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Ripartono i Treni, Ma è Notte Fonda per la Cumana: Lavoratori e Passeggeri Uniti Per Evitare il Fallimento

Freebacoli: Ripartono i Treni, Ma è Notte Fonda per la Cumana: Lavoratori e Passeggeri Uniti Per Evitare il Fallimento

sabato 5 novembre 2011

Ripartono i Treni, Ma è Notte Fonda per la Cumana: Lavoratori e Passeggeri Uniti Per Evitare il Fallimento

image Una battaglia per la difesa del diritto allo stipendio e per l’efficienza di un servizio pubblico mandato oculatamente allo sfascio, ancora ricca di troppi punti interrogativi che lasciano nel baratro dell’incertezza il futuro della “Sepsa”: messi in funzione i primi cinque treni sulla tratta Cumana.

Ricomincia a funzionare a singhiozzo il trasporto pubblico su rotaia andato del tutto in tilt negli ultimi giorni per via delle ataviche problematiche in cui risulta essere invischiata la società EAV Bus. Le stesse che da settimane coinvolgono l’intero corpo dei lavoratori, costretti ad esercitare regolare servizio senza ricevere lo stipendio.

Coscienza Operaia e Richiamo del Prefetto

Un inevitabile stato d’agitazione, causa anche della chiusura totale delle stazioni di Cumana, Circumflegrea e Circumvesuviana, sbloccata nella nottata di ieri sia grazie all’atteggiamento coscienzioso degli operai che a seguito del sollecito sottoscritto dal Prefetto di Napoli il quale, conosciute le cause della paralisi, ha invitato gli operatori a tornare sul posto di lavoro garantendo quantomeno le corse delle fasce protette (utili a non creare eccessivi disagi a studenti e lavoratori pendolari).

A ciò va ad aggiungersi la stipula, per ora soltanto ufficiosa, di un accordo tra il duo Regione Campania-EAV Bus e le banche creditrici le quali, nonostante una prima intesa verbale raggiunta ieri sera, hanno richiesto la sottoscrizione di un atto ufficiale firmato alla presenza di un notaio.

image Dalla stessa, oltre alla garanzia del pagamento degli ultimi stipendi dell’anno ai lavoratori (relative alle mensilità di ottobre, novembre, dicembre ed al pagamento della tredicesima) dovrebbe uscirne un’enorme batosta per l’Ente Autonomo Volturno a cui sono state richieste rassicurazioni per il ripianamento di parte dei 500 milioni di euro che rappresentano l’attuale buco di cassa della società.

Il Servizio Pubblico su Rotaia Mette Tutto in Vendita: Accordo con le Banche

Secondo le prime indiscrezioni, a garanzia del pagamento dei debiti in favore delle banche, la struttura pubblica avrebbe garantito la messa in vendita del vasto patrimonio immobiliare in suo possesso: si va dagli edifici presenti in prossimità delle stazioni ad appezzamenti terrieri, lasciando “in cassaforte” soltanto gli uffici principali riservati ai capostazione.

Un programma di alienazioni di beni collettivi, utile quindi per ottenere liquidità nell’immediato favorendo, a lungo andare, l’impoverimento strutturale dell’azienda. Logica di mercato figlia di una manovra politica che, nel creare il bisogno, impone come sempre la soluzione più dolorosa la quale se allevia i dolori nel presente immediato, rende ancor più cupo il futuro prossimo di ciò che, verosimilmente, sarà poi riposto nelle mani dei “privati-salvatori” per ben pochi spiccioli.

Ed ecco perché l’obiettivo, in fin dei conti, è sempre quello di portare tutto il sistema con “l’acqua alla gola”, garantendogli nient'altro che la sopravvivenza: basti pensare, tanto per tornare a quanto successo l’altro ieri, a quanto asserito dall’assessore regionale ai Trasporti Vetrella il quale, nel giustificare il suo operato, scaricava le responsabilità dello stato d’empasse alle banche, ree di aver bloccato una somma di 12,5 milioni di euro atta a pagare lo stipendio operaio.

Denaro trattenuto da parte di chi, in questo gioco delle tre carte, non ha fatto altro che tirare la corda per ricordare al creditore i debiti mai liquidati.

La Politica del Fallimento: Sperperato Denaro Pubblico

imageUna vera e propria catena meticolosamente studiata a tavolino: sperperare denaro pubblico, fare debiti, vivere al di sopra delle proprie possibilità, portare gli operai e gli utenti all’esasperazione, scaricare responsabilità su terzi, impoverire il servizio pubblico, ed infine esternalizzarlo ad amici imprenditori che, attraverso la mala politica, s’ergono a salvatori della patria ingolfando le proprie tasche.

Sì, perché non si comprende che fine abbiano fatto i fondi giunti dalla Comunità Europea. A che punto sia giunto lo stato della stazione di Baia (cominciata, finita e ricominciata di nuovo senza mai essere attivata neanche per trenta secondi). Dove siano finiti i “treni nuovi” che dovevano migliorare il parco automezzi di Cumana e Circumflegrea. Come si possa fare manutenzione ordinaria senza attrezzi e “oggettistica basilare”.

E soprattutto, conti alla mano, non si riesce davvero a comprendere il motivo per cui si possano essere definiti al pari di “servizi fallimentari” una struttura come la Circumvesuviana che trasporta 40 milioni di passeggeri all’anno e, parallelamente, un “ciuccio a vapore” (così come i napoletani del centro spesso identificano la Cumana) che riesce ancora a far viaggiare un’utenza superiore ai 30 milioni di persone.

Passeggeri, quest’ultimi, che senza i suddetti carri da bestiame non avrebbero alcuna possibilità per raggiungere, senza macchina, le aree metropolitane. Territori, quelli flegrei, che senza il servizio pubblico su rotaia sarebbero relegati ad isola del Mediterraneo.

I Disagi Continui

image In questo stato le conseguenze sono assolutamente inevitabili: si viaggia alla media di due treni “scassati” al giorno; altre carrozze restano ferme a Quarto per essere utilizzate come “scasso”; molti vagoni non funzionati viaggiano solo perché “spinti” o “Trainati” da altri ancora “vivi”. E quando i rilevatori, con coscienza, scrivono alla direzione relazioni dettagliata circa i disagi continui oltre a non ricevere alcunché si ritrovano anche privi di carta igienica, carta per stampare, cartucce, computer funzionanti ed altro ancora.

Perché poi stupirsi se gli utenti sono insofferenti o se gli operai bussano in massa alle porte della Regione Campania, senza peraltro ricevere alcun colloquio con l’assessore al ramo che, da buon segugio, lasciava tutti in attesa fuggendo dalla porta d’emergenza.

Operai e Passeggeri Uniti Per Salvare un Bene Comune

Ma in tali condizioni si continua a “tirare alla giornata” con operatori di settore, denigrati e offesi perché scesi in piazza in difesa del salario, che cercano di svolgere (in condizioni inverosimili) le proprie mansioni.

Cinque treni su diciassette utili per il completo espletamento del servizio già corrono sulle rotaie che da Montesanto portano a Torregaveta mentre, sulla Circumvesuviana, su centocinquanta treni necessari ne sono in moto non meno cinquanta (di cui tre nuovi di zecca).

La divisione tra chi viene ugualmente stuprato nella dignità non serve a nessuno se non a chi è in procinto di stappare bottiglie di spumante e champagne per il fallimento dell’EAV Bus. Unirsi in questi frangenti ed in attesa di un rovente ed incerto 2012, è quanto mai necessario per salvare un bene di prima necessità quale quello della mobilità. Bene comune in quanto tesoro di tutti.

Perché quando a perdere è il settore pubblico a fallire, senza alcuna eccezione, è anche ognuno di noi.

Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

Etichette:

20 Commenti:

Alle 5 novembre 2011 alle ore 18:04 , Anonymous Anonimo ha detto...

Carlo Sorrentino
non ci sono parole, vorrei dire tanto ma dico una sola parola che racchiude tutto.VERGOGNA e non diciamo vogliono, ma stiamo distruggendo la campania

 
Alle 5 novembre 2011 alle ore 18:47 , Anonymous Anonimo ha detto...

MARTEDI' POMERIGGIO ORE 18 INCONTRO A PIAZZALE EUROPA CON I LAVORATORI SEPSA IN SCIOPERO DA PIU' DI TRE GIORNI!

POTERE A CHI LAVORA E A CHI E' DISOCCUPATO, TUTTO IL POTERE AL PROLETARIATO!!!!!
CON I LAVORATORI IN LOTTA!!!!

 
Alle 5 novembre 2011 alle ore 18:48 , Anonymous Anonimo ha detto...

Carc Quarto
i lavoratori hanno ragione, lottiamo uniti contro la regione

 
Alle 5 novembre 2011 alle ore 18:48 , Anonymous Anonimo ha detto...

Giorgio Rollin
AL FIANCO DI CHI LOTTA IN DIFESA DEL POSTO DI LAVORO!!!!!
RENDIAMO INGOVERNABILE IL NOSTRO PAESE!!!!
10 100 1000 SCIOPERI COATTI!!!!

 
Alle 5 novembre 2011 alle ore 18:51 , Anonymous Anonimo ha detto...

Salvatore Illiano
è una lotta UNITARIA, lavoratori e cittadini contro chi il nostro paese lo vuole vendere e per giunta in saldi. Siamo INDIGNATI. è ora di dire basta.

 
Alle 5 novembre 2011 alle ore 18:52 , Anonymous Anonimo ha detto...

Antimo Wollaby Casertano
i lavoratori hanno più che ragione

 
Alle 5 novembre 2011 alle ore 18:55 , Anonymous Anonimo ha detto...

Giorgio Rollin
VETRELLA IN MINIERA, MARCHIONNE IN FONDERIA!!!!!
POTERE AL POPOLO!!!!

 
Alle 5 novembre 2011 alle ore 18:56 , Anonymous Anonimo ha detto...

Gennaro Troise
il potere è già del popolo solo che lo strutta a cazzi di cane

 
Alle 5 novembre 2011 alle ore 18:56 , Anonymous Anonimo ha detto...

Salvatore Illiano
Potere al popolo. Aquì estamos.

 
Alle 5 novembre 2011 alle ore 18:57 , Anonymous Anonimo ha detto...

Ivan Di Stasio
Vorrei far notare un aspetto importante della vicenda: vetrella,assessore della regione,governata dal pdl,non paga i dipendenti,il governo,composto da pdl e lega,ha proposto un maxiemendamento,in cui si parla di vendere i servizi pubblici,quindi anche la cumana,ai privati.GUARDA CASO,vetrella non paga più gli stipendi,causando ovviamente uno sciopero,di conseguenza la cumana non funziona e,se non funziona,il valore di mercato si abbassa notevolmente,quindi potrà essere venduta a prezzo stracciato.Senza contare inoltre che il privato che verrà potrebbe(ma sono sicuramente io malpensante) essere amico di vetrella e caldoro e potrebbe,giustificandosi con il malfunzionamento del servizio,licenziare tutti i dipendenti(come se poi fosse colpa loro),lasciandoli in mezzo ad una strada.Fatto ciò,potrebbe assumere giovani a progetto,pagati 4 soldi.Fermo restando che sono io malpensante,non è il caso di evitare quest'eventualità?

 
Alle 5 novembre 2011 alle ore 19:00 , Anonymous Anonimo ha detto...

perche i lavoratori(dipendenti cumana) da bacoli vanno a Napoli e quelli da napoli vengono a torregaveta per prendersi le trasferte?non possono lavorare nel proprio comune?.é finita l'epoca della zizzinella

 
Alle 5 novembre 2011 alle ore 19:57 , Anonymous Anonimo ha detto...

All'ultimo anonimo: ma chi ti racconta queste stronzate? Ma quale trasferta? Mai esistita sta cosa , informati, ignorante del cazzo. e anzicchè sparare stronzate sul mucchio cerca , se ti riesce, di partorire idee per la lotta contro chi hai tralaltro votato . E ti assicuro che ti ho trattato.

 
Alle 5 novembre 2011 alle ore 20:51 , Anonymous Anonimo ha detto...

Luigi Fabbricini
questa non la sapevo

 
Alle 5 novembre 2011 alle ore 20:51 , Anonymous Anonimo ha detto...

Adele Schiavo
PURTROPPO!!!!

 
Alle 5 novembre 2011 alle ore 20:52 , Anonymous Anonimo ha detto...

Luigi Fabbricini
per chi ci è cresciuto dentro è quasi come sapere che un familiare sta male

 
Alle 5 novembre 2011 alle ore 22:40 , Anonymous Anonimo ha detto...

Ciro Krell Perche'
la politica e far fallire il pubblico per favorire il privato....ho questa sensazione

 
Alle 5 novembre 2011 alle ore 22:40 , Anonymous Anonimo ha detto...

Alfredo Venditti
Allora e' ufficiale signori:i treni della Sepsa hanno ricominciato a circolare oggi pomeriggio,lavorando anche di notte,gli operai delle officine sono riusciti a risistemare alcuni treni per cui da domattina il servizio riprende regolarmente.Con cio' non si puo' gridare allo scampato pericolo od all'inizio di una nuova era nel senso che i materiali continueranno a guastarsi finche' non si attuera' un serio programma di risanamento del parco rotabili.In altri post dissi che il nostro non era uno sciopero altrimenti saremmo stati precettati e costretti a lavorare lo stesso dovendo anche rispettare delle fasce orarie come tutti ben sapete.Tecnicamente eravamo in attesa che ci fornissero un numero di treni efficienti e sufficienti per svolgere un servizio abbbastanza regolare,li abbiamo avuti per il momento ed abbiamo ripreso.Per quanto riguarda gli stipendi dovremo attendere la fine della prossima settimana.

 
Alle 6 novembre 2011 alle ore 02:08 , Anonymous V. I. L. 85 ha detto...

Credo che i lavoratori abbiano sbagliato facendo rientrare lo sciopero senza garanzie certe ed inoppugnabili: operai, finchè darete retta a chi prima vi fà lavorare da schiavi e poi invoca le vostre coscienze, sarete sempre a rischio che ve lo metta in culo, come successo con gli LSU del comune di Bacoli !

 
Alle 6 novembre 2011 alle ore 04:45 , Anonymous Anonimo ha detto...

Quante chiacchiere al vento e sensa senzo. Da quanti anni la Cumana versa in queste condizioni? Da quanti anni non si fa un piano serio di investimenti? Da quanti anni i treni sono sempre gli stessi?
Insomma volete scaricare la colpa all'attuale dirigenza regionale.
Avete dimenticato un particolare la Regione è stata ROSSA per quanti anni? E adesso lo volete da Caldoro u champagne?
Pensate a Bagnoli agli stipendi d'oro del Comune di Napoli e la monnezza.
Dino.

 
Alle 6 novembre 2011 alle ore 12:20 , Anonymous Anonimo ha detto...

Che campionario di sciocchezze che ha detto quell'Ivan di Stasio.
Tipico atteggiamento della sinistra irraggionevole e aggressiva.
Ma lo sapete che le aziende di trasporto Sepsa e Circumvesuviana negli ultimi anni, grazie alla gestione dissennata di Bassolino e Cascetta, hanno accumulato debiti per 500 milioni di euro? E che adesso i soldi regolarmente versati dalla Regione per pagare gli stipendi vengono sequestrati dalle banche creditrici della Sepsa?
In miniera ci vadano Bassolino, Cascetta e quei dirigenti della Sepsa che sono stati recentemente arrestati.

 

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