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Rifiuti in Fiamme, Brucia una Campania Malata: Il Dramma di Bacoli è in Via Spiagge Romane

Freebacoli: Rifiuti in Fiamme, Brucia una Campania Malata: Il Dramma di Bacoli è in Via Spiagge Romane

mercoledì 29 agosto 2012

Rifiuti in Fiamme, Brucia una Campania Malata: Il Dramma di Bacoli è in Via Spiagge Romane

Un dramma, quello dei roghi di rifiuti, che attanaglia le intere province di Napoli e Caserta: un'estate di fuochi altamente tossici quella vissuta anche in via Spiagge Romane, a Bacoli.

Un'arteria che taglia in due il paese, e che collega la città dal confine con Monte di Procida a quello con il comune di Pozzuoli, devastata negli ultimi mesi da fumi neri carichi di diossina.

Di nubi tanto evidenti quanto nocive, che hanno allarmato (e continuano a preoccupare) i cittadini di frazioni molto popolate che pagano lo scotto di una terra disertificata trasformata in un enorme discarica.

E i sacchetti posti sul ciglio della strada, in questo contesto, sono assolutamente marginali se si considera quante tonnellate di rifiuti d'ogni tipo occupano da tempo le aree incolte presenti al di là del fitto canneto che cinge la carreggiata a mo di tunnel naturale.

Spazzatura (e non solo quella "fatta in casa") col tempo incenerita con ciò che restava di una vegetazione prima inquinata dagli sversamenti illeciti ed impuniti, e poi devastata definitivamente dalle fiamme.

Senza dimenticare dei roghi spesso provenienti da aree di cantiere vicino lidi, ristoranti ed altro tipo di locali presenti proprio in quella landa dimenticata ascrivibile per intero alla Pineta di Cuma. Anche in questo caso a bruciare, spesso, sono proprio rifiuti tossici e pericolosi (come nella foto in alto, scattata sul litorale di Cuma nell'ottobre del 2011)

 Il Comunicato: "E' un Biocidio Premeditato"

Ed è proprio in tal senso che il "Coordinamento Regionale dei Fuochi" continua a tenere alta l'attenzione sulla problematica, stilando un comunicato dalle parole forti ma, essenzialmente, senz'alcun dubbio uniche in grado di mostrare appieno il dramma vissuto di chi lentamente muore in ciò che, per comodità comunicativa, è stata definita a buon diritto la "Terra dei Fuochi".


"Il problema dei ROGHI TOSSICI di rifiuti industriali rappresenta da decenni in Campania un gravissimo problema di ordine e salute pubblica mai affrontato convenientemente da tutte le Istituzioni, nazionali e locali. Un autentico dramma umanitario ed un genocidio occulto che da oltre vent’anni, ogni giorno di più, assume proporzioni spaventose e riconducibile ai più feroci crimini contro l’umanità. I dati, ormai da più parti confermati, dell’elevatissima incidenza di patologie tumorali nelle zone colpite delle province di Napoli e Caserta, sono ormai la palese dimostrazione di questo BIOCIDIO negato e premeditato. Ci chiediamo come facciano ancora le Istituzioni locali, che di esseri umani sono composte, ad ignorare questo gravissimo fenomeno che ricade anche su di loro e sulle loro stesse  famiglie", tuona l'incipit del comunicato indirizzato, tra gli altri, anche alla Comunità Europea ed alla Corte Internazionale per i Diritti Umani..

Il Coordinamento Comitati Fuochi intende innanzitutto riaffermare con forza un concetto basilare: il fenomeno dei roghi e dello sversamento di rifiuti tossici è ascrivibile unicamente allo smaltimento occulto di rifiuti industriali di attività commerciali ed industriali, campane e nazionali, che operano in regime di evasione fiscale, e non assolutamente ai rifiuti solidi urbani che vengono utilizzati come comoda copertura, anche mediatica, per ingenerare senso di colpa e quiescenza del popolo campano vittima di un gravissimo disastro ambientale, addirittura ben maggiore di quanto oggi si può registrare con l’ILVA di Taranto perché in atto per milioni di tonnellate l’anno da ben oltre venti anni.

"Il quantitativo di rifiuti industriali prodotti in Italia (oltre 130 milioni di tonnellate all’anno) è oltre quattro volte superiore al quantitativo di rifiuti urbani. Circa 30 milioni di tonnellate di tali rifiuti industriali escono da qualsiasi tipo di tracciabilità annua e scompaiono nel nulla. Gran parte di questi - continua il Coordinamento - vengono illegalmente smaltiti in Campania e diventano nube tossica nei migliaia di roghi appiccati ogni anno nella nostra Regione a danno della salute della collettività".

Appello e Proposte alle Istituzioni


Duplice infine l'appello alle Istituzioni, su piani di intervento a livello nazionale e locale.

A livello NAZIONALE si richiede:

-          Istituzione immediata di un Sistema nazionale Satellitare di Tracciabilità dei flussi di rifiuti industriali;

-          Inasprimento delle pene per reati di trasporto e smaltimento illegale di rifiuti industriali: equiparando il reato ambientale ad un reato di camorra, inoltre sanzionando fortemente le aziende consenzienti con questo sistema criminale;

-          Nell’immediato azzerare tutte le possibilità di trasporto su gomma intra ed extra regionale per tale tipo di rifiuti: rifiuti industriali KM ZERO in Campania! Questo almeno fino a quando il sistema di tracciabilità satellitare non sia definitivamente operativo e garantisca il monitoraggio.

-          Che il governo Nazionale e Regionale della Campania facciano definitivamente chiarezza sulle pratiche di smaltimento dei rifiuti industriali ad oggi ancora importati legalmente nella nostra Regione vista la carenza di impianti idonei. Si faccia chiarezza anche su come si intende procedere alle bonifiche previste nel piano regionale vista la mancanza di tali impianti.

I Comuni Si Diano una Mossa

A livello LOCALE le amministrazioni Comunali, Provinciali e Regionale, con strumenti e forme che ne ottimizzino le risorse, dovranno invece provvedere a:

-          Videosorveglianza delle zone a maggiore incidenza del fenomeno roghi tossici;

-          Vigilanza e presidio del territorio condiviso e coordinato tra le varie amministrazioni interessate (Comuni e Provincia) in maniera da essere efficace ed efficiente dal punto di vista delle risorse necessarie mediante utilizzo di qualsiasi corpo idoneo a controllo e repressione;

-          Ordinanze tendenti a controllare i fenomeni locali di evasione fiscale con forti sanzioni al commercio e ai produttori locali (ad esempio per lo smaltimento di pneumatici).

"La guerra dichiarata dal Presidente del Consiglio Monti alla evasione fiscale ed alla corruzione, in Campania non è soltanto una guerra di civiltà ma da anni è guerra di sopravvivenza con grave danno alla salute pubblica!  Oggi - conclude il Coordinamento Regionale dei Roghi dei Rifiuti - diciamo definitivamente:  basta chiacchiere e mistificazioni sui rifiuti urbani!  Stiamo morendo, da anni!  Agite! Agite a tutela di tutte le nostre famiglie e della nostra Patria! Mai, in tremila anni di Storia, la Campania ha subito un simile massacro del proprio territorio!".

Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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4 Commenti:

Alle 30 agosto 2012 alle ore 01:34 , Anonymous Anonimo ha detto...

Vincenzo Pugliese la chissa che appicciano, si vede dai residui di ceneri strane che lasciano li... tutto tossicume. Ma le forze dell'ordine dove sono?

 
Alle 30 agosto 2012 alle ore 01:38 , Anonymous Anonimo ha detto...

Luca Di Meo Questa è la terra dei tumori l'aria bruciata la respiriamo tutti grazie a chi non cura il posto e non controlla nessuno

 
Alle 30 agosto 2012 alle ore 10:29 , Anonymous Anonimo ha detto...

Max Mir
povere dune e poi quei cavalli, quelle auto sulla spiaggia . tutto cosi' alla pazza gioia. senza controllo. ognuno fa cio' che vuole.

 
Alle 30 agosto 2012 alle ore 18:05 , Anonymous Anonimo ha detto...

A finalmente ve ne siete accorti assafà e voi che vi applicavate su stupidi falò di ferragosto

 

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