Accordi Elettorali a Senso Unico: Tremano i Palazzi ma si Difende la “Casa della Libertà”

Le case tremano, i cittadini protestano, il disagio è evidente.

Ma la politica, quella attuale e locale, continua a restare ben salda sulle poltrone del potere preferendo rispettare gli ordini “di partito” piuttosto che ascoltare le richieste della gente. 

Siamo a viale Olimpico, nel cuore di Cappella. Storica frazione flegrea divisa tra i Comuni di Bacoli e di Monte di Procida.

Municipi il cui reale interesse per questa realtà di frontiera è, paradossalmente, pari a zero. Amministrazioni la cui presenza, in modo tangibile, è ravvisabile soltanto in due fasi diametralmente complementari: quella elettorale e quella dello sfruttamento.

Qui, dall’agosto del 2009, è raddoppiato (se non triplicato) il passaggio di autobus. Aumentata in modo esponenziale la presenza di mezzi pesanti spesso circolanti ad elevate velocità.

Sempre qui, così come accertato dai residenti e dai comitati civici, le pareti delle abitazioni poste “fronte strada”, oscillano vistosamente. Piccole scosse percepibili semplicemente poggiando a piedi in terra o guardando un lampadario affisso al soffitto.

Tremolii nitidi e di pochi istanti il cui epicentro, guarda un po’, si trova proprio sulla carreggiata. Lì dove, tra buche, crepe ed insulsi rattoppi, i grossi pneumatici del traffico pesante sfrecciano più, più e più volte al giorno.

E la colpa, nonostante ci si ritrova in un’area di pertinenza del Comune di Bacoli, è dell’amministrazione montese. La responsabilità, sebbene si tratti di ordinanze emesse dal Comune di Monte di Procida, è dell’amministrazione bacolese.

No cari lettori, non è follia. E’ semplicemente la realtà. Un consociativismo al massacro.

Era l’agosto del 2009 ed un centinaio di cittadini montesi occupavano la piazza centrale del paese. Evento epocale da cui trasudava in maniera chiara il dissenso della gente.

La giunta Iannuzzi, con un atto di forza ed all’insaputa dei più, adottava il “Nuovo Piano Traffico” che rivoluzionava il centro flegreo.

Di riflesso, l’innovativo PUT, coinvolgeva però altre aree del territorio. Anche bacolese.

Difatti, con la regolazione del senso unico di marcia “in uscita” di Corso Garibaldi in Monte di Procida ed il divieto di transito per i mezzi pesanti in via Torregaveta, cambiava il flusso veicolare della limitrofa Bacoli.

Il peso del passaggio di pullman e di qualsiasi altro tipo di mezzo pesante veniva spostato tutto su viale Olimpico.

Dall’altro lato della staccionata giurisdizionale però non c’è alcun governo pronto ad opporsi. Bacoli è commissariata dal prefetto Umberto Cimmino e tutto tace. I partiti storici, evoluti nei tempi moderni in Pd e Pdl, per mera opportunità elettorale avevano preferito far cadere Antonio Coppola nella primavera del 2009, costringendo la città ad un commissariamento prefettizio durato un anno.

Se l’ex sindaco fosse stato sfiduciato nel mese di febbraio, infatti, a giugno si sarebbe già rivotato. Ma la manovra che non conveniva ai volponi di turno. Alcuni di loro volevano (ed avevano bisogno) prima di misurarsi alle provinciali per guadagnare consensi e poltrone da utilizzare poi come meri abbellimenti e rafforzativi contrattuali. Ma questa, per il momento, è un’altra storia.

Si arriva così ad aprile del 2010 ed il centrodestra vince le elezioni. Ermanno Schiano è sindaco di Bacoli e promette mari, monti e “quant’altro”. Sulla scrivania, tra altre decine e decine di problematiche, c’è anche la questione “Viabilità”.

La gente è esasperata e, dal nuovo primo cittadino, chiede protezione e prontezza d’intervento. Bisogna correre a Monte di Procida e tirare l’orecchio a chi, senza concordare nulla con i cugini flegrei ed approfittando delle difficoltà amministrative altrui, aveva attivato un PUT che danneggiava un’intera frazione.

Passano però i primi mesi e nessuno decide di assumersi gli oneri e gli onori di compiere questo gesto.
Intanto “l’uomo del Monte” ed il suo vice, dinanzi ai fallimenti dei propri mutamenti e dopo aver sperperato decine di migliaia di euro per cartellonistica e strisce, riportano tutto allo “status quo”.

L’unico residuo della scellerata decisione del 2009 è proprio il senso unico di Corso Garibaldi. Arteria spaziosa e centrale su cui il buon Iannuzzi è riuscito ad accontentare decine di esercizi commerciali che, senza il doppio senso di circolazione, hanno la possibilità di far sostare le auto dei propri clienti a due passi dai negozi.

Concessioni impossibili da ritirare proprio a pochi mesi, settimane, giorni dal fatidico maggio 2011: il momento delle elezioni.

E così, ascoltando gli ordini di partito, gli amici pidiellini di Bacoli abbassano la testa e non affrontano la problematica. Non ne parlano. Pur conoscendone la gravità cercano di trascinarla almeno sino a giugno. C’è Iannuzzi da votare per confermare la filiera istituzionale.

Il paese, Cappella, viale Olimpico possono attendere. Almeno per altri dodici mesi hanno subito la protervia di chi gli ha imposto di vivere tra scosse sempre maggiori ed a pochi metri da un viale tramutatesi in una sorte di autostrada obbligatoria.

Nulla d’anormale. D’altronde in questa città, dove in tempo elettorale si era promesso tanto, ad oggi, e ad un anno esatto dalle elezioni, chi doveva agire fa fatto ben poco. Quasi nulla.

Ciò che resta, ben salda, è la trasversale logica di partito. Nel febbraio del 2009 Antonio Coppola non fu sfiduciato perché a più di qualcuno (Pd e Pdl) faceva comodo attendere, speculando sulla popolazione. Tra l'altro qualcuno, mentre si opponeva, non rifiutava sedersi alla sua scrivania per contrattare.

Oggi, per gli stessi motivi e le stesse logiche, si banchetta e si scherza con Franco Iannuzzi senza rimproverarlo. Lo si sostiene senza puntualizzare pubblicamente aspetti delicati.

Fa nulla se i palazzi tremano. L'importante è rinsaldare i rapporti di potere e lasciare in piedi l’unica Casa che conta: quella della Libertà

Josi Gerardo Della Ragione
Consigliere Comunale Indipendente

Etichette: Elezioni Monte, Politica, Strade, Trasporti

postato da Freebacoli @ 21:22