This page has moved to a new address.

Abbattimenti Fantasma, La Cucina Abusiva dell’Ex Sindaco Coppola: Gli Amministratori Diano L’Esempio

Freebacoli: Abbattimenti Fantasma, La Cucina Abusiva dell’Ex Sindaco Coppola: Gli Amministratori Diano L’Esempio

venerdì 23 dicembre 2011

Abbattimenti Fantasma, La Cucina Abusiva dell’Ex Sindaco Coppola: Gli Amministratori Diano L’Esempio

image Sono tra i firmatari dell’articolo “Abusivismo, C’è Necessità di Abbattere Tecnici e Politici: Ecco la Posizione di Freebacoli” pubblicato su Freebacoli in data 16 dicembre e desidero rendere più chiaro il mio punto di vista, del tutto personale, su un aspetto. Quello dell’esempio che danno, o meglio che dovrebbero dare le istituzioni.

Mi sia concesso di esprimermi con un esempio, o se preferite, visto il periodo natalizio, una parabola. E, visto che parecchi sindaci nel nostro territorio sono medici, mi sembra giusto parlare di medici e medicina.

L’abusivismo edilizio è una malattia e, nel nostro suddetto articolo lo paragonavamo al cancro.

Sarebbe però forse meglio paragonarlo ad un’altra ben nota malattia, in cui spesso c’è responsabilità personale nel contrarla: l’AIDS.

L’Abusivismo Come l’AIDS

Un buon medico, anche se ci sono stati da parte del malato comportamenti che hanno favorito l’insorgere di questa malattia, ad esempio una vita sessuale troppo spregiudicata, ha il dovere di assistere il proprio paziente. Inoltre ha l’altro dovere, per quanto gli è possibile, di pubblicizzare il rischio che si corre usando comportamenti non corretti.

Pertanto il medico avrà il dovere di prescrivere la cura più opportuna per cercare di curare il proprio assistito. Ovviamente la cura sarà efficace per alcuni, ma purtroppo non per tutti.

Nel caso degli abusi edilizi esistenti, il medico è ovviamente la politica, che dovrebbe garantire una buona legge, cioè la cura, per cercare di sanare il sanabile stabilendo dei principi chiari e semplici, evidenti per tutti, e soprattutto facendola rispettare con i necessari controlli. Questo non a partire da domani, ma dal momento stesso in cui si fa la legge.

Ricordo a tutti che ormai ci sono dei controlli molto sofisticati del territorio, come quello satellitare, che soltanto qualche decennio fa erano impensabili.

La Mancanza di Volontà Politica

image Occorre però la volontà politica di portarli avanti: A mio giudizio sarebbe inoltre indispensabile rafforzare e realmente applicare la responsabilità di chi amministra un territorio. Un sindaco, una giunta, un’amministrazione tutta non possono ignorare cosa accade sul proprio territorio, o meglio più frequentemente fare finta di ignorarlo, perché l’evidenza è sotto gli occhi di tutti.

Chiaramente, come nel caso dei malati, non tutti potranno essere salvati. E poi occorre la prevenzione: prevenire è meglio che curare, ed ha ripercussioni sociali estremamente inferiori. Bisogna impedire, con tutti i mezzi, che vengano compiuti abusi edilizi, abbattere quando la costruzione abusiva è in costruzione, non permettere che venga terminata e magari, come è avvenuto a Bacoli negli ultimi abbattimenti, incassare anche alcune rate di un condono edilizio, quello del 2003, che non si applicava e non poteva essere applicato alla nostra città.

Ma se il medico per primo non mantiene un comportamento corretto, anzi accompagna alcuni suoi assistiti in un tour tra case di tolleranza, e per di più non adottando alcuna cautela, perderà ogni credibilità, perché tutti penseranno che se ha questi comportamenti lui, che è un medico, vuol dire che nella realtà non c’è rischio, e quindi si comporteranno così anche loro.

La Cucina Abusiva dell’ex Sindaco Abusivo

Ripropongo qui di seguito un articolo pubblicato dal giornale “Tammurriata” in data 29 marzo 2007: “La cucina di casa mia è abusiva:abbattetela – la dichiarazione del Sindaco in Consiglio Comunale spiazza tutti, ma raccoglie plausi. <<l’abuso già c’era quando l’ho acquistata>>”.

Non abbiamo alcuna difficoltà a credere, in un Paese come l’Italia, dove a qualche ministro si regalano e ristrutturano case a sua insaputa, che un Sindaco che conosce,o almeno dovrebbe conoscere la materia edilizia, sia in quanto appunto Sindaco, sia in quanto famoso ed affermato avvocato, non si sia ovviamente accorto, all’atto dell’acquisto, dell’irregolarità.

Avevamo perciò ancor di più apprezzato l’esempio che, stoicamente, il Sindaco intendeva dare a tutta la cittadinanza: io, primo cittadino, incolpevole, mi sacrifico per far comprendere a tutti che è venuto il momento di voltar pagina. Darò io l’esempio che i tempi sono cambiati. Dopo che ho abbattuto io, Sindaco, nessuno avrà più l’ardire di costruire abusivamente.

imageParole elogiate con una partecipazione più che bulgara: 19 consiglieri su 20, plaudivano all’eroico gesto.

E il Sindaco ringraziava la minoranza: “attenta, che collabora e non si oppone più in maniera preconcetta”. E invece, per l’unico dissenziente, l’Avv. Perreca, il Sindaco (per fortuna ex) riserva beceri insulti: “Lei fa bene a stare fuori da questa minoranza intelligente”. La morale trasmessa è sempre la stessa: chi si comporta correttamente è stupido.

L’Ecomostro del Fusaro, Simbolo di Illegalità

Questo dell’abbattimento della cucina del Sindaco sarebbe stato davvero un grande gesto in una città dove, lo ribadiamo, si edifica, ad esempio, a fronte strada di grande traffico, un edificio, per giunta a due passi dal Real Complesso Borbonico del Fusaro, o su suoli pubblici come quelli del Centro Ittico Campano, senza che questi manufatti vengano poi abbattuti. Eppure, come nel caso dello scheletro di edificio del Fusaro, il suo abbattimento non avrebbe sicuramente ripercussioni così gravi come l’abbattimento di case abitate da decenni.

Ma cosa è poi successo? Da allora, dopo il plauso alla sceneggiata, almeno per quanto a mia conoscenza, non se ne è più parlato.

Ora, a quasi cinque anni di distanza da quella dichiarazione, ci sono soltanto due possibilità: o la cucina dell’ex Sindaco non è stata abbattuta, oppure è stata abbattuta ma il fatto non è stato sufficientemente pubblicizzato.

Nell’uno e nell’altro caso è un fatto grave. Infatti, se la cucina non è stata abbattuta, quel sindaco si è fatto non soltanto immeritata propaganda ma, con il suo comportamento, ha rafforzato, nei confronti della cittadinanza da lui amministrata, l’idea che si può fare ciò che si vuole nel campo edilizio.

Se invece fosse realmente stata abbattuta, ma il fatto non fosse stato pubblicizzato a dovere, avrebbe perso una ottima opportunità per cercare di arginare il fenomeno dell’abusivismo, facendo così venir meno il senso stesso della sua dichiarazione pubblica.

Le Colpe dell’Amministrazione Locale: Assumetevi le Vostre Responsabilità

Invito inoltre tutti a leggere l’articolo di Raffaele Raimondi apparso su “Il Mattino” di giovedì 22 dicembre 2011 che, dopo aver illustrato come i Comuni possano acquisire al proprio patrimonio gli immobili abusivi invece di farli abbattere, conclude: “Perciò i magistrati inquirenti, anziché attivarsi per proprio conto e aspettare le sentenze della Cassazione, come prima cosa dovrebbero chiedere ragione, a sindaci e funzionari preposti, come persone informate dei fatti, del tempestivo assolvimento degli obblighi loro imposti dalla legge. In modo da avere conferma dell’attivata procedura di acquisizione. Da parte di costoro non contrastare e impedire l’evento che si ha l’obbligo giuridico di impedire, in questo caso l’abuso appena iniziato, equivale cagionarlo. È il codice penale: i controllori sono penalmente responsabili quanto i trasgressori (art.40 cpv.). Lo ricordò ai magistrati il Presidente Napolitano, in una opportuna esternazione, all’esordio del suo mandato. Sollecitando per tempo e responsabilizzando così gli amministratori, nessuno più, prevedendo di perdere la proprietà dell’opera abusiva e anche dell’area circostante, si arrischierebbe a costruire senza permesso”.

Parole giustissime, ma gli amministratori molto spesso non agiscono così, o perché protesi al solo consenso elettorale, piuttosto che ad una seria e reale amministrazione del proprio territorio, o perché talvolta purtroppo direttamente implicati.

Alessandro Parisi
Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

image

Etichette: ,

9 Commenti:

Alle 23 dicembre 2011 alle ore 19:24 , Anonymous Putumaio ha detto...

parisi riesce ad esprimere pacatamente sacrosante argomentazioni che indurrebbero molti (me compreso) all'invettiva contro la paraculaggine di certi elementi ; coppola rappresenta la sintesi della malafede dei nostri amministratori : compra (assistito da un valente tecnico suo consigliere comunale!) un manufatto parzialmente abusivo..."a sua insaputa"! (soffiando la primogenitura del modo di dire al più noto, e malfattore, scajola)...una volta beccato, da buon avvocato showman si esibisce nella ignobile farsa . "...abbattetemi (se ne siete capaci)!"...subito allerta la rete di protezione, e l'ufficio tecnico si adopra per escogitare quelle sfumature nella regolamentazione della materia, capaci di attenuare il peso del reato commesso...turlupina i poveri derelitti e sbandati del locale centrosinistra (ma quello sarà solo l'assaggio, il vero schiaffone lo rifilerà, impunito, spacciandosi poco dopo, per la vanagloria di ottenere una candidatura al senato, come accanito fautore del pd) e dà una lezione di filibusteria ai suoi accoliti, per quanto neanche loro siano mammolette...la cucina è ancora al suo posto, e noi cittadini assistiamo malinconicamente alle vicende di gente che bada esclusivamente ai propri fini  

 
Alle 24 dicembre 2011 alle ore 01:27 , Anonymous Alain Sanfratello ha detto...

finalmente si sta parlando...finalmente la tranquillità lascia chi era sicuro che mai potesse accadere quel che è accaduto.
signori non prendiamoci per i fondelli ancora una volta,quando si va ai consigli comunali e si parla di trasparenza siam tutti convinti che si sta svolgendo il più vero dei teatri? se al momento dell'appello oltre ai nomi si elencassero pure i mestieri, oppure un giro di domanda scusi lei ha costruito?......quanti si salverebbero??

 
Alle 24 dicembre 2011 alle ore 10:00 , Anonymous Massimo ha detto...

In tutti i commenti che ho letto in questi giorni, ho notato solo tanta ipocrisia e tanto finto buonismo (si sa, siamo a Natale)... ma vorrei sapere dove andrebbe a finire la solidarietà di certa gente nel momento in cui qualcuno costruisse per "necessità" accanto alle loro abitazioni, magari togliendo loro la visuale... uscirebbero di casa commossi pronti ad abbracciare il nuovo abusivo di turno? Ma smettiamola per favore...

 
Alle 24 dicembre 2011 alle ore 14:12 , Anonymous Peppino Giardino ha detto...

Peppe Giardino
Bravo! Come sempre sai spiegare e far riflettere questi cittadini "un pò distratti"

 
Alle 24 dicembre 2011 alle ore 15:13 , Anonymous Qualcunodice ha detto...

una mia amica vorrebbe aprire una finestra per rendere  più luminosa la sua splendida casa. di fronte casa sua uno ha costruito una piccolo mansardina abusiva. lei in cuor suo lo maledice continuamente perchè non vede bene ,dalla sua meravigliosa casa, un pezzettino del golfo. ne ha un'altra affittata ad una coppia per 1100 euro, senza contratto, per due stanze e cucina.la mia amica, con ideali ecologici ma solo a fatti suoi, è una perbenista come tanti
chi ha case di proprietà desidera anche che ce ne siano poche per altri, così può fittarle a caro prezzo.
la lotta di classe

 
Alle 25 dicembre 2011 alle ore 12:28 , Anonymous Oooo ha detto...

yyyyyy

 
Alle 25 dicembre 2011 alle ore 12:36 , Anonymous AMEN ha detto...

ABBATTERE LA CUCINA DI COPPOLA,CI VOGLIONO LE PALLE,QUESTA AMM.NE TUTTO A FUORI CHE LE PALLE.

 
Alle 30 dicembre 2011 alle ore 01:27 , Anonymous maria ha detto...

ma togliendo la visuale di cosa ??della monnezza che c è in giro?? vorrei sapere prp dove vivi!!!?

 
Alle 30 dicembre 2011 alle ore 01:30 , Anonymous maria ha detto...

io abbatterei tutto a questi mangioni ! non solo la cucina..... e invece no sempre il pesciolino piccolo deve essere mangiato dallo squalo!!! ma le cose cambieranno .... esiste giustizia nella vita...ah poi mi chiedevo  ma la legge è uguale x tutti o NO?!!!

 

Posta un commento

Il Decalogo dei Commenti, ovvero.. Piccole Regole per un Vivere Civile:

1 - Se il tuo commento non viene pubblicato in maniera subitanea, ATTENDI. Possibile che la Redazione non sia online.

2 - Se scrivi parolacce, ingiurie, offese, se imprechi, se auguri strane morti e il tuo commento non viene pubblicato, NON STUPIRTI

- Corollario al punto 2 - Continuare a offendere la Redazione non aumenterà le possibilità di pubblicazione del commento

3 - Se ti lanci, da anonimo, in una sorta di denuncia verso terzi, accusando questo o quello di associazione a delinquere e/o di altri misfatti e il tuo commento non viene pubblicato, NON MERAVIGLIARTI. Puntare il dito contro la Redazione accusandola di omertà o di connivenza è, ti sembrerà strano, inappropriato. Noi ci assumiamo la piena responsabilità di ogni parola pubblicata, mettendo, SEMPRE, i nostri nomi e cognomi… tu?

4 - Se esprimi un concetto non c’è bisogno di altri mille commenti per avvalorarlo. Soprattutto se ti fingi ogni volta una persona diversa.

5 - Firmare un commento, segno di civiltà e responsabilità verso le proprie opinioni, è sempre cosa gradita. A maggior ragione se corrisponde alla tua vera identità

SE AVETE PROBLEMI NELL'INSERIRE I VOSTRI COMMENTI, INVIATELI A: freebacoli@live.it

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page