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Sorpresa al Centro Ittico, Lascia Daniele Perna: Il Nuovo Presidente è Domenico Oriani

Freebacoli: Sorpresa al Centro Ittico, Lascia Daniele Perna: Il Nuovo Presidente è Domenico Oriani

martedì 14 febbraio 2012

Sorpresa al Centro Ittico, Lascia Daniele Perna: Il Nuovo Presidente è Domenico Oriani

Gira la trottola al Fusaro, Daniele Perna abbandona il Centro Ittico Campano: il nuovo presidente è l'assessore al Demanio del Comune di Bacoli, Domenico Oriani.

Procede così come ampiamente annunciato più di una settamana fa, l'iter di "successioni" all'interno della "Spa" più chiacchierata dell'intero territorio flegreo.

E questa volta il gesto dell'oramai ex presidente del CIC non ha il gusto di un arrivederci in quanto rappresenta un vero e proprio "addio" dalle ammuffite stanze di via Vanvitelli. Le stesse dove nel tardo pomeriggio di oggi doveva tenersi l'atto finale di una pantomima agonizzante sia per la cittadinanza che per lo stesso territorio, giostrato dall'amministrazione Schiano alla pari di una gustosa torta al cioccolato fondente (nero come le acque del lago Fusaro) da dividere in fette larghe per alcuni e piccole per altri.

Il Cameriere "Mo Vengo" Taglia la Torta Che lo Renderà Colpevole 

Ed è proprio lì che si gioca la partita del governo locale: la divisione tra i commensali, che di certo non può essere equa. E chi ha l'onere di definire le spartenze? Beh certamente Sua maestà "Mo Vengo" il quale, alla pari di un buon cameriere di sala, è tutt'oggi posto "sotto lo schiaffo" dei reali padroni di "casa-Bacoli".

Fa nulla, tanto a lui questa posizione, dopo anni passati a proteggere col suo faccione sorridente le "pastette" locali, piace. Perchè meglio un schiaffo oggi, che perdere la poltrona del Parlamento romano domani.

Tornando al CIC ed alla "divisione" nuziale, c'è chi non deve metterci assolutamente bocca (come ad esempio "i cittadini di Bacoli "che non portano voti) e chi, con le sue centinaia di voti, non si accontenta di fette piccole.

Il Centro Ittico è "Cosa Nostra"

Non gli basta, a ben guardare, neanche quella grande grande con le scaglie di nocciola al centro. Lui, da esperto di contabilità, è ben cosciente che è meglio tenere interamente per sè un bene succulento anzichè esporlo all'attenzione di altri voraci cannibali (maggioranza e minoranza della casta) sempre pronti a divorarlo a discapito della clientela.

Quella che, foraggiata in ogni modo e resa schiava nel tempo, "vota" ieri, oggi e domani.

Ma allora, ci si chiederà, se il giocattolo è così ben collaudato, per quale motivo non riesce ad essere amministrato con modalità meno irrequiete?

Le Indagini dell'Antimafia e l'Arrivo del Magistrato

Semplice, perchè ai silenzi della politicaccia e della clientela (a cui i diritti vendono venduti come piaceri), spesso s'alterna il rauco vocione degli organi inquirenti: quello fastidioso, inclazante, roboante. Quello che fa tremare sedie, poltrone, scrivanie e mura di quei palazzi di vetro opacizzati da spessi tappeti di polvere. 

E la sete di conquiste dei predatori del nuovo millennio è stata questa volte così chiassosa da scuotere gli animi di procuratori (quali Gloria Sanseverino) capaci di far muovere sul territorio la macchina letale della Direzione Distrettuale Antimafia. Quella che a Pozzuoli pochi anni fa ha tagliato la testa a molte famiglie legate alla Malavita Organizzata.

Cosa ci fa a Bacoli la DDA? Indaga. Su cosa? Anche sulle vicissitudini del Centro Ittico Campano. A riconoscerlo fu proprio l'oramai ex CdA della società fusarese il quale, lo scorso mese di agosto, firmò la prima lettera di dimissioni a causa della poca tranquillità dettata dalle indagini della Procura.

Domenico Oriani, L'Uomo dal Curriculum Romano

Ed è proprio in questo senso che desta particolare interesse l'addio di Daniele Perna, avvocato ora alla guida (per volontà del Pdl regionale) dell'IACP napoletano, per lasciare spazio a Domenico Oriani,  attuale assessore al Demanio del Comune di Bacoli, succeduto a Gennaro Carannante (uomo nominato dal consigliere Antonio Carannante e improvvisamente dimessosi nel settembre 2011).

Presidente di sezione della Corte dei Conti, Oriani ha ricoperto, nominato dal sindaco di Roma Gianni Alemanno, la carica di sub-commissario insieme al viceprefetto Claudio Palomba e al dirigente della Ragioneria generale dello Stato Vito Tatò.

Nella Capitale il magistrato, con provvedimento firmato dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, è stato nominato (tra mille polemiche) commissario straordinario per la gestione del piano di rientro del debito accumulato fino al 28 aprile 2008, subentrando in tale ruolo proprio al primo cittadino romano.
In precedenza, sostenuto anche da Coldiretti, era stato nominato nel 2006 da Romano Prodi presidente della Agea, l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura, interessata proprio nella serata di ieri da un’interessante puntata d’approfondimento andata in onda su “Presa Diretta” (Clicca Qui).

L'Elogio di Luigi Lusi, l'ex Tesoriere della Margherita

All’epoca della nomina a tesserne le lodi fu il relatore LUSI (Ulivo), richiamate le principali competenze dell’AGEA, illustra il curriculum del dottor Domenico Oriani, sottolineandone, in particolare, la professionalità specifica nel settore degli interventi in agricoltura, anche in riferimento all’attività di controllo sulla gestione degli enti pubblici da lui svolta (con riferimento all’AIMA poi divenuta proprio AGEA).

Attraverso una ricerca in internet è stato possibile rintracciare anche il verbale di un’audizione dell’Oriani presso la Commissione Agricoltura del Senato della Repubblica Italiana (Clicca Qui).

Fu quindi Luigi Lusi nel luglio 2006 a presentare il curriculum di Oriani, in qualità di relatore. Proprio la medesima persona che da settimane è indagata in quanto, come ex tesoriere di ciò che resta della Margherita, ha sottratto dal bilancio una cifra pari a 13 milioni di euro.

Bacoli, Prendi il Forcone e Usalo nelle Urne

Riuscirà quindi l'avvento del magistrato, attualmente anche assessore al Demanio del Comune di Bacoli, (carica da qui ci si aspetta un'immediata dimissione) a salvare la baracca satura di leccornie ed interessi?

Gira la trottola, gira veloce: il teatro continua. Sarà soltanto il popolo, se e quando vorrà a poter portare in porto la nave che affonda utilizzando al meglio il miglior forcone che la democrazia ha riposto nelle proprie mani: la matita consegnata nelle mani dell'elettore-padrone prima di entrare all'interno della cabina elettorale.

Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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3 Commenti:

Alle 14 febbraio 2012 alle ore 10:35 , Anonymous Anonimo ha detto...

mah, sembra quasi che nessuno voglia rimanere con il cerino ustionante in mano...così, il centro ittico, da bella polpetta da condividere tra famelici commensali, diventa minaccioso cetriolo di cui nessuno vuole essere parulano...

 
Alle 14 febbraio 2012 alle ore 17:47 , Anonymous Anonimo ha detto...

Gianni Longo
Ammetto la mia ignoranza in questa vicenda, non riesco a capire chi, dove e come ci tragga vantaggio a lasciare tutto nel degrado più totale, poi magari un giorno me lo spiegherai, ma sul fatto che il popolo possa essere sovrano nella risoluzione della stessa vicenda come di tante altre io comincio ad avere seri dubbi! Vedi, dopo 30 anni di difesa della democrazia, "mi sono fatto persuaso" che l'arma del voto non sia più tanto valida, ahimè! Almeno finchè la gente che va a votare non capisca finalmente che la sua croce sulla scheda è un atto di responsabilità verso la comunità in cui vive, ma soprattutto verso il futuro dei loro figli! prova che il ns. Paese sia davvero piccolo e gretto, ne è, secondo me, il governo nazionale attuale. Andato al potere senza nessuna volontà popolare sta facendo quello che in 15 anni nessuno è riuscito a fare! E senza che nessuno dica si vabbe' ci hai salvato mo' vattene che l'Italia è fondata sulla democrazia ed il popolo deve scegliere! Nessuno da dx a sx ha il coraggio di dirlo! E meno male perché a chi voteremmo? E con uale legge elettorale? Vabbuo' ja!, mo' sto divagandomi un po' troppo, era per chiarire il concetto che con un popolo ridotto a questo stato di passività, meglio un monti oggi che un niente domani, ed a bacoli chi ci mettiamo?

 
Alle 18 febbraio 2012 alle ore 16:57 , Anonymous Anonimo ha detto...

Samuele
Chi non opera non sbaglia ,il vecchio adagio in questo coso è fallace
xkè chi non ha operato ha sbagliato non avendo stipulato i contratti
giunti al termine , per cui deve PAGARE come ha pagato un precedente
presidente tale scotto di luzio detto ricciolillo che deve dare al
comune circa 500,000 € .Chi ha il potere denunci tutto alla corte dei
conti cosi', solo cosi' si ridurra' l'andazzo partitico clientelare che
ci continua ad ammorbare. Ed il prossimo presidente è obbligato ad
operare.!!!!!!!

 

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