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Freebacoli

Freebacoli: novembre 2009

lunedì 30 novembre 2009

Degradopoli: Bacoli e i Tumori

Il lunedì di Freebacoli

Comincia qui una piccola rubrica di promemoria fra rifiuti e degrado in terra nostrana


Uno studio dell’OMS, inerente a un periodo di tempo compreso fra il 1996 e il 2002, prendeva in esame 196 comuni fra la provincia di Napoli e Caserta e analizzava le percentuali di mortalità generale, la frequenza di determinate neoplasie e l’incidenza di malformazioni congenite alla nascita.
I risultati, sebbene non si voglia fare dell’allarmismo, sono certamente da considerarsi attentamente.
Bacoli risultava essere in fascia 5, cioè uno dei 8 comuni analizzati con il più alto tasso d’incidenza per determinate patologie.

Per dare qualche dato si va da una percentuale di mortalità generale del 9% in più per gli uomini e del 12% in più per le donne, si passa per il tumore dei polmoni (7 e 9% in più), dello stomaco (16 e 17%), del fegato (29%), fino ad arrivare alla percentuale delle malformazioni congenite alla nascita, soprattutto del sistema nervoso centrale e del tratto genito urinario, che toccano un 83%.
La cosa che colpiva maggiormente era che le aeree che presentavano una più alta incidenza neoplastica erano quelle agricole, cioè quelle meno industrializzate
Questo il razionale per cui si cominciò a pensare ad una correlazione diversa da quella industriale che potesse incidere sulla trasformazione genica e quindi sul processo neoplastico.
In seguito allo studio, poi, si scoprì :
  • la presenza della cava Lubrano, situata in via Castello
  • si parlò di una zona sospetta tra il monte Cuma e Licola, famosa per essere territorio appartenente al clan Nuvoletta
  • e di un terzo sito a Monte di Procida, al di sopra della spiaggia di Torregaveta (anche se l’Arpac, dopo un sopralluogo, smentì la veridicità della notizia).

Al prossimo lunedì, con l’inquinamento dei fondali del lago Fusaro

Redazione Freebacoli

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domenica 29 novembre 2009

Cappella: Una realtà PRODIGIOsa

Dopo le veementi diatribe comunali, le palesi mistificazioni della realtà e le epiche affermazioni dell'assessore Ettore Prodigio (vantatosi a più riprese sia per aver contribuito all'acquisto di uno scorrimano in via Gradoni che per essere riuscito a far mozzare un pericolosissimo ed indomabile pino di 20 metri) e del vice-sindaco Michele Petrone ( il quale per sua stessa ammissione è sia figlio che sposo politico del primo cittadino Francesco Paolo Iannuzzi), ecco come ATTUALMENTE si presenta la frazione di Cappella amministrata dal comune di Monte di Procida.




































Josi Gerardo Della Ragione
Redazione Freebacoli

sabato 28 novembre 2009

GROTTE DELL'ACQUA: niente di nuovo...


Niente di nuovo sotto la pioggia presso le “grotte dell’acqua” (Fusaro), niente che i residenti non siano già costretti a subire, niente che non sia già stato denunciato, niente che quanti ci (mal)governano già non sappiano e consapevolmente permettano. Semplicemente un tubo di scarico per le acque piovane che invece sversa “a tutta forza” liquami fognari nel lago Fusaro. Semplicemente uno strato scuro di melma, di rifiuti, di alghe putrefatte che coprono gli argini ceduti, e che decomponendosi emanano tanfi pestilenziali. Semplicemente un immondezzaio sui resti monumentali di quello che i romani, e poi i Borboni, avevano adibito a cisterna termale per le acque calde tuttora sorgive. Comuni e familiari paesaggi di periferia, in cui i cittadini però non riescono più a vivere, e persistono a denunciarne il degrado e l’abbandono alle autorità competenti che tantomeno si degnano di una risposta, come la sovrintendenza ai beni archeologici, o il Centro Ittico Campano, per non parlare poi del comune di Bacoli, da ultimo denunciati il 31/10 alla procura di Napoli “per l’abbandono del complesso archeologico (sulle sponde del lago) delle “grotte dell’acqua” divenuto una “discarica a cielo aperto” e di cui gli oltre 700 firmatari dell’esposto esigono “chiarezza su iniziative di recupero e di valorizzazione”.


E’ palese che quanti dovrebbero tutelare il territorio a garanzia della vivibilità e della salute dei cittadini, sebbene a conoscenza di tali gravissime situazioni al limite dell’emergenza igienico-sanitaria, preferiscono “infischiarsene”. Perché sono distratti? Perché sono stupidi? Perché sono degli incapaci? In tal caso, se fosse una questione di “nomi” giusti al “posto” giusto, basterebbe tagliare qualche “vecchio” e sostituirlo con qualcun altro dei “nuovi” magari i figli dei figli, o i servi dei servi, di quelli di prima, di quelli di sempre. Ma farne una “nomenclatura” od un’operazione di “facciate” sarebbe svilire una realtà più complessa, che dimostra come questi presunti “imbecilli” (politici e tecnici) dell’amministrazione siano tutt’altro che degli inabili sprovveduti bensì individui che con la consapevolezza del proprio profitto e con il metodo di anni ed anni di raggiri e fregature ai danni dei più deboli, hanno il loro interesse a mantere il nostro territorio in tale condizione per meglio tenere “sotto scacco” i cittadini così da poterli “ricattare” al momento giusto e per la perpetuazione della propria posizione. Il “cambiamento” spacciato da liste e da “chi più ne ha, più ne metta” non è altro che il quinquennale cambio della guardia elettorale dinanzi le “stanze dei bottoni”, l’ennesima formalità che garantisca il perpetrarsi di tutto il marciume e la mucillagine che coprono il nostro paese.

C’è tuttavia chi non vuole dare più “spazio” a certi personalismi, a pratiche medievali di servaggio clientelare. Come già affermato nella conferenza-stampa del 10/11 e quindi definito nella riunione del 16/11, il Coordinamento delle Periferie farà “propaganda affinché la gente non vada a votare” perché non si dia nessuna morale, nessun pretesto, nessuna “legittimazione a quanti hanno finora avvallato o giustificato per il loro interesse” questo stato di cose e si muoverà “con tutti gli strumenti disponibili” perché chi l’ha “avuto sempre a quel posto” da questa società di “merda” “possa organizzarsi perché” una “riscossa” “parta realmente dal basso e dai problemi concreti delle classi più “mazziate” e sfruttate”. Tutto il resto (liste partitiche, civiche, indipendenti) è muffa, la stessa che cresce sulle carcasse in decomposizione di un corrotto modo di fare politica “che i fatti hanno dimostrato essere fallimentare”.


Michael Amirans

venerdì 27 novembre 2009

Scova l'intruso!

Il Venerdì di Freebacoli
Nasce la nuova ed innovativa rubrica settimanale di Freebacoli dal nome "Scova l'intruso!"
Essa, dal carattere esclusivamente satirico, è strutturata come una sorta di giuoco attraverso il quale ognuno di voi avrà l'opportunità di individuare il soggetto o i soggetti palesemente estranei all'insieme di foto poste di volta in volta alla vostra attenzione.
L'insieme dei tentativi da voi supposti, a cui si chiede di accompagnare una serie di motivazioni, dovranno essere espletati attraverso la scrittura di un commento personale all'articolo.
L'evento ludico, infine, si concluderà alle ore 23:00 della giornata di oggi quando, onde saziare la curiosità dei nostri lettori, la Redazione di Freebacoli pubblicherà tra i commenti ciò che ella ritiene essere l'unica e la sola soluzione possibile all'enigma proposto.
Un commento con il quale la stessa Redazione si farà carico di mostrare, con tanto di accurata e dettagliata motivazione, il/gli instruso/i della settimana.

Buon divertimento!!




























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giovedì 26 novembre 2009

L'assassinio legittimato


Immaginate di trovarvi a poche ore dall’apertura delle urne elettorali di fine Marzo. Una data al cardiopalma per i numerosi sudditi delle svariate contrade partitiche locali, dal modello senese ma dall’indole tipicamente provinciale, già pronte a puntare tutto sul solito cavallo di razza. Destriero, imbellettato da una parvenza di novità e modernità, sovraccaricato da una miriade di lacci e laccioli a cui s’annodano decine e decine di sudditi da “accontentare” in caso di una vittoria finale. A chi l’assessorato, a chi la dirigenza del Centro Ittico Desiderato, a chi il lavoro nelle aziende del patronato e a chi la casa su di un dirupo abbandonato. Immaginate allora di dover ascoltare le periodiche promesse del sedicente politico di turno o le false rassicurazioni di chi da anni regala solo illusioni. Da chi spaccia i “diritti” per “piaceri” e da chi sacrifica il bene pubblico all’ingordigia ed al menefreghismo del potentato di turno. Persone le quali busseranno ripetutamente alle porte delle vostre dimore solamente alla vigilia di una tornata elettorale. Prima di un grande evento ove voi non rappresenterete nient’altro che una X su di un simbolo partitico o una crocetta su di un nome candidato. Un voto, richiesto con l’affilata malizia di chi fa dell’oratoria ( della forza, del clientelismo o della parola ) il proprio credo di vita, pronto a diventare una forza civile e sociale. Preferenza elettorale che troppo spesso risulta essere l’unico momento da dedicare al benessere collettivo. Impegno civile con cui si ha l’arroganza e la strafottenza di delegare ad altri tutto ciò che ci compete in quanto cittadini. Taciti consensi i quali, come tante piccole pietre, feriscono a morte quel che resta di una città allo sfascio. Lapidi aguzze che in un certo qual modo ben rappresentano quella parte, gran parte o totalità di "onere civile e sociale" che ognuno di noi investe per il proprio territorio. Una colpevole lapidazione di massa, reiterata nel tempo, con cui non si fa altro che ampliare i consensi e la legittimità di chi continuerà a scavare nel pozzo dell’abbandono in cerca degli ultimi profitti da incamerare. Manovratori di una cittadinanza allo sbaraglio alla quale si chiede di NON VOTARE alle prossime amministrative. Di non contribuire all'assasinio del proprio territorio. Un primo segnale a cui s’accompagna la consapevolezza di dover rimboccarsi le maniche per poter realmente essere parte attiva di un processo di rinnovamento e di “salvaguardia del territorio” che i volti noti della politicaccia nostrana non hanno voluto e certamente non vorranno mettere in atto. Una MILITANZA SOCIALE ritenuta essenziale anche dagli stessi padri della Costituzione Italiana i quali, forti dell’esperienza pregressa, così modellarono una parte del quarto principio fondamentale della legge fondativa dello Stato italiano: “Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società”. Doveri che non possiamo più delegare al solito gruppo di sedicenti politici già in attesa di riscaldare le poltrone del potere. Una pietra che, anziché utilizzare per ledere ciò che resta dello splendore dell’antica “Bauli”, è opportuno conservare gelosamente prima di utilizzarla in vista di edifici migliori da edificare esponendosi in prima persona.

immagine tratta da:
http://blog.escnet.org/?p=599

Josi Gerardo Della Ragione
Redazione Freebacoli

martedì 24 novembre 2009

Una montagna di balle

COORDINAMENTO CIVICO FLEGREO

COMUNICATO STAMPA

Cinema Sofia_Pozzuoli

INGRESSO LIBERO

Giovedì 26 novembre ‘09 ore 20

Proiezione film: Una montagna di balle

autoproduzione di insuTV – telestreet dei movimenti campani www.insutv.it

Conferenza e dibattito pubblico

Evento artistico

Esperienza di consumo consapevole e sensibilizzazione sociale

Il Coordinamento Civico Flegreo riunisce cittadini e associazioni dei Comuni di Pozzuoli, Quarto, Bacoli, Monte di Procida e Procida, da tempo impegnate a sostenere una politica ecocompatibile sui rifiuti, a salvaguardia del territorio e dell’ambiente.

Proiezione del film-denuncia Una montagna di balle : dal 2003 al 2009 un gruppo di videomakers ha documentato la cosiddetta emergenza rifiuti campana per svelarne gli ingranaggi, individuare responsabilità e protagonisti di 15 anni di gestione straordinaria. E se vivere in emergenza fosse solo una strategia per accumulare profitti?

A seguire l’amatissimo attore napoletano Patrizio Rispo presenterà Sunto – le alternative in otto minuti, cortometraggio autoprodotto dal Coordinamento Civico Flegreo, a cui l’attore ha gentilmente offerto la voce narrante.

Il dibattito mira a promuovere il dialogo tra tutti gli attori del territorio flegreo e costruire una rete di collaborazione istituzionale e democrazia partecipata e incentivare, in sinergia con le più recenti disposizioni legislative, la riduzione, il recupero, il riuso e il riciclaggio della materia, sulla base della strategia Rifiuti Zero, che esclude come dannose e scellerate tutte le politiche intese a bruciare il rifiuto.

La sezione arte t.r.a.s.h_tecnica riabilitativa a supporto dell’ homo sapiens: arte al servizio dell’evoluzione avrà in quest’occasione l’onore del sostegno e contributo video degli STOMP: gruppo musicale inglese, di fama internazionale, in tour a Napoli questa settimana, autori e attori di un’opera creativa di forte effetto, dove il corpo trasforma il rifiuto in uno strumento che genera armonia.

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Il Coordinamento Civico Flegreo aderisce ai Principi Fondamentali di Zero Waste International

Il Coordinamento Civico Flegreo aderisce alla Settimana Europea della Riduzione

sostenendo la validità e la necessità di ridurre i rifiuti

ma criticando fortemente chi usa questi concetti per pura propaganda

www.coordinamentocivicoflegreo.it


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Ed ora..Vuoti Flegrei!

Termina con questa edizione la rubrica satirica di Freebacoli.
Nonostante siano innumerevoli le notizie che meritavano di salire sul podio di "Vuoti Flegrei", vi salutiamo con un ex aequo d'altri tempi.

Ad ognuno la sua classifica.


Su montediprocida.com "Soffoca mentre mangia una pizza, salvato dai vigili del fuoco"
"Napoli, questa mattina al centro della citta’, una squadra dei vigili del fuoco, che rientrava da un intervento, e’ stata attirata dallo strano comportamento di un uomo in strada, l’uomo stava soffocando dopo aver ingoiato un pezzo di pizza. Subito intervenuti,applicando le manovre del caso sono riusciti a far riprendere l’uomo e a salvarlo. Quindi un consiglio, quando mangiate una pizza, masticatela bene anche se andate di fretta"

Su "Il Notiziario Italiano", "Miracolo a Pozzuoli? Appare Padre Pio in via Rosini"
"Sul retro della parte superiore della chiesa, è apparsa tra le macchie di muffa e del cemento invecchiato, una serie di macchie sotto la croce che somiglia moltissimo al profilo di Padre Pio. Tanti cittadini flegrei, in queste ore chiacchierano dell' “apparizione”, tanti altri visitano il belvedere per scattare una fotografia alla “macchia” in questione."

Su "montediprocida.com" "Pizza, birra e streap-tease per gli anziani di Mdp"
"Il presidente onorario Salvatore Scotto Lavina ha voluto festeggiare con tutti i soci del centro anziani di piazza XXVII gennaio, inviatandoli tutti in pizzeria per una pizza e birra insieme. Alle 19.30 una gradita sorpresa a tutti i presenti in onore del presidente onorario: uno spettacolo di “strip tease“. Infatti una seducente artista si e’ esibita dinanzi a tutti i presenti dimenandosi tra gli anziani soci con una spettacolare lap-dance. La gradevole serata si e’ conclusa con la distribuzione delle famose pillole blu. Parecchi gli interessati che le hanno ricevute. Complimenti postumi sono arrivati dalle consorti dei soci."


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lunedì 23 novembre 2009

Loculi: la catena infinita dei diritti


Continua a destare perplessità il prezzo della concessione dei loculi montesi.
Un'opera, il cui costo di realizzazione è stimato in 875.000 euro, per la quale vengono richiesti alla cittadinanza 1 milione 104 mila euro.
Una differenza di 230.000 euro, che i cittadini montesi dovranno pagare in più, non giustificati da nulla.
La questione, ripetutamente oggetto di interrogazione da parte della minoranza, resta irrisolta da marzo, sebbene numerose e a tratti contraddittorie siano state le motivazioni tirate in ballo dalla maggioranza.
Ma ricostruiamo con calma.
Dopo aver tirato in ballo l'esproprio realizzato (sebbene nel costo a base d'asta, cioè negli 875.000 euro iniziali, ci fosse una voce che già lo comprendeva), si parlò di diritti.
Diritti e tariffa licenza di costruzione.
Scotto Lavina affermava infatti, in consiglio comunale che "il comune si sotituisce al privato nella realizzazione dell'opera ed è quindi giusto che i cittadini paghino la tariffa per licenza di costruzione"(sebbene, facendo un rapido conto, non rientreremmo ugualmente nei famosi 230 mila euro. Infatti, la tariffa prevista per il "Permesso a costruire" è di 258, 23 euro. I loculi 556. Per un totale di 143 mila euro circa)
Viene da pensare, ad ogni modo, che il loculo risulti poi essere di proprietà del cittadino
Sbagliato!!
I loculi restano di proprietà comunale che li assegna in concessione.
Ma non è finita qui.
Spiegato l'arcano dei 230 mila euro in più con diritti che, di fatto, non dovrebbero essere pagati, alcuni ingenui credevano che i diritti di contratto (almeno quelli!!) fossero compresi nel costo del loculo.
Sbagliato!!
In un comunicato ufficiale del comune di Monte di Procida riguardante la graduatoria dei loculi cimiteriali, datato 12 novembre, leggiamo
"Con l’occasione si ricorda che, successivamente, all’atto della stipula del contratto, saranno a carico dell’assegnatario le spese per i diritti di registrazione dell’atto, i diritti di segreteria e n. 2 marche da bollo."
Restano poi ancora quelli che credono che in tale tariffa sia compreso il costo del marmo
sssch...
Sbagliato!!!

Alessandra Sagliocchi
Redazione Freebacoli

sabato 21 novembre 2009

Torregaveta: profondo nero


Buio pesto, scuro totale. Nessun black-out e nessun problema alla macchina fotografica. La foto sì, quella posta alla vostra sinistra, è l'immagine dell'ennesima inefficienza targata BA. Raffigurazione fedele di una strada di periferia, priva di un'idonea illuminazione pubblica durante le ore notturne. Lampioni i quali da circa due mesi non garantiscono ciò che, in una società da anni entrata nel XXI secolo, dovrebbe essere un servizio indispensabile e basilare. Un'oscurità generalizzata ravvisabile presso via Torregaveta e che ben riflette la situazione di stasi e d'abbandono in cui verte tutto il territorio locale. Una strada la quale, nella sua naturale configurazione, segna con nettezza quella labile linea di demarcazione atta a dividere le due realtà limitrofe di Bacoli e Monte di Procida. Da un lato una decina di portentose lanterne spente a causa di un'incuria ed un'incompentenza gestionale aggravata dalle numerose segnalazioni effettuate dalla cittadinanza a cui non è mai stata data una risposta concreta. Dall'altro un paio di lampioncini montesi, utili quantomeno per illuminare il parcheggio locale. Differenze di fondo le quali non fanno altro che nobilitare un paese che, a differenza di quello bacolese, riesce almeno a garantire l'ordinarietà.
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Josi Gerardo Della Ragione
Redazione Freebacoli

venerdì 20 novembre 2009

CAPPELLA: La distruzione della socialità



Una bombola del gas saltata in aria, un boato tremendo ed un prefabbricato, completamente polverizzato, ove da più di un mese è accampato un ucraino. Un disastro evitato quello che si verificò presso la degradata “Villa dei pensionati” sita in via Mercato di Sabato, in una sera di circa tre anni fa. “Siamo stati completamente abbandonati dalle istituzioni. E’ impossibile dover vivere in un ambiente sporco, degradato, pericoloso ed in condizioni igienico - sanitarie disumane. Tutti gli amministratori di Bacoli conoscono tale imbarbarimento, ma nessuno si muove. E’ forte il rancore della comunità di anziani presenti presso lo spiazzale pubblico di Cappella. Un centro sociale, messo in piedi attraverso le collette e la buona volontà dei frequentatori del posto, lasciato marciare in una condizione di fatiscenza nonostante le numerose promesse e le svariate rassicurazioni effettuate, in maniera bipartisan, dalla classe politica locale.Al momento dell’esplosione, avvenuta in tarda serata, fortunatamente nessuno era presente in zona. Poteva essere una strage causa di decine e decine di morti. Siamo qui per miracolo – asserisce un adirato cittadino – noi vogliamo solamente un centro anziani ove poter stare. Abbiamo rivalutato quest’area, un tempo abbandonata e munita solamente di una baracca distrutta, attraverso delle collette a cui hanno partecipato tantissime persone. Danaro utile per costruire una piccola stanza e per apporre delle lamiere. Un misero luogo di ritrovo, visto anche dall’ex sindaco Antonio Coppola. Primo cittadino il quale, in piena campagna elettorale, ci consigliò addirittura di migliorare la struttura per meglio ripararci dall’umidità. Difatti basti pensare che d’inverno accendiamo della legna in un bidone arrugginito per riscaldarci un po’”. Opere messe poi sotto sequestro poiché illecite e per cui, in seguito allo scoppio di tre anni fa, non si è ancora provveduto ad un lavoro di bonifica e di messa in sicurezza.Vari politici ci sono stati vicini solo a parole e durante le elezioni. L’ultimo ad interessarsi, soltanto a chiacchiere – continua un anziano - è stato Ermanno Schiano, neo consigliere provinciale. Siamo stanchi di essere presi in giro. In questo degrado corriamo il rischio di ammalarci seriamente. Ci sono topi e pulci ovunque”. Ma la questione diviene ancor più drammatica quando si passa ad analizzare la sporcizia presente nel bagno pubblico ivi stante: “Da quattro anni questo bagno turco è in condizioni vergognose. C’è melma ovunque e nonostante ciò l’acqua continua a scorrere a vuoto. Perché il Comune non effettua la manutenzione ordinaria? In queste zone – conclude un residente - non passa mai nessun addetto municipale per provvedere alla pulizia dello spiazzale”. Domande alle quali potrete trovare un'inequivocabile risposta riguardando con attenzione le foto poste alla vostra attenzione







Josi Gerardo Della Ragione
Redazione Freebacoli

giovedì 19 novembre 2009

Monte di Procida e il difensore civico

Terminato il mandato del precendente difensore civico, la maggioranza vuole avvalersi di un disegno di legge ancora in itinere per non indire nuove elezioni. Pur sottolineando che questo proposito esula la personale convinzione dell'inutilità di questa figura, il sindaco Iannuzzi non può esimersi dallo specificare che, a suo dire, in una pubblica amministrazione efficiente, una tale nomina di natura politica rappresenta unicamente uno spreco di danaro.
Ed ecco che si tira in ballo il disegno di legge che "presumibilmente presto arriverà a compimento", che prevede l'abolizione di tale figura e l'accorpamento delle sue funzioni nell'area metropolitana (nel nostro caso farebbe capo alla provincia), per avallare le proprie convinzioni e prendere tempo. Si vuole aspettare infatti, senza avere un difensore civico e senza indire nuove elezioni, speranzosi, che la norma abbia un ulteriore corso in senso positivo.
Da qui a pensare che si tratti di un modo facile per togliersi da una situazione scomoda che potrebbe portare ulteriori fratture nella maggioranza, il passo è breve.
Con semplicità si parla di inutilità di una figura che di fatto dovrebbe essere garante di legalità.
Con naturalezza si pensa di volersi rifare ad una parte di una legge in itinere, ignorando completamente le restanti normative ad essa associate.
E forse per leggerezza ci si dimentica che l'elezione del difensore civico non coincide con la scadenza del mandato elettorale (per cui, ipotizzando che cambi la compagine amministrativa, gli si potrebbe a buon diritto riconoscere una funzione che gli è propria)
Il segretario comunale, ripetutamente interrogato sulla questione, resta, ancora una volta, impassibile, nonostante gli venga ricordato più volte il dovere di assistenza legale durante il consiglio comunale.
E le figure di nomina politica, rigorosamente di parte, secondo l'ammissione di una logica che dipinge così brutalmente se stessa, diventano inutili, fittizie, vacue.

Alessandra Sagliocchi
Redazione Freebacoli

mercoledì 18 novembre 2009

Rettifica

Nel mese di Luglio veniva pubblicato sul blog Freebacoli l'articolo "L'alga del vicino è sempre la più tossica", nel quale si leggeva: "La settimana scorsa, sul quotidiano Il Mattino, è stata pubblicata la notizia secondo cui una verifica effettuata dalla Guardia Costiera, ha portato al sequestro di 150 Kg di cozze, di proprietà del mitilicoltore sig. Biagio Perreca".
La notizia del sequestro, seppur realmente apparsa sul giornale in questione, in data 26 Luglio 2009, non era in alcun modo associata al sig. Biagio Perreca, il cui nome non compariva nell'articolo sovracitato.
Per tale motivo, la Redazione di Freebacoli, venuta a conoscenza dell'erronea attribuzione dei fatti, ritiene opportuno rivolgere le proprie scuse al sig. Biagio Perreca ed ai propri lettori.

Redazione Freebacoli

Monte di Procida - Plesso Montegrillo: vietato respirare

Nonostante le rassicurazioni date dagli uomini dell’amministrazione Iannuzzi, continua a far parlare di sè la struttura scolastica “Montegrillo”, sita in via Principe di Piemonte e riconsegnata alla cittadinanza dopo anni e anni di lavori.
Una scuola centrale, facente parte del Circolo didattico di Monte di Procida, adesso nodo centrale di un’interrogazione presentata nello scorso consiglio comunale dal consigliere Giuseppe Pugliese, e discussa in aula dal collega Antonio Carannante.
Sito interessato dalle numerosissime lamentele di genitori, professori ed alunni: “In alcune aule la maggior parte dei bambini segue le lezioni con sciarpa e cappello per proteggersi dall’umidità e dal freddo - asserisce una madre - La media dei bambini assenti per ogni classe dovrebbe far riflettere. Anche gli insegnanti lamentano costanti malesseri. Le pareti sono ricche di macchie e l’esterno della struttura presenta un avvallamento a dir poco preoccupante”.
Ma la maggioranza, con relazione tecnica alla mano, si dice serena e fiduciosa:
“Le pioggie passate hanno causato solo un avvallamento di una sezione esterna adibita ad area di giuoco, gli infissi rispondono alle norme antincendio ed antipanico. Gli ambienti non sono umidi e si presentano salubri. Le anomalie sono state generate da un eccesso di accumulo di calore “latente” (calore emanato dalle persone presenti in loco), unito alla mancanza di ricambio d’aria dovuto ad una non adeguata ventilazione. Si consiglia pertanto di tenere sempre aperti i finestroni in alto. Inoltre si rammenta che l’Asl ha dato il suo “nulla osta” per l’attivatà scolastica in tale plesso”. E conclude: “Ad abundantiam l’edificio, dal punto di vista statico antisismico non presenta alcun grado di pericolosità per gli alunni e per il personale scolastico . L’intero immobile è stato realizzato nel rispetto delle norme vigenti in materia”.
Non resta quindi che aprire le finestre e smettere di respirare

Alessandra Sagliocchi & Josi Gerardo Della Ragione
Redazione Freebacoli

lunedì 16 novembre 2009

Cappella irrompe nel consiglio comunale montese


Stanchi di soffrire nel silenzio ed infastiditi dal dover interfacciarsi con una realtà priva di possibili mutamenti futuri e ricca di fogne straripanti. E’ con tale spirito che il nutrito numero di cittadini di “Cappella Vecchia” ha deciso di recarsi in consiglio comunale.
Le chiacchiere sono troppe” urla un giovane manifestante mentre il primo cittadino Francesco P. Iannuzzi, riferendosi a prossimi lavori all’interno dell’ex cinema “Il Faro”, ipotizza futuri posti di lavoro per i ragazzi del centro e della periferia di Monte di Procida.
Parole ed interventi consiliari a cui segue una lunga, travagliata e silenziosa decisione circa la possibilità di sospendere il consiglio comunale per concedere la parola ad un rappresentante della delegazione protestante. “Crediamo sia opportuno permettere al pubblico in aula, mai così numeroso, di esporre la propria problematica” asseriscono all’unisono i rappresentanti dell’opposizione. Richiesta la quale, tra innumerevoli difficoltà dovute “all’opportunità di creare – ome asseriva lo stesso Ettore Prodigio, consigliere di maggioranza e residente in Cappella - un precedente sgradevole”, è stata approvata attraverso un’inusuale disposizione della presidenza: “in seguito alla riunione di capigruppo si è deciso di concedere la parola al cittadino, con il consiglio comunale sospeso, per non più di 3 minuti”. Un’eventualità, oramai insperata dal pubblico astante, colta al volo dal giovane Domenico Colandrea, portavoce del comitato civico locale: “Non utilizzerò i tre minuti che mi avete concesso ma non impiegherò più di venti secondi. Ricordo a questo consiglio che da troppo tempo non si prendono provvedimenti seri in merito alle problematiche di Cappella. Per tale motivo, a nome dei cittadini che rappresento chiedo la convocazione di una seduta consiliare con all’ordine del giorno la messa in sicurezza della rete fognaria della nostra periferia”. Proposte pacate alle quali però la maggioranza di centro-destra ha preferito non rispondere alimentando ancor di più la rabbia dei ragazzi presenti in aula. “Erano anni che un cittadino non interrompeva i lavori consiliari. Questa sera abbiamo dato una lezione di civiltà, mentre i nostri consiglieri – afferma un rammaricato Luigi - hanno manifestato un netto atteggiamento irrispettoso e anti-democratico. Sanno soltanto prometterci posti di lavoro che non avremo mai
E le gravi accuse, fatte di parole scritte più assordanti di qualsiasi urla da corteo, restano lì, costrette a specchiarsi nell’irrispettoso atteggiamento di una maggioranza silenziosa ed inerme.

Josi Gerardo Della Ragione

Bacoli: dieci anni per un posto auto


Una rissa verbale, sfociata in uno spintone e tanta paura, successiva a ben 13 anni di silenzi ed illegalità. “Sono arrivata nel lontano 1996 in questo comune e giorno dopo giorno mi sento sempre più umiliata. La mia unica richiesta è quella di poter usufruire dei diritti previsti dalla legge. Da più di un decennio aspetto un posto auto per disabili presso l’ufficio municipale in cui lavoro”.
Con queste parole la signora Concetta, portatrice di handicap e dipendente comunale di servizio presso l’Ufficio Anagrafe locale, manifesta il suo enorme disagio per un imbarazzante questione perdurante dal giorno del suo trasferimento presso il municipio di Bacoli.
In passato, nelle altre realtà in cui ho avuto il piacere di lavorare, non mi è mai stato negato ciò che mi spetta per legge. Per tale motivo non riesco a darmi una spiegazione di questa continua inefficienza. Ho parlato e denunciato l’illegalità perpetuata ai miei danni – continua l’affranta Concetta – presso tutti gli organi competenti sia verbalmente che per iscritto. Sono andata più volte dai vigili urbani i quali, al di là di una diffusa arroganza e strafottenza, non hanno mai mantenuto le promesse”. Rassicurazioni che avevano portato, nel corso di quest’anno, ad una prima risoluzione della problematica mediante la delimitazione di un posto auto per disabili presso l’entrata della biblioteca comunale posta a pochi passi dallo stesso Ufficio Anagrafe. “Avevano posto un paletto per segnalare l’area a me adibita, munito di un lucchetto il quale, dopo neanche un mese ed in seguito ad aver consegnato la chiave ad un vigile urbano, è stato completamente rimosso riportando tutto allo status quo. Non so a chi devo rivolgermi per una questione che, oltre ad alimentare la mia rabbia e la mia umiliazione, vivo come un dramma personale”.
Tematica scottante a cui, lo scorso giovedì sera, è susseguita una caotica rissa atta a rendere ancora più grave la mancata applicazione dei vari decreti del Presidente della repubblica e delle
circolari n. 1270 del 1979, n. 310 del 1980 e n. 1030 del Ministero Lavori Pubblici sulle facilitazioni per la circolazione e la sosta dei veicoli per invalidi. “Ero scesa per spostare la macchina ma, proprio mente ero intenta a compiere la manovra per posteggiare in uno spazio vuoto, sono stata prima aggredita verbalmente e poi spintonata alle spalle da un ragazzo. Uno scossone che ha provocato la mia caduta. Non è servito a nulla manifestare la mia tristezza ed il mio rancore presso gli organi di polizia. Nei parcheggi comunali non c’è spazio per i veri portatori di handicap mentre, a causa di una diffusa propensione a rilasciare facilmente i tesserini d’invalidità, persone assolutamente prive di problematiche fisiche possono sostare in spiazzali contrassegnati dalle strisce gialle”. Una realtà dei fatti a cui è giunta la risposta di una responsabile della polizia urbana: “Bisogna constatare se effettivamente la signora Concetta ha messo per iscritto questa denuncia”.

Josi Gerardo della Ragione

sabato 14 novembre 2009

IL COORDINAMENTO: “ DUE LE PRIORITA’: LE FOGNE PER BACOLI, LA FOSSA PER I SUOI EX AMMINISTRATORI ! ”



Acqua che scorre dal soffitto, acqua che inumidisce le pareti, acqua che bagna il pavimento: anche la sala parrocchiale, l’unico luogo di ritrovo rimasto al Fusaro, era allagata come, del resto, tutto il paese. Martedì 10/11 per incontrare la stampa, il Coordinamento delle Periferie avrebbe potuto scegliere qualche accogliente sala dai bendisposti locali (elettoralmente impegnati) della Bacoli perbene, ma volutamente è stato scelto un posto del genere, anch’esso abbandonato come i suoi cittadini stanchi di vivere nella “merda”. Per illustrare i vari temi, nondimeno si sarebbero potuti invitare i soliti intellettualoidi che il salotto borghese suole chiamare per le beneducate chiacchiere da protesta cortigiana: a questi professoroni si sono preferiti semplici cittadini, che vivono in prima persona il loro territorio e ne subiscono sulla propria pelle i “malanni”. Nondimeno si sarebbe potuto discutere di scartoffie programmatiche, di alchimie partitiche, e di ogn’altra corbelleria pre-elettorale, sulla scia corrente di altre sigle e gruppi: invece di sognare una città che non c’è, si è voluto discutere di questo nostro paese come è oggi, nel suo concreto squallore cui è abbandonato, nella quotidiana rassegnazione dei suoi abitanti che, scambiando i loro diritti come “piaceri” beneficamente elargiti dal magnate di turno, si sono abituati a prostrarsi ai compromessi del ricatto clientelare.
Per segnare la differenza, ad aprire i lavori della conferenza-stampa è stato un ex operaio che, riassumendo la relazione consegnata il 31/10 alla magistratura e al corpo forestale, dopo aver ricordato “la mancata realizzazione della linea delle acque chiare sebbene prevista nel progetto del 1977” e l’assenza di un gruppo elettrogeno (anch’esso originariamente previsto) “per permettere alle pompe di funzionare anche quando manca la luce” ha evidenziato che “secondo i tecnici del comune la condotta delle acque miste” arrivata al Fusaro dovrebbe incanalarsi in quelle delle acque nere” ma “ciò è impossibile dal momento che le volumetrie e le capacità dei due tubi sono completamente differenti” da cui l’inevitabile e costante fuoriuscita di liquami fognari. “Merda” che, direttamente (“troppo pieno”) o indirettamente (“allagando” prima le strade e defluendo poi negli scoli pluviali) finisce nel lago Fusaro, contribuendone non poco all’inquinamento, condizione cronica e gravissima, affrontata dalla seconda relatrice che sottolinea come “dal 1967 vi è il sospetto che rifiuti tossici altamente inquinanti come “cromo esavalente” siano stati scaricati liberamente per decenni nel lago” in quanto “l’ultima relazione dell’ARPAC (2008) rileva la presenza di PCB e IPA superiori ai limiti previsti dal D.Lgs 152/06” tra le cui conseguenze, seguendo lo “studio della OMS del 2002 che analizzata le percentuali di mortalità, la frequenza di neoplasie e l’incidenza di malformazioni congenite” il nostro comune risulta essere tra “gli 8 comuni con il più alto tasso d’incidenza per determinate patologie”. Ultima relazione, infine, una descrizione di quella che è stata definita “l’ennesima immagine dell’incapacità di un’intera classe politica”: le cosiddette “grotte dell’acqua” (“sul versante nord-est del lago”) che, è stato spiegato, “sono un manufatto a forma di cupola allungata eretto dai Borboni sui resti di una villa romana” sul cui lato destro “vi è tuttora una sorgente costante di acqua calda a 38 gradi di natura omeotermale definite acque salso-cloruro-sodiche” (classificazione prof. Marotta e Sica, 1933) tant’è, conclude il relatore, “un luogo di siffatte caratteristiche sarebbe divenuto polo di attrazione e fonte di lavoro” e non una “discarica a cielo aperto” in presenza di una “dimensione civile e sociale evoluta”. Con questa vivida (e triste) immagine degli sprechi e dell’abbandono delle nostre zone, e ricordando che tutti gli interventi letti “come gli allagamenti delle strade, l’inquinamento del lago, e ciò che si trova sulle sue sponde, sono collegati tra loro da un unico problema fondamentale: l’insufficienza del sistema fognario per cui “le condotte vanno rifatte daccapo”, i giornalisti sono stati invitati ad intervenire, chiedendo spiegazioni non tanto sui problemi in sé, spudoratamente risaputi da tutti (anche da chi dovrebbe intervenire per risolverli) bensì sulle modalità con cui affrontarli, permettendo così al Coordinamento di esprimersi su alcuni punti d’estrema attualità paesana:
1) la generale “apatia” dei cittadini è causa, s’è ragionato evitando stupide o retoriche scappatoie, è conseguenza dei tanti “filacci e filacciuoli che legano una parte delle persone a questa logora classe dirigente che proprio su parentele e clientele, basa la sua perpetuazione ;
2) sulla reticente richiesta di unire i vari comitati, di “fare rete” dell’universo scibile esistente, è stato evidenziato dai componenti del comitato, come “anche in passato ci siamo relazionati con altre associazioni e comitati” e “ci siamo resi conto che sono finalizzati ad avere maggiore spazio nelle istituzioni” come “l’endemica esplosione di liste civiche” da queste associazioni conferma ;
3) alla fatidica domanda “anche voi farete una lista civica? ” la risposta è giunta senza reticenze o formalismi, tipici del giocatore esperto a tenere l’ “asso nella manica” : “non faremo da carro trainante a chicchessia: proponiamo un nuovo modo di fare politica e chiediamo facce nuove che risolvano i problemi di Bacoli”.
Fuori la pioggia riprende a battere, e prima che sia impossibile tornare alle proprie abitazioni, il Coordinamento trae le sue conclusioni:
1) “è necessario un intervento prioritario, urgente e straordinario per “rifare le fogne” in quanto è inconcepibile per noi cittadini continuare a vivere nella “merda” ;
2) “tutti questi “sedicenti” politici hanno costituito, o avvallato, o legittimato una gestione che i fatti hanno dimostrato del tutto fallimentare. Invitiamo tutti i cittadini a non votare questi “sedicenti” politici, di maggioranza o di minoranza, che da trent’anni hanno (mal)amministrato questo paese, poiché è impensabile che questa stessa “gente” oggi, una volta eletti, non ripercorrano le loro stesse vie del passato, perpetuando questo incancrenito sistema di “merda.”.
C’è ben poco da commentare… Non rimane che chiamare prete e becchino, e scavare la fossa per questi cadaveri in decomposizione, prima che appestino tutto il paese!
Michael Amirans.
Ps: sebbene assente alla conferenza, l’ente Parco ha fatto comunque sapere di stare ancora osservando il ritorno dell’ichthyaetus melanocephalus sulle sponde del lago Fusaro… All’amico laridae un consiglio da parte di chi realmente vive sul lago. Non tornare: potrebbe esserti fatale!