & Co ora e Antonio Coppola prima) ed ignorato da chi, in teoria, siede tra i banchi dell’opposizione (Pd) ma che, a conti fatti, non rappresenta altro che il risvolto della stessa medaglia.
Il continuum logico di chi ha bisogno di una minoranza per sancire la propria superiorità e diversità numerica.

D’altra parte fu proprio un parlamentare del Pd ad asserire, non più di qualche mese fa, che il Partito Democratico era “il bastone su cui si poggiava il Popolo della Libertà”.

Considerazione condivisibile la quale, ovviamente, punta il dito contro la classe dirigente e consiliare di un partito che, molto probabilmente a differenza di quanto sperava il proprio elettorato, anziché rappresentare l’alternativa a chi amministra, non fa altro che racchiudersi con dimestichezza nella tanto criticata “casta”.

Perciò, dinanzi ai silenzi dei più, è stata protocollata nei giorni scorsi una Diffida Stragiudiziale che mette spalle al muro l’amministrazione dinanzi alle proprie responsabilità.

Al prossimo passo falso a spronare chi governa a fare ciò che gli compete non saranno più le carte e le dichiarazioni di qualche consigliere: ci penserà direttamente la Procura.

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Per saperne di più:

Il Comune di Bacoli Non Rispetta il Suo Regolamento: Trasparenza e Partecipazione Restano una Chimera
La Casta Bacolese Difende i Propri Privilegi Illegali: Al Comune si Discute in Sette Segrete


Redazione Freebacoli
freebacoili@live.it

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1 Commenti:

Alle 4 aprile 2011 alle ore 18:56 , Anonymous IL GIUSTIZIERE ha detto...

Ora, caro Josi, qualora l'Amministrazione comunale ed il Sindaco, in particolare, non provvederanno ad adottare l'atto dovuto e richiestogli nei prossimi trenta giorni dalla data della notifica della tua diffida o, alternativamente, laddove, nel medesimo termine, nessuna comunicazione, per iscritto, ti pervenga (contenente le motivazioni giuridiche sulla base delle quali questi signori rifiutano ovvero omettono l'atto dovuto e richiestogli), allora tu li potrai denunciare per il reato previsto e punito dall'art. 328 c.p., ossia per "omissioni di atti d'ufficio", con molta probabilità di ottenere, poi, soddisfazione, vale a dire la condanna dei responsabili.

 

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