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Possibile Alga Tossica a Punta Pennata. Il Comune vieta la Pesca senza troppe Spiegazioni

Freebacoli: Possibile Alga Tossica a Punta Pennata. Il Comune vieta la Pesca senza troppe Spiegazioni

giovedì 16 agosto 2012

Possibile Alga Tossica a Punta Pennata. Il Comune vieta la Pesca senza troppe Spiegazioni

La parola Ostreopsis Ovata vi dice niente? Si tratta di una microalga marina che appartiene alla famiglia delle Ostreopsidaceae e che normalmente prolifera solo in mari caldi e tropicali ma che tuttavia, grazie ad una serie di cambiamenti atmosferico-climatici è riuscita a svilupparsi anche nelle acque italiane. I fattori che ne favoriscono la crescita, è la presenza nelle acque di fosforo e azoto, la mancanza di correnti di interscambio nonchè l'aumento della termperatura marina. Quando si verifica la fioritura dell' alga, è possibile riscontrare sulla superfice dell' acqua, la presenza di chiazze schiumose dalla colorazione anomala e talvolta dalla consistenza gelatinosa.

Pur essendo un alga non visibile ad occhio nudo, la Ostreopsis Ovata è capace di depositarsi sulle superfici rocciose e sabbiose dei fondali ( a partire da 1,5 mt. di profondità ) determinando anche la morte degli altri organismi che vi sono presenti per via della diminuzione di ossigeno che ne caratterizza la crescita. I mesi di Luglio ed Agosto sarebbero quelli più critici nei quali la microalga si sviluppa e la presenza della stessa è riconoscibile ispezionando scogliere e pareti rocciose sottomarine, nelle quali sarà possibile trovare ricci di mare privi di aculei, stelle marine senza tentacoli, patelle e "denti di cane" che si staccano facilmente dalle superfici su cui sono soliti crescere e cozze deteriorate.

Ancora non ricordate niente? Eppure noi bacolesi non siamo nuovi alla visita di questa microalga tossica! Già nell' Agosto 2011 infatti, la Ostreopsis Ovata raggiunse le nostre coste facendone innalzare il livello di tossicità tanto da far allarmare gli amministratori locali che hanno quindi ritenuto opportuno adottare delle misure cautelari per evitare la contaminazione ( rileggi il nostro Articolo cliccando su questo LINK )


L' Alga tossica arriva anche a Bacoli
La Ostreopsis Ovata è dunque una microalga tossica che, sull' essere umano può provocare sintomi che spaziano dalla leggera irritazione delle mucose respiratorie e congiuntivali ( raffreddore, tosse, febbre etc... ) sino ad arrivare a conseguenze più preoccupanti quali nausea, vomito e dermatite. La modalità con la quale si contrae tale intossicazione sarebbe l' inalazione di aerosol marino ovvero la respirazione di aria contenente microparticelle in sospensione della stessa
Giustamente vi starete chiedendo come mai vi abbiamo passato tutte queste informazioni "tecniche" ? ( reperite sul sito del Ministero della Salute presso questo LINK )
Ebbene, cari lettori, la risposta ci viene fornita dall' Ordinanza n° 90 del 14 Agosto 2012 con la quale il Sindaco Ermanno Eschiano

VISTA la delibera di Giunta Regionale n° 377/2011 ( con la quale è stato approvato il piano di monitoraggio del P.R.I. 2011/2014 sulla presenza di Ostreopsis Ovata presente sulle Coste della Campania)

VISTA la nota n° 9670/A del 14 Agosto 2012 del Dipartimento di Prevenzione dell' ASL Napoli 2 Nord relativa alla nota n° 2012.0619166 della stessa data, da parte del Settore Veterinario dell' Assessorato Regionale alla Sanità nella quale si comunicava che da campioni di organismi marini prelevati nelle acque di Punta Pennata, è stata evidenziata la presenza di una biotossina presumibilmente prodotta dalla Ostreopsis Ovata

CONSIDERATA la necessità di adottare misure cautelari a tutela della salute pubblica quali il divieto di pesca di taluni prodotti ittici per autoconsumo ed effettuare correttamente la comunicazione del rischio ( comunicazione che, almeno per quanto riguarda la popolazione, è avvenuta in maniera superficiale e senza fornire alla stessa informazioni specifiche sulla tossicità e sulla sintomatologia )

CONSIDERATO altresì che gli esami effettuati sin' ora hanno dimostrato che la presenza della biotossina algale riguarda limitatamente gli organismi marini presenti sugli scogli e negli specchi acquei vicini alla costa ( senza interessare le aree di produzione di mitili bivalvi quali gli impianti certificati )

RITENUTO necessario, per la salute pubblica vietare dal sito di Punta Pennata, la raccolta, anche a livello amatoriale per autoconsumo, di prodotti ittici che potrebbero essere contaminati dalla biotossina algale

ORDINA Il divieto di raccolta di echinodermi ( Ricci di Mare ) Frutti di mare selvatici ( molluschi bivalvi e gasteropodi ) e crostacei ( granchi ) nella località di cui sopra, sino a 100 mt. di distanza dalla costa. 

Ed i pesci? Che differenza c'è tra le specie marine precedentemente citate ed i pesci? Forse questi ultimi sono immuni dalla biotossina algale? Sfogliando la medesima pubblicazione di riferimento, approvata dal Consiglio Superiore di Sanità veniamo a sapere che

"...nelle aree interessate dal fenomeno delle fioriture di Ostreopsis ovata, dovrebbe essere posta maggiore attenzione nel pianificare le attività di sorveglianza. In determinate circostanze potrebbe essere necessario emettere ordinanze di limitazione o divieto di pesca professionale. Le Autorità competenti dovrebbero, inoltre, promuovere le misure per evitare la raccolta e il consumo di questi prodotti a livello amatoriale. Tale controllo dovrebbe comprendere oltre ai molluschi bivalvi, anche crostacei e pesci, in particolare nei siti dove Ostreopsis ovata si sviluppa..."

Come dicemmo l' anno scorso se nel mare sono presenti tossine, tutti i suoi abitanti ne pagano le conseguenze, e che siano mitili, pesci, polpi o crostacei, poco importa. Ma forse questo concetto non vale per le acque amministrate da "Mò Vengo & Company"
Non basterebbe quindi, laddove fosse certificata la presenza di Ostreopsis Ovata, limitarsi al divieto di pesca di Punta Pennata poichè per l'appunto, anche la balneazione, l'accesso all' area o la navigazione potrebbero rappresentare occasioni di contatto con le particelle tossiche "volanti", essendo momenti in cui è facile respirare area marina contaminata.

Conclusioni
L' Ordinanza sindacale del primo cittadino bacolese sta avendo in queste ore ampio spazio mediatico, diffondendosi anche sul web grazie ai maggiori social network e canali giornalistici. Tuttavia ci è parso quantomeno superficiale informare la cittadinanza solo ed esclusivamente riguardo al divieto di pesca senza citare alcun riferimento specifico riguardo alla tossicità della microalga, alla modalità di intossicazione, alla sintomatologia che ne deriva e sulle possibili azioni di pronto intervento che si devono applicare in caso di contagio. Forse si teme più per l'attività turistico-balneare che per la salute pubblica.

Ci auguriamo altresì che lo staff di governo, oltre che emanare ordinanze parziali e momentanee, che per mancanza di controllori che la facciano rispettare quotidianamente si rivelerà l'ennesima "carta volante", lavori attivamente anche e soprattutto per bonificare i siti che attualmente si presentano altamente inquinati da ben altro tipo di rifiuti pericolosi ( vedi Lago Miseno e Fusaro )

Dalle pagine del sito del Ministero della Salute veniamo a conoscenza che è possibile subire un intossicazione da Ostreopsis Ovata anche semplicemente inalando aerosol marino in prossimità della costa interessata ed è per questo motivo che la Redazione Freebacoli senza voler trasmettere alcun allarmismo ritiene necessario informare la cittadinanza nella maniera più completa ed esaustiva possibile




Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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4 Commenti:

Alle 17 agosto 2012 alle ore 09:26 , Anonymous Anonimo ha detto...

Già lo scorso anno...

Ma scusate, secondo voi il comune non fa bene ad evitare clamore?
Se faceva clamore, dicevate che danneggiava una delle poche attività produttive della zona, le cozze (non le ragazze bacolesi, quelle di miseno)!

Io penso che fa bene a muoversi con i piedi di piombo. Complimenti all'amministrazione!!!

 
Alle 17 agosto 2012 alle ore 09:41 , Anonymous Anonimo ha detto...

gran bel articolo complimenti freeBacoli per l'informazione

 
Alle 17 agosto 2012 alle ore 09:46 , Anonymous Rosy Moriello ha detto...

L' Amministrazione è tenuta a informare la Cittadinanza riguardo tutti i possibili rischi relativi ad un alga tossica. Non basta vietare la pesca senza raccontare le informazioni specifiche. Abbiamo il diritto di sapere la verità sulla sintomatologia, sulla modalità di contagio e su cosa fare per l'eventuale intossicazione! Non basta non mangiare i granchi e i ricci...si può anche contrarre respirando acqua di mare

 
Alle 19 agosto 2012 alle ore 20:07 , Anonymous Anonimo ha detto...

Gino Jack Quartese
la vera alga tossica, sta al comune. ed e' questa amministrazione incapace

 

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