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Villa Ferretti, Non C'è Pace per il Comune: Finisce in Tribunale il Bando da 2 Milioni di Euro

Freebacoli: Villa Ferretti, Non C'è Pace per il Comune: Finisce in Tribunale il Bando da 2 Milioni di Euro

martedì 13 novembre 2012

Villa Ferretti, Non C'è Pace per il Comune: Finisce in Tribunale il Bando da 2 Milioni di Euro

Beni confiscati, croce e delizia per l’amministrazione comunale: finisce in tribunale il bando per l’aggiudicazione dei lavori di Villa Ferretti. In ballo un finanziamento di ben 2 milioni di euro garantito dai fondi POR-FESR Campania 2000-2006.

Non riesce ad incanalarsi in binari sereni il rapporto tra la gestione dei beni sottratti alla malavita organizzata ed il comune di Bacoli, guidato dal sindaco Ermanno Schiano.

Dopo le passate vicissitudini circa la lentezza dei lavori all’interno della maxi-villa confiscata ai vertici del clan Pariante, e la mancata acquisizione a patrimonio comunale di un’altra struttura confiscata nel 2010, adesso è un appalto contestato a porre sull’allerta l’amministrazione locale.

A portare il Comune dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale è la ditta “Lucci Salvatore Impresa di Costruzioni”, attraverso l’amministratore unico Luigi Lucci quale rappresentante dell’ATI ARFEGA srl, con la ditta “Flaminia Gardenia”, per l’annullamento di tutta la procedura del bando milionario, supportato da fondi europei, chiusa dall’ente pubblico nel febbraio scorso.

Villa Ferretti, Assegnati Lavori Milionari

Gara utile per individuare la ditta a cui affidarsi per la realizzazione del progetto “Parco di Villa Ferretti in località Sotto il Castello”, approvato dal Commissario Prefettizio Umberto Cimmino nel luglio 2009, annesso a finanziamento dalla giunta della Regione Campania nel febbraio 2010, ed il cui “RUP” fu individuato nel marzo del 2011 nella persona del geom. Luigi Della Ragione, responsabile del XII settore comunale.

Periodo in cui fu approvato anche lo schema dell’appalto contestato, adottando i criteri della “scelta economicamente più vantaggiosa”, bandito ufficialmente (con pubblicazione per un mese all’Albo Pretorio Comunale) nell’aprile del 2011.

Partendo quindi dal tetto massimo di 2 milioni euro, ad avere la meglio sarebbe stata la società edile che, per portare a termine i lavori al complesso confiscato, avrebbe richiesto la somma più bassa.

Ditta Esclusa per "Eccesso di Ribasso"

Al termine della procedura concorsuale la commissione esaminatrice decideva, nel settembre del 2011, di affidare i lavori temporaneamente in favore della A.D. Restauri e Costruzioni S.r.l. con sede in Napoli alla via S. Tommaso D’Aquino, 67 mentre, ad essere esclusa, era proprio la stessa società promotrice del ricorso contro il Comune.

Dai verbali della medesima commissione dell’ente municipale si rileva infatti (da determina pubblicata all’Albo del febbraio del 2012) come gli esaminatori delle offerte abbiano ritenuto che “la proposta economica dell’A.T.I. ARFEGA S.r.l. (capogruppo), Costruzioni Generale Esserre, Impianti Tecnologici Sbrescia e RE.AM. S.r.l. (mandanti)”, fosse “anormalmente bassa”, decidendo quindi d’escluderla dalla gara in quanto il prezzo offerto non è “stato ritenuto congruo ed idoneo ad assicurare l’esecuzione delle opere previste in appalto e delle migliorie offerte in sede di gara, per le quali all’A.T.I. era stato attribuito il relativo punteggio tecnico”.

Decisione che non è andata giù alla ditta con sede al Centro Direzionale di Napoli, tale da spingerla a ricorrere al TAR Campania per annullare un bando da ben 2 milioni di euro e che andrà ad incidere sulla struttura complessiva dell’intera area esterna di Villa ferretti, bene confiscato alla camorra e che, nonostante i buoni propositi d’inizio governo Schiano, continua a marcire in una condizione di assoluta inutilizzabilità.

Bene Confiscato & Fondi Europei: Troppe Ombre

Rendendo così vane le aspirazioni di una collettività che chiede con forza di poter vivere uno dei luoghi simbolo, in terra bacolese, della vittoria dello Stato sulla malavita organizzata. E che dovrebbe rappresentare un angolo di assoluta efficienza, trasparenza e legalità.

Ritardi ingiustificabili, le cui responsabilità sono da ripartire anche con le passate amministrazioni Coppola, sostenute da buona parte di consiglieri attualmente alla guida della città, che potrebbero essere ancor più netti qualora il ricorso dell’ ATI fosse accolto positivamente dal tribunale amministrativo. Gettando in tal modo non poche ombre sia sulla gestione della maxi-villa sottratta ai Pariante, che sull’effettiva trasparenza nell’utilizzo di fondi europei il cui budget complessivo per l’ambito regionale campano era pari a ben 170 milioni di euro.

In entrambi i casi, purtroppo, non vi sarebbe alcuna eclatante novità.

Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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2 Commenti:

Alle 13 novembre 2012 alle ore 14:28 , Anonymous Anonimo ha detto...

SI PAPPA?'

 
Alle 14 novembre 2012 alle ore 21:56 , Anonymous Anonimo ha detto...

viviamo solo di premesse,ormai la vergogna a superato ogni limite,invitiamo gli organi competenti,ad indacare sia sulla commissione,la cui a giuducato i lavori, ed allo stato attuale di villa ferretti.

 

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