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Sanità Tra i Rifiuti, Grossi Problemi per l’ASL di Bacoli-Mdp: Un Servizio da Esigere - FOTO

Freebacoli: Sanità Tra i Rifiuti, Grossi Problemi per l’ASL di Bacoli-Mdp: Un Servizio da Esigere - FOTO

domenica 5 febbraio 2012

Sanità Tra i Rifiuti, Grossi Problemi per l’ASL di Bacoli-Mdp: Un Servizio da Esigere - FOTO

Distretto sanitario n. 55 A.S.L. NA 2 NORD-Bacoli – Monte di Procida: La guardia alla Guardia
 
image Struttura sanitaria lasciata nell’abbandono, recando disagi all’utenza in difficoltà ed allo stesso personale medico: urge l’intervento delle istituzioni locali.
 
Il Distretto n. 55 di Guardia medica è una struttura periferica dell’ASL Napoli 2 Nord dove vengono svolte quotidianamente da medici competenti le attività di continuità assistenziale ovverosia ricevono le problematiche sanitarie dei cittadini tra Bacoli e Monte di Procida per dare una soluzione appropriata.
 
Un notevole bacino d'utenza pari a 40.000 persone, che d'estate raddoppia se non triplica: un impresa considerando i soli 8 medici che si dividono i turni con la presenza costante di soli 2 medici a gestire il servizio.
 
L’edificio si trova nella frazione di Cappella a confine col limitrofo Comune di Monte di Procida e, sebbene sia stato ristrutturato da poco, non gode di un’ottima funzionalità ed accoglienza.
 
Si entra in un grosso spiazzale dove il cancello stranamente è sempre aperto h24 anche se non si capisce il motivo poiché il citofono esterno, e non quello interno, è dotato di videosorveglianza; poi si entra nell’atrio, ad accoglierti persiste una discarica di scatoloni ed altri materiali da decine di giorni che rendono  impraticabile l’accesso ad una persona in carrozzina.
 
Un Film dell’Orrore ai Danni del Servizio
 
image Salite le scale ed arrivati al primo piano ci si ritroverà dinanzi prima ad un altro piccolo deposito di vari materiali e poi all'ingresso che volge all’interno del distretto sanitario, dove alla sala d’aspetto ti accolgono ben 2 schermi super piatti da 50 pollici l’uno, roba da cinema d’extralusso.
 
E la pellicola in corso, una volta entrati all’interno dell’area di “lavoro”, è senza dubbio quella di un film “horror”.
 
Dopo un paio di stanze ecco che si aprono le porte dei locali dove i medici eseguono il servizio. Uno stanzone dove c’è solo un lettino, tre poltrone improvvisate di cui 2 per allettati e 1 sfondata, non idonei per la visita ambulatoriale ed una scrivania priva di computer dove non si capisce come si rilasci un qualsiasi certificato, se a detta dei più oramai il processo per la prescrizione è completamente telematico, o meglio dovrebbe risultare invalido il certificato di malattia inoltrato all'INPS/INAIL scritto a penna( d. lgs. n.150/2009); e per finire un freddo siberiano nonostante l'edificio sia dotato di termosifoni del tutto spenti e solo con un climatizzatore che in un ambiente con una vetrata inesistente serve a poco se non ad aumentare il costo dell'energia elettrica.
 
image A ciò si aggiunge un telefono che al momento della telefonata non mostra neanche il numero da cui proviene la chiamata. Al massimo, se tutto va bene, squilla.

 
I Compiti della Guardia Medica
 
Il servizio di continuità assistenziale (guardia medica) interviene negli orari in cui il medico di famiglia non è tenuto ad esercitare l’attività, ma interviene solo nel caso in cui il bisogno sia non differibile, cioè per le situazioni di malattia che non possono essere rinviate il giorno successivo al proprio medico curante e si sostanzia in un consiglio telefonico, invio a domicilio del medico o inoltro della richiesta al 118 in casi d’emergenza.
 
I medici del servizio di guardia medica godono di una discrezionalità per effettuare visite domiciliari come ribadito più volte dalla Corte di Cassazione (sentenza n.12143/2009) :’’ l'Accordo Nazionale per la Medicina Generale afferma che il medico di guardia deve rimanere a disposizione per effettuare gli interventi domiciliari territoriali che gli saranno richiesti e che è tenuto ad effettuare al più presto tutti gli interventi richiesti dagli utenti''.
 
imageOrbene, afferma la Corte, se è vero che in linea di principio il medico ha il diritto di valutare, sulla base della sintomatologia che gli viene riferita, se sia o meno necessaria la visita domiciliare, è anche vero che il giudice può sindacare questa discrezionalità del medico e verificare se nel concreto si siano verificati i presupposti per un rifiuto di un atto dovuto dal pubblico ufficiale per ragioni di sanità.
 
Solitamente sono due i medici che gestiscono il servizio in completa autonomia, cioè hanno più mansioni: di 'portierato', perché rispondono al citofono e ricevono il cittadino, e poi lo visitano e gli prescrivono una qualsiasi cosa a mano da scrivano: questo quando tutto va bene.
 
  Poi si presenta l’ipotesi in cui il cittadino chiama al distretto, il medico risponde, e solo dopo un’attenta analisi a domande multiple (tipo di problema di segni e sintomi ed ora della loro comparsa) ritiene se consigliare una cura via telefono oppure di recarsi presso il domicilio dell’utente con la propria auto.
 
Poi capita che alle 3 di notte arrivano due chiamate ed entrambi i medici si recano presso le dovute abitazioni ed il distretto resta completamente chiuso.

 
imageAbitualmente i medici del distretto 55 prescrivono farmaci, trascrivono certificati medici per lavoro e visite domiciliari ma difficilmente effettuano urgenze gravissime e nel caso, invitando l’utente a chiamare il 118.

 
Cosa chiedere e cosa non chiedere
 
Il Medico eroga:
 
● Prescrizioni farmaceutiche per una terapia non differibile e per coprire un ciclo di terapia non superiore a 48/72 ore;
 
● Certificazione di malattia limitatamente ai giorni coincidenti con i turni festivi e prefestivi e notturni del Servizio di Continuità Assistenziale.
 
Il Medico non eroga:
 
imagePrestazioni infermieristiche non correlate alla visita medica;
 
●  Ripetizioni di ricette in terapie croniche;
 
● Trascrizioni non differibili su ricettario S.S.N. di prescrizione di altri medici;
 
● Certificati per attività sportiva;
 
● Certificati per rientro scolastico;
 
● Certificati di malattia a lavoratori non turnisti;
 
● Punti di sutura;
 
● Prescrizione di esami diagnostico-strumentali o di visite specialistiche.

 
La nostra proposta

 
Che entrambi i Comuni di Bacoli e Monte di Procida, in collaborazione con l’A.S.L., forniscano al distretto 55 un servizio di portierato/segreteria h 24 e imageun computer con annessa stampante per i certificati telematici e per avviare questo processo di semplificazione informatica con un sito idoneo solo per il distretto 55, una pulizia costante dello stabile con annessa raccolta differenziata, la riparazione del cancello principale dato che è l’unico dotato di videocitofono ed infine locali riscaldati.
 
Ad essere chiesta è la riconquista d’efficienza, efficacia e civiltà, cose attualmente inesistenti in aree dove i cari sindaci Schiano e Iannuzzi, entrambi in contatto con l’ASL per attività di tipo lavorativo, conoscono meglio dei Municipi in cui mal eseguono il proprio mandato amministrativo.
 
Dario Perreca & Tito Di Muro
Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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9 Commenti:

Alle 5 febbraio 2012 alle ore 19:47 , Anonymous Sciion ha detto...

non capisco : il portierato segreteria ,che mi trova d'accordo, da che tipo di operatore sara' gestito?? 

 
Alle 5 febbraio 2012 alle ore 20:59 , Anonymous Anonimo ha detto...

Ottimo articolo ragazzi!
E' veramente un dettagliato vademecum per i cittadini

 
Alle 5 febbraio 2012 alle ore 22:23 , Anonymous Anonimo ha detto...

Emiliana Guardascione
e per le macchine che mettono davanti all'entrata del materno infantile , dove non si può proprio passare....

 
Alle 6 febbraio 2012 alle ore 14:39 , Anonymous Anonimo ha detto...

ragazzi,ho la ricetta per i mali d italia,basta sapere dove andare a protestare quando le cose non vanno!!!

 
Alle 6 febbraio 2012 alle ore 16:54 , Blogger Freebacoli ha detto...

Spesso si imputano al medico tutte le problematiche della sanità, quando spesso anch'egli è "vittima" di un sistema che fa acqua da tutte le parti ed è costretto a lavorare in situazioni veramente precarie.... Sabato 4 ci siamo recati presso il Distretto 55 e costatando una discarica all'ingresso abbiamo immediatamente informato il Comandante Mancino della Polizia Municipale di Monte di Procida, il quale avrebbe risolto la problematica entro 48 ore tramite l'ufficio competente per la raccolta dei rifiuti. Dario Perreca & Tito di Muro

 
Alle 7 febbraio 2012 alle ore 01:52 , Anonymous Anonimo ha detto...

Assunta Costanzo
a forza di leggere tutte queste negativita del paese e d' intorno mi mette di male umore e mi fa ripensare ke é una nave naufragata peggio della Concordiaaaaaaaaaaaaaa

 
Alle 7 febbraio 2012 alle ore 17:11 , Anonymous Anonimo ha detto...

Francamente quest’articolo lo vedo esagerato e se permettete anche molto scolastico. Va bene mettere in evidenza le situazioni di disagio nelle quali medici ed operatori svolgono la propria attività ed i relativi disagi che si arrecano ai cittadini, ma esordire dicendo ‘Sanità tra i rifiuti’ la vedo veramente un’esagerazione fuori luogo. Con questo non voglio certamente dire che negli uffici Asl di Cappella tutto funzioni perfettamente e modello assoluto dei servizi sociali italiani, assolutamente no, ma per chi sovente ci va, può ben notare che quelle scatole sono lì non perché lasciate da mesi/settimane ma perché qualcosa è stato fatto/montato di recente (venerdì 3 Febbraio) ed in attesa di essere rimosse (ricordiamo che il ritiro di carta/cartone ed affini a Monte di Procida avviene solo il giovedì mattina); quindi scatole ed imballaggi ma non rifiuti!
Siamo tutti concordi a parlare dei computer, organizzazione della guardia medica e di altre valide proposte ma evitiamo esagerazioni come quella dei rifiuti. Se proprio si vuole impegnare il moltissimo tempo disponibile, cerchiamo di orientarlo verso qualcosa di più costruttivo e meno ‘scolastico’.

 
Alle 7 febbraio 2012 alle ore 18:37 , Blogger Freebacoli ha detto...

I rifiuti descritti si trovano da oltre 12 giorni, precisamente da venerdì 30 gennaio, sono triplicati e fino a stamattina stavano ancora lì (ci sono varie foto di cittadini a testimonianza di ciò); sono stati contattati gli organi competenti ed hanno assicurato che entro breve tempo sarà ripristinato lo stato dei luoghi. Dario Perreca

 
Alle 12 febbraio 2012 alle ore 13:27 , Anonymous Anonimo ha detto...

Perchè scrivete che la struttura si trova a Cappella a confine col comune limitrofo di Monte di Procida?
E' una sciocchezza colossale, quando mai Cappella è comune autonomo?
La struttura si trova nel comune di Monte di Procida, e come tale vanno individuate le precise responsabilità.

 

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