This page has moved to a new address.

Provano a Rapire un Neonato a Bacoli, Arrestati dai Carabinieri: Donna Minacciata di Morte

Freebacoli: Provano a Rapire un Neonato a Bacoli, Arrestati dai Carabinieri: Donna Minacciata di Morte

lunedì 3 settembre 2012

Provano a Rapire un Neonato a Bacoli, Arrestati dai Carabinieri: Donna Minacciata di Morte

Tentano di rapire un neonato "per vendetta" ma i genitori riescono a dare l'allarme, evitato il peggio a Bacoli: due uomini arrestati dai carabinieri.

E' una triste storia di coraggio e soprusi reiterati quella avvenuta a Bacoli, dove due ventenni originari del Bangladesh si sono introdotti nella casa di un coppia di connazionali con l'intenzione di portare via il bimbo appena nato, in segno di punizione verso la donna rea di non aver sposato l'uomo a cui era stata destinata, già prima della propria nascita, in un matrimonio combinato.

Il blitz, una sorta di "lezione" ampiamente premeditata, è stato reso vano dall'intervento del padre del piccolo che ha messo in fuga i due, poi, a seguito di una chiamata di emergenza ai carabinieri, individuati e arrestati. 

I loro nomi sono Abib Asan, 21 anni e Monir Hassain, 28 anni, entrambi senza fissa dimora.

La Triste Storia Fatta di Minacce

La coppia di sposi si era trasferita a Bacoli da alcuni mesi per sfuggire alle minacce di amici e familiari del "marito padrone".

Solo dopo anni di vessazioni e soprusi, la ragazza era difatti riuscita a liberarsi dallo sposo mai accettato, innamorandosi di un altro connazionale con cui aveva iniziato una relazione.

A questo punto i due, in fuga dalla patria e dalla famiglia, hanno subito una vera e propria persecuzione da parte dei parenti del marito ripudiato, senza però mai scoraggiarsi e denunciando ogni volta gli episodi di cui erano vittime.

Dalla furia dei familiari non è poi stato risparmiato il nuovo compagno della ragazza che, nel corso degli ultimi anni, è stato picchiato in numerose occasioni. In più è stato costretto a licenziarsi dal proprio posto di lavoro dove era erano presenti, come colleghi, anche i suoi aguzzini, in una fabbrica del setttore tessile tessile del vesuviano.

L'Arrivo a Bacoli
I due innamorati, perseguitati, picchiati e costretti alla fame, hanno deciso a questo punto di trasferirsi in gran segreto a Bacoli (pensando di essere al sicuro), dove il giovane era riuscito a trovare lavoro in un'altra fabbrica.
 
Rintracciati anche qui dai familiari del marito ripudiato vengono, periodicamente, nuovamente coinvolti da una brutale persecuzione fatta di botte e minacce.

E questa volta la vendetta, venuti a conoscenza che la donna aveva partorito da poco un bambino, punta dritto verso il rapimento del neonato.

Per questo motivo nella giornata di ieri i due ventenni, poi arrestati, riescono a penetrare nella casa della giovane coppia, prima minacciando la ragazza di morte e poi decidendo di portare via il neonato.

Il Tentato Rapimento e l'Arresto

Decisiva però l'azione del padre del bimbo, che già nei mesi addietro aveva denunciato ai carabinieri di Bacoli le violenze subite.

Fermati ed allontanati i due, ha quindi contatatto telefonicamente le forze dell'ordine, le quali, repentinamente giunti sul posto, hanno catturato i due aguzzini in flegranza di reato, trasportandoli successivamente presso la caserma di via Lungolago.

I due, tra i venti ed i tren'anni, dovranno adesso rispondere di minacce aggravate e continuate e tentato sequestro di persona.
Il PM di turno della Procura di Napoli ha disposto per loro il trasferimento al carcere di Poggioreale, raccogliendo un apposito dossier realizzato dai carabinieri di zona contenente tutte le denunce e le testimonianze del caso, utili per lo svolgimento del processo.

Un brutta storia, non nuova in Campania e verificatasi in passato anche in altre zone d'Italia, su cui si rende necessaria un'attenta riflessione per prendere realmente coscienza di una realtà da affrontare, ed abbattere, a livello sociale, culturale e politico, con ogni forza.

Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

Etichette:

5 Commenti:

Alle 3 settembre 2012 alle ore 14:33 , Anonymous Anonimo ha detto...

Davvero una situazione molto triste. Nel 2012 ancora esistono queste storie di schiavitù...e proprio qui, nel nostro territorio.
Voglio esprimere la mia solidarietà a questa giovane famiglia adesso bacolese, oltre a fare i miei complimenti ai militari della stazione carabinieri di bacoli che hanno assicurato alla giustizia i due aguzzini.
Mario della Ragione

 
Alle 3 settembre 2012 alle ore 16:59 , Anonymous Anonimo ha detto...

Bisogna stare molto attenti e dare loro un rifugio segreto con identità segrete...non mollerà l'ex marito e finirà x uccidere tutti. Cronaca di un delitto annunciato

 
Alle 3 settembre 2012 alle ore 18:47 , Anonymous Anonimo ha detto...

Annamaria De Masi E' un fatto gravissimo..assurdo non voglio nemmeno pensare che fine avrebbe fatto il bambino?..Dovrebbero cambiare i nomi a questi due ragazzi per non renderli più rintracciabili e speriamo che arrestino per mandanti anche tutta la famiglia del promesso sposo..!

 
Alle 4 settembre 2012 alle ore 01:45 , Anonymous Anonimo ha detto...

Vincenzo Pugliese ‎
" E' la loro cultura"... cosi in passato mi è capitato di leggere in un noto forum da parte di buonisti del c***o a giustificare questi animali!

 
Alle 6 settembre 2012 alle ore 13:38 , Anonymous NESSUNO.- ha detto...

AI RAPITORI DI BAMBINI IO GLI METTEREI UNO ZENZERO NEL "BUSZ DEL CU"

 

Posta un commento

Il Decalogo dei Commenti, ovvero.. Piccole Regole per un Vivere Civile:

1 - Se il tuo commento non viene pubblicato in maniera subitanea, ATTENDI. Possibile che la Redazione non sia online.

2 - Se scrivi parolacce, ingiurie, offese, se imprechi, se auguri strane morti e il tuo commento non viene pubblicato, NON STUPIRTI

- Corollario al punto 2 - Continuare a offendere la Redazione non aumenterà le possibilità di pubblicazione del commento

3 - Se ti lanci, da anonimo, in una sorta di denuncia verso terzi, accusando questo o quello di associazione a delinquere e/o di altri misfatti e il tuo commento non viene pubblicato, NON MERAVIGLIARTI. Puntare il dito contro la Redazione accusandola di omertà o di connivenza è, ti sembrerà strano, inappropriato. Noi ci assumiamo la piena responsabilità di ogni parola pubblicata, mettendo, SEMPRE, i nostri nomi e cognomi… tu?

4 - Se esprimi un concetto non c’è bisogno di altri mille commenti per avvalorarlo. Soprattutto se ti fingi ogni volta una persona diversa.

5 - Firmare un commento, segno di civiltà e responsabilità verso le proprie opinioni, è sempre cosa gradita. A maggior ragione se corrisponde alla tua vera identità

SE AVETE PROBLEMI NELL'INSERIRE I VOSTRI COMMENTI, INVIATELI A: freebacoli@live.it

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page