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Chalet a Mdp, Molti Affacciano sul Vuoto: Frana Ancora il Costone della "Panoramica"

Freebacoli: Chalet a Mdp, Molti Affacciano sul Vuoto: Frana Ancora il Costone della "Panoramica"

domenica 21 ottobre 2012

Chalet a Mdp, Molti Affacciano sul Vuoto: Frana Ancora il Costone della "Panoramica"

Sarà anche vero che la Protezione Civile abbia ricalcato un pò troppo l'allarme meteo dei giorni scorsi, ma sta di fatto che grazie all' attenzione che ne è scaturita, in diverse località Campane, le Amministrazioni Comunali sono corse "ai ripari" ( mai termine fu più adeguato ) effettuando in fretta e furia, la pulizia di graticole stradali e caditoie.

Non è di certo il caso di Monte di Procida, ma almeno sembra che, grazie ai continui solleciti avanzati dal Consigliere montese di Svolta Popolare, Giuseppe Pugliese, si è riusciti ad ottenere un Consiglio Comunale monotematico sulla problematica. 

Come spesso avviene nei nostri comuni però, le amministrazioni si mobilitano per risolvere un problema solo dopo che questo sia diventato "emergenza" in grado di costituire un pericolo per l' altrui incolumità. Di fatto è quanto avvenuto proprio a Monte di Procida, dove, in seguito all' incendio ed alle piogge delle settimane passate, parte del costone che attornia via Panoramica è franato rovinosamente.

Pericolo Frane in via Panoramica

E questo nonostante il suolo avesse già dato segni di cedimento in più punti del terreno che sovrasta la collina di Montegrillo, zona sulla quale sono presenti diverse attività ristorative ubicate proprio sull' arteria realizzata anni addietro dall' Ente Provincia di Napoli. Eppure basterebbe davvero poco per evitare che una terra così fragile, ricevesse i continui danneggiamenti che siamo soliti leggere sulle pagine dei media locali, che seppur causati da fattori "naturali" potrebbero essere facilmente prevenuti.

Come documentato da un nostro articolo, via Panoramica era stata colpita dalle fiamme soltanto  il 28 settembre scorso, quando, a seguito di un rovinoso incendio furono devastati diversi ettari di vegetazione e danneggiati gli esterni di alcuni locali lì presenti. Il 16 Ottobre scorso, invece, a causa dell’ intenso temporale che si è verificato, lo scenario che si presentava dinanzi agli occhi attoniti dei cittadini era a dir poco sconcertante: ripetuti segni di smottamento ed avvallamenti della fascia collinare che sostiene i locali sulla provinciale, nonchè una parte della cinta muraria che circonda il marciapiede si è sgretolata su se stessa riversandosi anche lungo la montagna a strapiombo sul mare.

La Zona R4: Tanti Interessi, Troppi Rischi

Tutti segnali di una problematica idrogeologica già palese ma che si rafforza ogni giorno di più. E’ risaputo infatti che, nei suoli particolarmente aridi, vengono  meno sia l’azione di drenaggio sulle acque e quella di traspirazione delle piante che la capacità delle stesse di trattenere il terreno sottostante. Ciò significa che in caso di forti alluvioni i terreni colpiti da incendi o da grave siccità sono più esposti al pericolo di frane e smottamenti. Senza contare che simili fenomeni si aggravano ulteriormente con l'edilizia selvaggia e l’assenza di opere di canalizzazione dell’acqua. Uno scenario complesso che vede da un lato interessi, investimenti, capitali, attrazioni economiche e, dall’altra, migliaia la tutela della pubblica sicurezza

Il tacito assenso delle amministrazioni locali ha permesso, negli anni, che la cementificazione selvaggia ( e abusiva ) aumentasse a dismisura in un’area riconosciuta dal Piano Regolatore 2010 a particolare rischio idrogeologico con il nominativo di “Zona R4” che, pr chi non lo sapesse, è a“rischio molto elevato,  per  il quale  sono possibili  la perdita  di  vite umane  e  lesioni gravi alle persone, danni gravi agli edifici e alle infrastrutture, danni al patrimonio culturale, la distruzione di attività socio – economiche”. Ma le preoccupazioni e le denunce, come già più volte diffuso anche dal nostro blog, non si limitano certo alla Panoramica, ma anzi, si riguardano anche diversi altri punti “deboli” della collina flegrea.

Il Tema in Consiglio Comunale

E sfortunatamente la complessa problematica in questione, data la sua vastità, sembra essere stata appena citata nel parlamentino civico montese, avvenuto proprio il 17 Ottobre scorso, al quale ha partecipato anche l'illustre professor Vincenzo Ortolani ( Geologo del Dipartimento di Scienze della Terra Università Federico II di Napoli ) il cui intervento è stato seguito dall' impegno politico del Sindaco Iannuzzi di costituire una commissione esclusiva sul rischio idrogeologico a partire dalla prossima settimana che si riunirà in date prestabilite al termine delle quali saranno comunicate, di volta in volta, i lavori svolti. 

Obbiettivo principale della Commissione speciale appena citata, sarà quello di realizzare un progetto di evaquazione e di sicurezza sul territorio, da completarsi con il supporto tecnico e le conoscenze della Protezione Civile locale.

Speriamo almeno che detto gruppo consiliare riesca ad apportare risultati efficienti a riguardo prima che l'inverno sopraggiunga con le sue violente precipitazioni.

M.Rosaria Schiano
Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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5 Commenti:

Alle 21 ottobre 2012 alle ore 12:21 , Anonymous Anonimo ha detto...

Prima facciamo i guai e poi pensiamo ai progetti di evacuazione.....

 
Alle 21 ottobre 2012 alle ore 13:05 , Anonymous Anonimo ha detto...

Monte di Procida franerà e seppellirà Bacoli

 
Alle 22 ottobre 2012 alle ore 09:35 , Anonymous Anonimo ha detto...

Giovanni Lombardi
la protezione civile esiste per motivi che bertolasaso sa ben spiegare, appena si tira su i pantaloni..
questi problemi dovrebbero essere 'normale' amministrazione li dove esiste una politica della tutela paesaggistica, della biodiversità (le piante non il cemento reggono i suoli) e la cura idrogeologica..

 
Alle 22 ottobre 2012 alle ore 17:35 , Anonymous Anonimo ha detto...

Penso che questa questione sia sottovalutata sia dai gestori degli chalet, sia dagli amministratori. Anche a me dispiacerebbe se gli chalet chiudessero, mi auguro che non succeda mai nulla, ma è facile rendersi conto anche se non si è esperti di geologia che quei locali, nonchè la stessa strada sono a rischio. Giorno verrà che qualcuno ci appizza le penne e allora saranno augelli amari.

 
Alle 22 ottobre 2012 alle ore 20:36 , Anonymous Anonimo ha detto...

Quando quello che non ci si augura accadrà, si parlerà di "tragedia"; la magistratura aprirà un'inchiesta e inizierà il solito scaricabarile all'italiana... Una cosa è certa: alcuni di quegli chalet, per aumentare il numero di coperti, si è spinto oltre ogni limite di sicurezza, con dei sostegni tipo palafitta, che a mio avviso sono del tutto inefficaci. Speriamo bene che non succeda mai niente...

 

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