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Discarica del “Castagnaro”, Vince il Popolo del “Sì”: In 3000 per Difendere un “Bene Comune” - FOTO

Freebacoli: Discarica del “Castagnaro”, Vince il Popolo del “Sì”: In 3000 per Difendere un “Bene Comune” - FOTO

sabato 4 febbraio 2012

Discarica del “Castagnaro”, Vince il Popolo del “Sì”: In 3000 per Difendere un “Bene Comune” - FOTO

imageTra sospetti interessamenti della malavita organizzata e certe ripercussioni sulla salute dei cittadini e la salubrità dell’ambiente, la nuova discarica che si ha intenzione di aprire al “Castagnaro”, scuote le coscienze civiche dei cittadini: in tremila ricoprono le strade al confine tra i Comuni di Quarto e Pozzuoli.

Non è stato il freddo gelido o il timore di una fitta neve annunciata da settimane a frenare l’impeto della cittadinanza attiva la quale, intorno alle ore 16 di questo pomeriggio, si è ritrovata presso la villa comunale di Quarto in numero superiore alle tremila unità, dando vita ad un corteo pacifico e colorato utile per ribadire il “NO” della popolazione alla presenza dell’ennesima discarica lì dove, da decenni, si chiede l’inizio della raccolta differenziata con annesso riutilizzo del rifiuto.

La manifestazione, contraddistinta da cori e testimonianze dirette di associazioni e comitati giunti da ogni angolo della Provincia di Napoli, ha quindi permesso ad un lungo cordone umano di raggiungere in qualche ora l’area in cui le autorità competenti hanno ben pensato di voler depositare “compost fuori specifica”, altamente nocivo soprattutto se trattato, come avviene in Campania, in stabilimenti non idonei e ben strutturati.

Il Pensiero dei Manifestanti: “Piano Regionale Rifiuti è da Criminali”

“Siamo qui per la revoca della scelta delle cave come siti per lo sversamento del compost fuori specifica ed in particolare della cava del Castagnaro e per chiedere le dimissioni subito del Commissario straordinario Vardè e dell’Ing. Giovanni Perillo della Sapna, ribadendo anche la nostra avversione alla conversione del decreto legge 25 gennaio 2012, n. 2 – asseriscono i manifestanti - imageil Commissario straordinario Vardè e i dirigenti della Sapna in un anno di ben retribuite attività hanno saputo soltanto individuare nella provincia di Napoli sei cave da riempire con un rifiuto denominato compost fuori specifica gravemente dannoso per la salute che neppure viene prodotto dagli impianti in Campania, senza alcuna garanzia per i cittadini e contrabbandando questa operazione come una fantomatica e impresentabile riqualificazione ambientale. In un anno hanno individuato sei siti dove realizzare una vera e propria montagna di rifiuti. Nessuna altra e più seria attività hanno compiuto per affrontare il problema rifiuti. E’ tempo che chi lautamente retribuito ha svolto male i propri compiti vada a casa e non continui a far danni”.

L’attenzione poi si sposta sull’intero provvedimento adottato dalla Regione Campania: “Non possiamo accettare che con il decreto legge n. 2 del 2012 venga prorogato. Il Commissario Vardè oramai ha diritto di vita e di morte sulla popolazione della provincia di Napoli senza dover rispettare più le leggi e le procedure poste a tutela dell'ambiente e della salute delle persone. Nessun vincolo, nuove deroghe e poteri speciali , un atto grave del governo che deve essere rimediato in sede di conversione. I campani sono stufi di essere cittadini dimezzati, i senza diritti, cittadini di serie B! Pensavamo di esserci lasciati alle spalle la stagione dei commissari straordinari e delle leggi speciali che tanti danni e tanto sperpero del denaro pubblico hanno provocato. Diciamo basta, facciamo appello a tutti i parlamentari: il decreto legge n.2 del 2012 non va convertito”.

Politicanti In Cerca di Promozioni Elettorali: Pozzuoli Mostra la Sua Classe Politica

Parole ripetute di bocca in bocca e che ben riassumono l’unico comune denominatore che muove la protesta, accompagnate da presenze civiche ed istituzionali di pseudo-politicanti che, in prima persona e per opera dei propri partiti, con il proprio agire politico  poco hanno fatto per evitare lo sfacelo dei nostri giorni.

imageIn prima linea, oltre al sindaco di Quarto Giarrusso ed all’intero Consiglio Comunale cittadino, anche un vasto stuolo di aspiranti consiglieri e sindaci del limitrofo territorio puteolano, pronto a sfoderare le armi in vista della campagna elettorale di primavera.

Ex sindaci la cui giunta è stata sciolta per infiltrazioni camorristiche, facce di bronzo di vario grado e livello e primi cittadini commissariati qualche settimana fa, davano vita a quella vivace commedia dell’arte flegrea dove finte maggioranze e finte minoranze camminano a braccetto lungo le strade cittadine nell’attesa di “spartirsi” al meglio la torta del potere.

Le Minoranze Che “Pappano”, Vecchie e Solitarie

Ma non mancava anche qualche “uomo delle istituzioni” di minoranza (nel senso che, per esclusiva volontà popolare, “pappa” di meno rispetto a chi siede sui reali scranni del potere) giunto dalla vicina Bacoli che, con fare altezzoso ed in compagnia di amici, rispondeva in questi termini alla domanda di una conoscente che gli chiedeva lumi sul perché dalle nostre parti manca quel ricambio generazionale in Consiglio Comunale, utile per vedere “facce nuove” ai posti di comando: “In città non esiste una reale presenza giovanile. I giovani non s’interessano alla vita politica e quindi non c’è quel ricambio generazionale tanto sperato e che potrebbe migliorare le sorti paesane”.

Un’aria superba, immediatamente placata dinanzi alle perplessità avanzate da ragazzi del gruppo Freebacoli i quali, con garbo, gli segnalavano che, probabilmente, lui ed i suoi amici vivevano da tempo fuori dal mondo pensando soltanto ad utilizzare la parola “giovani”, per meglio poggiare la propria schiena sulle sedie di chi riesce a “non amministrare” da decenni.

Senza Scusanti, Assente il Consigliere Provinciale di Quarto Ermanno Schiano

Ma alle presenze dei potentati, rispondeva un’assenza roboante: quella di Ermanno Schiano.

E non stiamo parlando soltanto del sindaco di Bacoli, di un cittadino flegreo residente in Pozzuoli o di un politicante “vecchio stile”. Stiamo puntando l’attenzione sul consigliere provinciale di maggioranza dell’esecutivo napoletano guidato dal presidente Luigi Cesaro. imageDell’uomo che con oltre 11mila preferenze è stato eletto tre anni fa alla poltrona della Provincia nostrana per rappresentare, questa volta dai posti di comando, i cittadini di Bacoli, Monte di Procida e di Quarto.

Sì proprio così, anche e soprattutto di Quarto. Cittadina dove il buon Schiano è riuscito a riscuotere, mediante l’opera meticolosa del partito di Berlusconi, migliaia e migliaia di voti per farsi garante di istanze che, seduto sulla comoda poltrona di Palazzo San Giacomo, ha candidamente lasciato marcire nel cassetto.

Difatti, mentre il PDL quartese ha avuto quantomeno la dignità di stendere un manifesto di dissenso contro le scelte di Caldoro, Cesaro e compagnia, i vicari del Popolo della Libertà di Bacoli non hanno espresso una sola parola sulla questione. Nulla di nulla.

Sindaci di Bacoli e Monte di Procida Restano a Casa

Ma Schiano, che al Comune viene sostenuto dai consiglieri comunali che egli stesso critica, in qualità di consigliere provinciale (anche e soprattutto dei quartesi) non si è ancora assolutamente espresso sulla questione, preferendo addirittura disertare la manifestazione del “Castagnaro”. E come lui, pare ovvio, hanno assunto questa decisione anche i vari “pupazzi” municipali che hanno facoltà di parola e movimento soltanto dietro suo esplicito dictat (della serie “al mio prossimo “Mo Vengo” scatenate l’inferno”).

Una doppia assenza che, a quella da rappresentante provinciale, si accompagna un’altra altrettanto pesante: quella in qualità di sindaco del Comune di Bacoli, paese di 27mila cittadini, che dista dall’area dell’invaso meno di 20 minuti in macchina.

Stesso discorso vale anche per il collega di Monte di Procida, di cui si preferisce non citare neanche il nominativo.

La Reazione della Società Civile. Il Messaggio di Padre Zanotelli

imageA cotanto squallore, in netta contrapposizione, si presentavano coloro che in migliaia lottano da sempre per il proprio territorio (che esso sia Quarto, Bacoli, Monte di Procida, Pozzuoli, Chiaiano, Giugliano o Pianura). Quelli che non hanno bisogno di farsi accompagnare dagli scagnozzi di turno, quelli che non cercano ossessivamente la luce della telecamera accesa, quelli a cui il giornalista di professione (con riferimento a quello servile) non s’avvicina perché non fa “audience”.

E tra questi, dando ancor più rilevanza all’evento pomeridiano, si associava anche padre Alex Zanotelli il quale, dopo un lungo cammino in corteo, scuoteva gli animi di giovani attraverso un discorso incalzante puntato sulla valorizzazione e difesa dei beni comuni.

“Dio è in cielo e ci vuol bene ma credetemi il miracolo non potrà venire dall’alto. Non ci aspettiamo niente. E il miracolo non potrà giungere neanche dai palazzi del potere, arroccati sui propri interessi. L’unico miracolo possibile può nascere soltanto qui dal basso, da noi tutti che stasera stiamo resistendo in difesa dei nostri diritti”, tuonava Zanotelli al microfono in uno spiazzale privo di illuminazione pubblica, abbandonato da tutto e tutti.

Il “Bene Comune” Su Cui Continuare la Lotta: la Solidarietà

Ed è proprio questo il punto da cui ripartire: la difesa del bene comune.

Il lavoro, quello per cui lottano in queste ore gli operai di Baia, è un bene comune. La casa di necessità, quella fatta passare come “piacere” dai politici del ricatto, è un bene comune. La spiaggia, quella stuprata da concessionari imbelli, militari allo sbaraglio, e amministratori silenti, è un bene comune. Il mare ed i laghi, quelli inquinati da scarichi e depuratori che non depurano, sono un bene comune. La salute, quella costantemente difesa dai comitati in lotta, è un bene comune.

imageE, a ben guardare, anche la solidarietà è un bene comune. Anzi, intensa nel senso “terenziano” dell’ "Homo sum, humani nihil a me alienum puto" (Sono un uomo e tutto ciò che è umano mi appartiene), è il principale bene comune da difendere e preservare.

Il Popolo del “Sì”

Perché la solidarietà è il collante che unisce da tempo quello che, senza remore, potrebbe definirsi come il popolo del “Sì”.

Proprio così, il vasto movimento del “Sì”. Di quello che è stufo di essere etichettato come “coloro che dicono sempre “No”, che sono costantemente contrari a tutto e tutti”.

Il popolo del “Sì” è quello che difende i beni comuni, senza mai contrapporsi concettualmente a nessuno. Semplicemente perché, se nessuno mettese a repentaglio i basilari cardini su cui si fonda il tranquillo “vivere civile”, non avrebbe bisogno di farlo.

Il popolo del “Sì”, volutamente fatto passare come quello “che dice “No” a tutto”, scende in campo quando vogliono togliergli ciò che è proprio. Si muove in massa nel momento in cui viene pizzicato, per provare a sottrargli meschinamente quanto gli è dovuto per la sua qualità di “cives”; di cittadino appartenente ad una società.

Si scuote quando, alla richiesta di diritti basilari, gli viene sfacciatamente detto di “No”.

Ed è in quel momento , con ardore e senza mai abbassare la testa, che dice “Sì” alla sfida, “sì” alla lotta, “sì” alla denuncia e alla proposta.

Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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16 Commenti:

Alle 5 febbraio 2012 alle ore 00:04 , Anonymous Ospite ha detto...

Mario Abbate una buona dimostrazione..di forza..e' presenza...dei interessati...

 
Alle 5 febbraio 2012 alle ore 00:10 , Anonymous Ospite ha detto...

Mario Abbate volevamo partecipare come f.l.n. alla manifestazione ...ma' va bene lo stesso..cos'i.. sara' x la prossima volta ...

 
Alle 5 febbraio 2012 alle ore 00:21 , Anonymous Ospite ha detto...

Roberto De Gregorio
leggete...questa è sana informazione....

 
Alle 5 febbraio 2012 alle ore 00:21 , Anonymous Ospite ha detto...

Roberto De Gregorio
OGGI
HO VISTO LA PARTE BELLA DI QUARTO,DIRE NO AD UN'ALTRO SCEMPIO....I
POLITICI DEL PD NASCOSTI NELLE OMBRE, GIARRUSSO FISCHIATO, UNA NUOVA
ARIA CIRCOLA IN PAESE, IL POPOLO CHE AVANZA, E RICORDIAMO: SI SCIUSCIAMM
TUTT' QUANT NZIEM CHISTU VIENT S Pò CAGNA'...

 
Alle 5 febbraio 2012 alle ore 11:37 , Anonymous Ospite ha detto...

 Vincenza Lucignano bravi! per caso è colpa nostra?mi sa che ancora una volta abbiamo dato il voto alle persone sbagliate!

 
Alle 5 febbraio 2012 alle ore 11:38 , Anonymous Ospite ha detto...

la gente come noi non molla mai!!

 
Alle 5 febbraio 2012 alle ore 12:35 , Anonymous Domenico Tiseo ha detto...

I movimenti dei cittadini dimostrano la necessità di riportare ad una vivibilità normale l'Area Flegrea. Non è possibile ignorare i valori di questi territori, così come non si può condividere chi si da fare per affossarli ancor più! Purtroppo sono presenti forze del malaffare che hanno una concezione arcaica e poco rivolta alla vivibilità. Queste forze si sostengono anche per l'adesione esplicita o larvata che ricevono da una parte della cittadinanza, se non da esponenti politici, che sono poi portati a sostenere idee sciagurate anche nelle sedi decisionali.  

 
Alle 5 febbraio 2012 alle ore 17:02 , Anonymous Ospite ha detto...

Bellissimo pezzo sulla discarica al Castagnaro.
Bravi, ragazzi, siete tra le pochissime cose belle di questa politica
fogniaria.
Sergio M.

 
Alle 5 febbraio 2012 alle ore 17:20 , Anonymous Ospite ha detto...

Sergio Travi La
casa abusiva è una violazione di legge. Utilizzare il concetto di abuso
di necessità per la situazione di Bacoli è una mistificazione. Questa
faccenda con i beni comuni non c'entra nulla.

 
Alle 5 febbraio 2012 alle ore 21:10 , Anonymous Anonimo ha detto...

Alain Sanfratello
quale legge? lo stato il governo sono oggi colpevoli di grande tradimento alla costituzione. lei sa cosa è la costituzione ?e quella carta del popolo scritta dove si sanciscono i diritti e i doveri. quella carta che nasce dalla gente la quale sceglie il suo stato il suo governo e tale nasce per servire l'uomo la gente il cittadini. se lo stato non da lavoro crea la delinquenza,se lo stato non da una casa e inadempiente,se uno stato non cura i malati,ed assiste gli anziani,dimenticandosi dei diversamente abili allora è che chi si è costruito una casa oggi è un eroe

 
Alle 5 febbraio 2012 alle ore 21:11 , Anonymous Anonimo ha detto...

Sergio Travi
E chi ha rispettato e rispetta la legge facendo sacrifici per pagare un mutuo o un affitto è un fesso... Il mondo alla rovescia.

 
Alle 5 febbraio 2012 alle ore 21:11 , Anonymous Anonimo ha detto...

Alain Sanfratello
no non è un fesso,il suo è stato un percorso diverso certamente i sacrifici di tutti vanno rispettati.

 
Alle 5 febbraio 2012 alle ore 21:12 , Anonymous Anonimo ha detto...

Sergio Travi
Per cui chi evade le tasse "fa un percorso diverso" da quelli che le pagano; chi occupa lavoratori a nero "fa un percorso diverso" da chi paga i contributi; chi crea una discarica abusiva o versa a mare "fa un percorso diverso" da chi non lo fa, e così continuando. E' un concetto interessante questo della legalità che non vale per tutti... Si potrebbe ricordare che su questo la malavita organizzata, intrecciata alla politica corrotta, ci ha creato un impero economico e la gestione di intere aree, ma, alla fine, anche quello probabilmente è solo "un percorso diverso"...

 
Alle 6 febbraio 2012 alle ore 02:17 , Anonymous Anonimo ha detto...

Alain Sanfratello
no il percorso diverso è quello delle possibilità.se io faccio un mutuo sicuramente non sarò una famiglia monoreddito..con quello che costano oggi le case. non vedo il nesso con chi inquina o evade le tasse. vede si dice che la differenza tra gli uomini e glui animali sta che l'uomo dovrebbe essere razionale. allora io dico:è meglio regolarizzare l'abuso quello fatto per necessità e sulla propia terra con relativo introito e un senza tetto in meno,oppure un abbattimento e famiglia disperata? chi crea discariche,o ruba il popolo è delinquente!!

 
Alle 6 febbraio 2012 alle ore 04:12 , Anonymous Anonimo ha detto...

Silvana Senza Bavaglio Cioffi
mio marito è venuto e c'era tanta gente che veniva da Napoli sulla circumflegrea...come era giusto che fosse. Questo è un problema che interessa tutti i cittadini campani, cittadini che hanno pagato e stanno pagando a caro prezzo la collusione camorra-politica così diffusa in Italia. Quindi basta con la munnezza...di tutti i generi essa sia.

 
Alle 6 febbraio 2012 alle ore 04:12 , Anonymous Anonimo ha detto...

Raffaella Chirico
BELLISSIMA MANIFESTAZIONE TUTTI UNITI POSSIAMO OTTENERE I NOSTRI DIRITTI!!

 

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