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Bimbo Morto a Bacoli, Attesi 45 Minuti per la Visita del Medico: Inutili le Difese dell’ASL

Freebacoli: Bimbo Morto a Bacoli, Attesi 45 Minuti per la Visita del Medico: Inutili le Difese dell’ASL

mercoledì 10 agosto 2011

Bimbo Morto a Bacoli, Attesi 45 Minuti per la Visita del Medico: Inutili le Difese dell’ASL

asl director Dalla porta dell’agriturismo, a pericoli costanti, ben più gravi di una semplice causalità.

E’ di stamane l’articolo, apparso sul quotidiano ''il Mattino'', dal titolo: “Morte in campo, il pm: verifica sulle licenze” a firma della giornalista Patrizia Capuano. dallo stesso si evince un’ intervista al direttore sanitario Carlo Bruno (in foto), responsabile dell’ASL NA 2 Nord che, in relazione al decesso del giovanissimo giuglianese, tende a precisare:

''Ieri abbiamo attivato un'ispezione aziendale che ha evidenziato la correttezza della procedura di soccorso. Nessun errore è ascrivibile al 118 che ha agito secondo il protocollo”.

La richiesta di soccorso è giunta alla centrale operativa Napoli ovest alle 19.43, all'intervento è stato attribuito il codice verde che prevede un'ambulanza di tipo B (senza medico a bordo). Il mezzo, partito alle 19.44, è giunto sul luogo dell'incidente alle 19.52.

''Qui- riporta una nota dell'azienda sanitaria - vi è stata una permanenza complessiva di 22 minuti per la raccolta dei dati anamnestici  e dell'accaduto, dell'esame obiettivo e della rilevazione dei parametri vitali. Il paziente risultava vigile e collaborante, quindi come da protocollo, è stato messo in sicurezza con il corollario per i traumi cervicali ed imbarcato alla barella spinale”.

“Alle 20.14 - continua l'ASL NA2 Nord - l'ambulanza ripartiva. Durante il trasporto, durato 14 minuti, Michele era vigile ed in condizioni stabili fino in prossimità dell'arrivo all'ospedale di Pozzuoli, quando ha incominciato a manifestare difficoltà respiratorie che hanno spinto il personale ad attuare le manovre di emergenza ed a trasformare il codice di soccorso da verde in rosso (massima urgenza)''. 

Dichiarazioni fatte cronometro alla mano, che però non eludono quello che è il problema di fondo: la riorganizzazione, a dir poco nefasta, del servizio di Pronto Soccorso. Non avere, se non per i codici rossi, il medico a bordo delle ambulanze è un modo d’intendere il servizio di primo soccorso che aumenta, anziché diminuire, l’assistenza in strada del cittadino in difficoltà.

Il caso specifico, tanto per porre un esempio d’estrema attualità e tragicità, ben chiarisce l’inopportunità di quanto deciso dai piani alti dell’ASL Napoli 2 NORD. Decisioni affrettate che mettono in difficoltà, in prima istanza, gli stessi operatori del servizio di Pronto Soccorso che, in mancanza di medico, lavorano senza la giusta tranquillità.

Tornando alla tragedia di Baia, se si tengono in considerazione i dati rilasciati dall’ASL al quotidiano “Il Mattino”, dalla richiesta d’aiuto all’effettiva presenza di un medico, sono intercorsi più di tre quarti d’ora. Il piccolo Michele Leoncino, deceduto all’età di dieci anni, è stato visitato da un medico soltanto dopo 45 minuti dalla richiesta di soccorso.

asl Questo è l’aspetto più grave dell’intera vicenda, che sfugge da qualsiasi tipo di cronometraggio messo in essere dal direttore sanitario Carlo Bruno.

D’altronde basterebbe pensare che, se l’ambulanza fosse stata munita anche di un apposito medico, il bimbo sarebbe stato visitato, da chi ne aveva le giuste competenze, già alle ore 19:52 e non alle 20:28.

E’ lì, in quel lasso di tempo non coperto per via di tagli e di scelte incondivisibili, che s’evince la lacuna su cui bisogna intervenire in modo repentino e deciso, acquisendo piena consapevolezza del pericolo.

Solo così, con avvedutezza, potrà ripristinarsi un servizio di Pronto Soccorso più utile e funzionale per l’intera area flegrea. Dallo scorso mese di aprile un territorio di 160mila cittadini è esposto a rischi che un servizio sanitario pubblico, sovvenzionato dalla stessa popolazione, non può continuare a perpetuare e, quotidianamente, addirittura giustificare con dichiarazioni ufficiali rilasciate a mezzo stampa.

L’imprevedibile è tipico di un mondo contraddistinto dal mancato controllo dell’insieme dei fenomeni e dei casi. Un medico, così come un infermiere, un tecnico o un direttore di un’Agenzia Sanitaria Locale, può essere, per la propria natura umana, indotto in errore.

Ben diverso è invece modellare, con piena razionalità, una struttura di pronto intervento esposto costantemente all’imprevedibile ed alla fretta di chi, privo delle giuste conoscenze, non fa altro che aumentare la soglia del rischio, sperimentando improbabili soluzioni sulle spalle di centinaia di migliaia di possibili cittadini in difficoltà.

Le responsabilità, in quest’ultimo caso, non possono essere addebitate al dipendente incalzato dalla fretta d’intervento.

Le colpe, se il sistema è deficitario, sono di chi quello stesso sistema l’ha voluto e, ancora oggi, lo giustifica.

Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

Intervista realizzata al Direttore dell’ASL NA 2 NORD in data 30/03/2011

 

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6 Commenti:

Alle 10 agosto 2011 alle ore 18:27 , Anonymous Anonimo ha detto...

Luigi Carannante
Si il vero dramma è sicuramente la perdita di quell'anima innocente non doveva morire assolutamente e soprattutto in queste condizioni ma la cosa che mi fa venire un ulteriore amaro in bocca è questo squallido scarica barile l'Asl è solare come il sole che hanno colpe gravissime che abbiano almeno il buon senso di non difendersi com'è possibile togliere il medico alle ambulanze e come togliere l'accompagnatore al cieco queste cose sono l'ABC ma come si può arrivare a queste bassezze! mah

 
Alle 10 agosto 2011 alle ore 20:36 , Anonymous Anonimo ha detto...

Nando Esposito
A Bacoli si fa sempre tutto e di più senza alcun controllo ,poi aspettiamo le disgrazie di innocenti.Questo è il dramma di Bacoli!

 
Alle 10 agosto 2011 alle ore 23:09 , Anonymous Anonimo ha detto...

Francesco Durante
A me questa giustificazione della asl mi ricorda quella vecchia storiella del chirurgo che esce dalla sala operatoria e dice ai parenti "l'operazione è perfettamente riuscita, ma il paziente è morto".
Dice l' asl "nessun errore è ascrivibile al 118 che ha seguito il protocollo" : allora è tutto chiaro, il protocollo non serve a salvare le persone come sta fatto adesso, cambiatelo!!

 
Alle 11 agosto 2011 alle ore 08:20 , Anonymous Anonimo ha detto...

L'asl è responsabile, ma va evidenziato che la causa di tutto è l'impianto non a norma, ma a Bacoli tutti gli impianti sportivi non sono a norma, a cominciare dall'erba sintetica che è cancerogena, i pali illuminazione nel mezzo del campo, gli impianti elettrici, gli spogliatoi. Provate, chi è preposto, a controllare i vostri amici e parenti, non aspettate come sempre il morto. Dolore per il bimbo e i suoi familiari, tutto il resto vergogna!!!!!

 
Alle 11 agosto 2011 alle ore 11:14 , Anonymous Anonimo ha detto...

per ki ha le colpe e cerca di giustificarsi ,GLI DEVE CAPITARE LA STESSA COSA E FORSE SOLO ALLORA IL SISTEMA CAMBIERà!!!!!!!!VERGOGNATEVIIIIIIIIIII,ABBIATE ALMENO LA DECENZA DI STARE ZITTI E NON DI TROVARE SEMPRE UNA SCUSA PRONTA PER PARARVI IL CU.....!!!!!VERGOGNATEVIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!ILARIARUSSO

 
Alle 12 agosto 2011 alle ore 21:44 , Anonymous Anonimo ha detto...

dove c'è una mala politica c'è sempre una mala sanità...non bisogna aggiungere altro che ...Dio perdona loro perchè non sanno quello che hanno fatto !...vicino alla famiglia Leoncino

 

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