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Freebacoli: agosto 2011

mercoledì 31 agosto 2011

“Grandi Evasori” a Bacoli, Non Pagati 2 Milioni di TARSU: Si Pensa ad un Nuovo Condono Tributario

 

imageManifesti pubblici e volantini dispensati “casa-casa” per spronare la cittadinanza a saldare la propria quota Tarsu: ancora non pagato ben il 40% della tassa sui rifiuti per l’anno 2010 ed il comune già pensa all’attivazione dell’ennesimo condono tributario, il terzo in soli dieci anni.

E’ enorme la somma di denaro che ancora non risulta essere stata incamerata dalle casse comunali nell’ultimo anno economico per via del reiterato mancato pagamento, da parte di numerosi commercianti, imprenditori e cittadini bacolesi, dell’imposta utile per assicurarsi la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti.

Crediti consistenti, che soltanto per l’anno 2010 si attestano su di una cifra di poco inferiore ai 2 milioni di euro, le quali si sommano a tutti i mancati pagamenti passati, mai recuperati dall’ente comunale né attraverso l’azione coercitiva di Equitalia, né mediante l’attivazione di ben due distinti condoni tributari, attivati nel 2003 e nel 2007.

  • Ristoratori, esercizi commerciali e famiglie: chi paga e chi non paga la Tarsu

    Ma gli evasori fiscali, così come più e più volte ribadito anche in consiglio comunale dallo stesso sindaco Schiano, sono in particolar modo i proprietari di esercizi commerciali disseminati in città. Tra ristoranti, pub, lidi e strutture di ristoro presenti tra il centro e la periferia del paese, sono tantissimi coloro che, anche per più anni di seguito, preferiscono non saldare i propri debiti, maturando crediti verso il comune di decine di migliaia di euro.

Diverso invece il discorso per le singole famiglie che, salvo rare eccezioni, sono le più solerti a pagare la tassa, spesso anche in un’unica rata. Isola felice dell’intero settore tributario che, a conti fatti, poco incide sul totale dell’imposta: la maggior parte delle somme, per via delle volumetrie dei locali e delle percentuali imposte dal comune, spetta proprio a ristoranti, negozi e parcheggi, anche se a non contribuire alla copertura delle spese per la spazzatura municipale sono, spesso e nonostante vistosi sconti, anche i lidi balneari.

image Soldi, quelli non incassati, che inevitabilmente vengono nuovamente ridistribuiti sul resto della collettività.

Difatti, così come imposto dalla legge in materia, da qualche anno a questa parte il servizio di raccolta e smaltimento del rifiuto deve essere interamente coperto attraverso la “tassa ambientale rifiuti solidi urbani” la cui consistenza viene determinata dalla sommatoria di due quote distinte: la prima è comunicata dalla provincia di Napoli a cui attiene, attraverso il lavoro della Sap.Na, l’opera di smaltimento della spazzatura; la seconda invece è relativa alla raccolta interna del rifiuto che in città, dal 2004, viene svolta dalla Flegrea Lavoro, società ad intero capitale pubblico e da inizio anno interamente acquistata dall’ente comunale.

Per l’anno scorso, in modo non troppo dissimile da quest’anno, se la quota provinciale si è attestata su 1,5 milioni di euro, quella cittadina si è avvicinata ai 5,5 milioni, facendo venir fuori una risultante gravitante intorno ai 7 milioni di euro che, per una città di 27mila abitanti, rappresentano di certo un’enormità.

Pertanto quando, come per il 2010, non viene introitato il 40% del totale, si provvede a recuperare tali cifre (in ogni caso obbligatoriamente da pagare poiché rappresentano stipendi di dipendenti, costi di automezzi e spese provinciali) dallo stesso bilancio comunale, appesantito quindi di imposte annualmente gonfiate e privato di danaro sottratto ad operazioni di manutenzione straordinaria ed ordinaria.

  • L’Idea del Condono Tributario

Ma a creare più di qualche malumore sarebbe l’idea dell’amministrazione Schiano di strutturare, di qui a breve, un nuovo condono tributario. Idea paventata da più fonti che però, al momento, non riveste alcun carattere di ufficialità.

image Il condono tributario in città, da quando nel 2002 esiste la possibilità di farlo, è stato già messo in piedi ben due volte: nel 2003 e nel 2007.

La prima, con una giunta di centrodestra diretta dal primo cittadino Antonio Coppola e con la presenza in consiglio comunale di attuali rappresentanti della maggioranza Schiano (tra cui lo stesso sindaco), si decise di attivare un condono che dava la possibilità, a chi non aveva pagato in precedenza, di versare i contributi senza l’aggiunta di multe o sanzioni.

La seconda, con una giunta d’estrazione “civica” diretta nuovamente da Coppola e con la presenza in assise di attuali rappresentanti di governo, sempre pronti a salire sul carro dei vincitori, fu invece introdotta una riduzione, per chi si era reso moroso, di ben il 40% del totale. In pratica per chi non aveva pagato 1000 euro, alla conta dei fatti ne avrebbe dovuti pagare (nonostante gli illeciti passati) soltanto 600. Una sorta di premialità per i trasgressori della legge, affiancato ad un pugno nello stomaco per chi, con regolarità, paga le tasse.

Un’azione con cui si cercherebbe di fare cassa nell’immediato, perdendo però quelle migliaia e migliaia di euro le quali, sebbene poste a bilancio negli anni passati e portate dietro come “residui attivi” da riscuotere, andrebbero del tutto cestinati senza alcuna possibilità di recupero. Provvedimento valido sotto il profilo finanziario (per via della possibilità di poter usufruire di liquido fresco da utilizzare per coprire buchi di bilancio) ma deleteria sia sotto il profilo economico che sotto quello morale e sociale.

Incentivo perpetuo al non mettersi in regola con le normative il quale potrebbe determinare anche l’effetto opposto: un aumento spropositato di morosi pronti a non pagare un bel niente nel prossimo triennio con la certezza di poter saldare i conti, addirittura con larghi sconti, senza alcun tipo di problema.

  • Gli Obiettivi per il Futuro: Dia e Misure Forti

Ed è per questo che gli obiettivi, in vista di una normalizzazione della riscossione, dovrebbero essere ben altri.

Innanzitutto, così come evidenziato da una relazione degli ex revisori dei conti del comune di Bacoli al bilancio consuntivo 2008, anziché produrre sanatorie, si dovrebbe puntare ad utilizzare atteggiamenti ben più aspri con chi arreca seri danni alle casse dell’ente pubblico.

image Inutili sono, in quest’ottica, gli ultimi manifesti fatti stampare dall’amministrazione e diffusi “casa-casa” esigendo la riscossione del danaro dovuto.

Azioni molto più concrete, anziché attendere inermi la lentissima attività di Equitalia o la ciambella del condono, sarebbero la sospensione forzata delle attività e la chiusura temporanea di esercizi commerciali.

Di pari passo però deve attivarsi con solerzia un processo virtuoso che abolisca anche a Bacoli l’iniqua Tarsu, facendo spazio alla più giusta Tia. Non è possibile pagare decine di migliaia di euro l’anno, come accade ad esempio per i parcheggi, senza produrre grosse quantità di rifiuti.

Con la Tarsu, la somma della percentuale di spesa è esclusivamente calcolate in base alla superficie ed alla destinazione d’uso del locale in questione. paradossalmente un’abitazione di 100 mq prevede la stessa spesa a prescindere che essa sia abitata da una o da cinque persone.

La Tia è innanzitutto una tariffa e non più un’imposta. Il calcolo della “spesa-spazzatura” verrebbe effettuato sul quantitativo esatto di rifiuto prodotto da ogni singolo locale o abitazione. Produci x, paghi x; produci x+1, paghi x+1.

Obiettivi imprescindibili che mal conciliano con le sanatorie tributarie. Mezzucci propri di chi vive alla giornata, pensando esclusivamente al rattoppo oggi, ed all’ingrossamento delle clientele in eterno.

Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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martedì 30 agosto 2011

Mercato Ittico di Pozzuoli, Arriva la RAI: Interviste a Pescatori e Guardia Costiera - VIDEO

Continua l’attività di diffusione dello speciale realizzato presso gran parte dell’Area Flegrea lo scorso mese di luglio dalla nota trasmissione televisiva di “Linea Blu”. La Redazione di Freebacoli pubblica di seguito un video caricato dal portale Bacoli TV, in cui si mostra la seconda parte del documentario andato in onda su Rai 1.

In questa sezione della trasmissione, interamente girata a Pozzuoli e lungo la costa flegrea è intitolata “La Guardia Costiera in Azione e Vita di Maresi documentano le attività della Guardia Costiera e del Mercato Ittico di Pozzuoli.


Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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Doping e False Certificazioni per Minorenni: Arrestato Raffaele Illiano, Ciclista Professionista di Bacoli

image Trafficavano sostanze dopanti, esercitando abusivamente la professione medica attraverso la falsificazione di certificati medici: arrestati un medico ed un noto ciclista professionista di Bacoli (NA), vincitore della Classifica dell’Intergiro (valevole per la maglia azzurra) nel corso del Giro d’Italia del 2004.

I Carabinieri della sezione Antidoping del Reparto Analisi con il supporto del NAS di Napoli, a conclusione di un'articolata indagine, coordinata dal sostituto procuratore Federico Manotti della Procura di Massa, hanno eseguito 4 ordinanze di custodia.

Tra gli ammanettati si evidenzia, oltre al medico 33enne Costantino Auricchio, anche il noto sportivo bacolese e flegreo Raffaele Illiano, 34 anni, arrestato nell'ambito dell'inchiesta della procura di Massa sul commercio di sostanze dopanti ed al tempo delle indagini residente presso il comune di Massa Carrara, in Toscana.

Gli arrestati, due già condotti presso il carcere di Poggioreale e due ai domiciliari, sono ritenuti responsabili di commercio di sostanze ad azione dopante ed associazione per delinquere finalizzata all'esercizio abusivo della professione medica, falsificazione di certificati medici sportivi e reati di natura fiscale. Nell'operazione, che ha permesso di individuare due differenti disegni e strutture criminose operanti nel mondo sportivo sia professionistico che amatoriale, ci sono complessivamente 12 indagati.

  • L’Organizzazione Illecita Scoperta dalle Indagini

image Ben quattro perquisizioni sono state eseguite in provincia di Napoli, dove le attività illegali avevano la maggiore insistenza, mentre ulteriori perquisizioni, sempre ordinate dalla medesima Procura di Massa, sono state condotte nelle provincie di Pisa, Prato e Latina. In più sono state sequestrate preventivamente due strutture a Ottaviano e Bacoli (Napoli): uno studio medico e un centro ergonomico, comprese le attrezzature tecniche mediche destinate alla visita baropodometrica ed altri accertamenti clinici. I beni hanno un valore complessivo superiore ai 250mila euro.

Un primo gruppo, capeggiato dal ciclista Illiano, aveva costituito una rete illecita di approvvigionamento, distribuzione e somministrazione di sostanze dopanti ad atleti e sportivi. Nel corso delle attività sono infatti stati sequestrati 200 tra fiale e confezioni di medicinali a base di eritropoietina (EPO), ormoni e corticosteroidi, albumina umana (utilizzata come mascherante ai controlli antidoping), tutte sostanze vietate nella pratica sportiva, nonché numerosi farmaci di provenienza illecita e dispositivi medici.

Lo stesso professionista, al momento dell’arrivo dei carabinieri presso il proprio domicilio, ha poi cercato di distruggere, bruciandoli, dei medicinali da egli stesso posseduti.

Un secondo settore investigativo, emerso nelle verifiche di illecite prestazioni sanitarie specialistiche, ha permesso di delineare e smantellare un'associazione per delinquere finalizzata alla sistematica falsificazione di certificazioni mediche, in particolare per l'idoneità all'attività sportiva agonistica, nonché all'esercizio abusivo della professione medica ed alla commissione di reati di natura fiscale. 

In particolare, il sodalizio era diretto da un medico appartenente alla Federazione Medici Sportivi, in associazione con due collaboratori, con base logistica in uno studio di Ottaviano (NA), frequentato principalmente da ciclisti amatoriali e sportivi di varie discipline.

  • Le Attività di Falsificazione Coinvolgevano anche Ciclisti Minorenni

image Il medico e i suoi collaboratori avevano creato una sorta di "tipografia" dove - in ciclostile - riproducevano certificazioni mediche per l'idoneità all'attività agonistica. Il medico dirigeva ed impartiva disposizioni ai suoi collaboratori, risultati privi di titoli medici e della necessaria specializzazione di medico sportivo, per la redazione ed il rilascio a sua firma di certificati per l'idoneità all'attività agonistica e lo svolgimento di visite, talvolta delegando l'impiego di dispositivi medici.

L'aggravante a questa omissione di controllo è ancora più accentuata da episodi di false certificazioni all'attività sportiva agonistica rilasciate a minorenni avviati allo sport. Tale modus operandi illecito veniva proposto anche esternamente allo studio medico, presso manifestazioni sportive in cui il professionista era nominato medico di gara. In tre mesi le operazioni di polizia giudiziaria hanno acclarato l'attestazione di decine di certificati relativi a visite mediche sportive non eseguite o redatte, a nome e per conto dello stesso medico, dai suoi collaboratori.

I falsi certificati erano così utilizzati dagli sportivi per lo svolgimento di gare amatoriali o agonistiche in diverse specialità, come nuoto, atletica leggera, ciclismo e automobilismo. Oltre alle misure restrittive, sono state condotte una serie di perquisizioni principalmente in provincia di Napoli e poi a Pisa, Prato e Latina.

Ai domiciliari sono finiti due fidati collaboratori del medico di quest'ultimo che esercitavano abusivamente la professione medica.

  • Il Curriculum del ciclista Raffaele Illiano

image Raffaele Illiano (11 Febbraio 1977, Napoli) è un corridore professionista italiano.

Passato professionista nel 2002 con la Colombia - Selle Italia di Gianni Savio, si distingue per la sua combattività e per il suo gran lavoro di gregariato.
Nel 2004 ha vinto la Classifica dell'Intergiro (valevole per la maglia azzurra) al Giro d'Italia.


Conta 7 vittorie in carriera, tra le quali spicca il successo nella seconda tappa dell'edizione 2008 della Tirreno-Adriatico, quando, nell'arrivo a Gubbio, ha regolato il gruppo dei fuggitivi (composto dal compagno Axelsson, da Riccò e Capecchi dalla Saunier Duval, da Gerdemann della High Road e da Gasparotto della Barloworld) in volata.

Illiano è da anni attivo anche sul territorio flegreo, con particolare attenzione per la frazione del Fusaro in Bacoli, in cui ha costituito un’associazione dal nome “Team Illiano” (Clicca Qui), promotrice di una serie di eventi tra cui, nel dicembre 2010, il Campionato Regionale di Ciclocross per le categorie Esordienti Allievi, Juniores, Dilettanti e Master, tenutosi presso il Lago d’Averno.

“Il team sportivo – così come si evince dal proprio sito ufficiale - stava lavorando per cercare di promuovere e far nascere nell'area flegrea una vera scuola di ciclismo per bambini, con la speranza futura di rivedere un nuovo Raffaele Illiano al Giro d'Italia e nel ciclismo professionistico”.

Per conoscere tutti i piazzamenti ottenuti dal professionista, arrestato dai carabinieri, Clicca Qui

Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

FOTO – Tratte da Internet

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lunedì 29 agosto 2011

Picchia Cittadino Durante le Elezioni: Il Futuro di un Consigliere di Bacoli nelle Mani del Parlamento

270612_190207947702714_100001405309983_494642_2243477_n Tra pochi giorni si terrà un’interrogazione parlamentare incentrata sull’aggressione avvenuta a Bacoli, più di un anno fa, ad opera del consigliere comunale in quota Pdl Luigi Carannante.

L’episodio di violenza che vide coinvolti in occasione delle elezioni avvenute nell’aprile 2010 l’attuale consigliere di maggioranza e Roberto Della Ragione, diventa oggi oggetto di dibattito e discussione alla Camera per un’iniziativa degli onorevoli Salvatore Piccolo, Luisa Bossa e Pasquale Ciriello i quali si sono rivolti direttamente al Ministro Roberto Maroni al fine di dirimere e accertare “le condizioni di agibilità democratica e politica dell’assemblea elettiva del Comune di Bacoli.

Questo il testo integrale dell'interrogazione Parlamentare:

"Il consigliere comunale del Popolo della libertà del Comune di Bacoli (Napoli) Luigi Carannante è stato rinviato a giudizio per i reati di cui agli articoli 612 e 582, primo e secondo comma, con la seguente testuale imputazione:

con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, dapprima profferendo all'indirizzo la frase in dialetto "ti devo uccidere" e poi colpendolo con una testata al volto, minacciava il sig. Roberto Della Ragione, cagionandogli una lesione personale dalla quale derivava una malattia nel corpo della durata superiore ai 20 giorni”.

L’episodio fa riferimento all’aggressione subita lo scorso anno dal sig. Roberto Della Ragione, sostenitore di una lista civica a sostegno del candidato sindaco di centrosinistra, negli uffici del Servizio elettorale del Comune di Bacoli, presso il Comando di Polizia municipale, in occasione della definizione degli adempimenti per " l'apparentamento" ai candidati sindaci in ballottaggio per il secondo turno alle elezioni comunali di Bacoli.image

Il sig. Della Ragione, dopo l’aggressione, era stato immediatamente soccorso e trasportato con l’ambulanza al Pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria delle Grazie, dove venivano debitamente certificate le rilevanti ferite riportate (frattura scomposta del setto nasale con necessità di intervento chirurgico, lesione delle ossa facciali, lacerazione interna del labbro, ematomi multipli al volto e alle braccia).

Tale proditoria e violenta aggressione, alla quale assistevano diversi testimoni, determinava l’apertura di una inchiesta da parte della Procura della Repubblica di Napoli dalla quale è scaturito il rinvio a giudizio del consigliere comunale Luigi Carannante, che dovrà comparire davanti al giudice monocratico il 12 maggio del 2012.

Il caso appare di una straordinaria gravità perché avvenuto in una sede del Comune, durante una fase importante del procedimento elettorale, ad opera di un candidato al Consiglio comunale successivamente eletto e si configura come un’aggressione con una chiara matrice politica e con un evidente obiettivo intimidatorio ai danni di un avversario politico. E’ evidente che l'increscioso ed inquietante episodio non può essere rimesso esclusivamente alla pur inevitabile e giusta sanzione che riterrà di adottare il giudice penale ma merita un'attenta e rigorosa valutazione dal parte delle competenti autorità istituzionali al fine di salvaguardare il decoro ed il corretto 270612_190207947702714_100001405309983_494642_2243477_nfunzionamento degli enti locali, nonché di assicurare il normale esercizio della rappresentanza democratica, nel rispetto puntuale dei precetti costituzionali e delle vigenti normative finalizzate - tra l'altro - ad impedire ogni eventuale condizionamento nell'espletamento delle funzioni pubbliche.

L’articolo 142 del Testo unico degli enti locali stabilisce che, con decreto del  Ministro dell'interno, i componenti dei Consigli “possono essere rimossi quando compiano atti contrari alla Costituzione o per gravi e persistenti violazioni di legge o per gravi motivi di ordine pubblico”;

se non reputi opportuno assumere urgenti determinazioni, per quanto di sua competenza, al fine di accertare le condizioni di agibilità democratica e politica dell’assemblea elettiva del Comune di Bacoli (Na), dal momento che in tale consesso siede un consigliere rinviato a giudizio per aver aggredito e provocato lesioni personali ad un avversario politico;

se non ritenga che la permanenza in Consiglio comunale del consigliere Luigi Carannante sia lesiva dell'immagine, della dignità e della funzione democratica e rappresentativa dell'istituzione locale e, conseguentemente, non valuti la possibilità di promuovere un’azione di sospensione o rimozione del suddetto, ai sensi del citato articolo 142 del Testo unico degli enti locali".

Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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Bacoli Abbraccia la Sibilla, Un Successo la Presentazione: “Puntiamo alla Promozione” - FOTO

image Serata ricca di divertimento alla villa comunale di Bacoli per festeggiare la presentazione ufficiale della Sibilla: grosso successo per l’evento che ha congiunto sport e spettacolo.

Dinanzi ad un centinaio di supporter la macchina organizzativa, messa in piedi dai volti nuovi dell’organigramma societario quali il responsabile marketing Marcello Gervasio ed il segretario Salvatore Di Meo, ha regalato un sabato sera di festa per gli appassionati dello sport cittadino, rimasti in città nonostante la contemporanea presentazione allo stadio San Paolo del Napoli di De Laurentiis.

All’evento, durato sino a tarda serata, hanno partecipato le massime cariche societarie ed i giocatori, tra cui i nuovi acuisti, subito ben accolti dagli ultras biancoazzurri che anche nella serata di gala non hanno fatto mancare il loro sostegno con tanto di bandiere e striscioni.

Il Commento di Presidente, Allenatore ed Organizzatori

imageE’ una serata speciale che ci proietta verso un campionato che si spera possa essere ricco di soddisfazioni. Il girone in cui siamo capitati ci regalerà sfide di alto prestigio tra cui, pare inevitabile, susciterà più di qualche emozione quella con la Salerno calcio, nata a seguito della scomparsa della Salernitana – ha commentato la presidentessa Stefania Borredon – cercheremo in ogni caso di migliorare il risultato dello scorso anno anche se sarà difficile. Migliorare un secondo posto significa, inevitabilmente, vincere il girone”.

imageAbbastanza entusiasta anche il tecnico biancoazzurro, Enzo Carannante, sempre più mister-bandiera di una squadra proiettata da anni ai vertici della Serie D. “Siamo riusciti a rinforzare la rosa senza travolgerla e questo è stato un ottimo risultato che ci pone in buona posizione ai nastri di partenza della stagione agonistica”. 

Il girone non è di certo facile e presenta squadre e sfide ostiche sia con team campani che laziali o sardi. Da parte nostra – ha continuato il mister - abbiamo tutte le carte in regola per fare bene anche se poi sarà il campo a dirci come abbiamo operato in questo mercato estivo. image Le partite, così come i campionati, si vincono giocando e noi cercheremo di farlo così come abbiamo fatto negli anni passati. Riusciremo a riempire il Chiovato? In questi anni la forza e la presenza del Napoli ha catalizzato gli interessi dei tifosi di tutta la provincia. In ogni caso credo che il popolo di Bacoli sappia e possa rispondere al meglio anche quest’anno”.

La serata è stata poi caratterizzata dalla madrina Monica Sarnelli, e dall’ottimo e divertente presentatore Raul di radio Kiss Kiss. “Organizzeremo anche altri eventi del genere – concludono Di Meo e Gervasio – il nostro obiettivo è promuovere il marchio Sibilla”.

Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

FOTO: Dino Esposito

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domenica 28 agosto 2011

Bacoli su RAI 1, “Vulcani Sopra e Sotto il Mare”: Linea Blu Attracca ai Campi Flegrei - VIDEO

La Redazione di Freebacoli pubblica un video caricato dal portale Bacoli TV, in cui si mostra la prima parte del documentario andato in onda su Rai 1 lo scorso mese di luglio e realizzato dalla nota trasmissione “Linea Blu”.

In questa sezione della trasmissione, interamente girata a Bacoli ed intitolata “Vulcano Sopra e Sotto il Mare ”, tra Capo Miseno e Baia, si documentano i numerosi fenomeni vulcanici che hanno attraversato l’intera Area Flegrea.

Ampio spazio è dedicato anche alla città sommersa di Baia, all’antico porto romano di Miseno ed alla costa che interessa anche l’area di Marina Grande, pennata, Casevecchie ed il Poggio.

Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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Incendio Doloso a “La Curva”, Pompieri e Carabinieri In Azione nella Notte: Trovata una Latta di Benzina

image Fumo e paura nella notte sulla sponda del lago Miseno, lungo i beni del Centro Ittico Campano: incendio doloso all’ex ristorante “La Curva”.

E’ stato un tentativo, non del tutto riuscito, di dare alle fiamme la struttura posta da più di un mese nell’occhio del ciclone per via di un bando pubblico artefice di un violento scossone sia politico che amministrativo all’interno della società di via Vanvitelli e della maggioranza Schiano, a rendere necessario nella notte l’intervento di diverse pattuglie dei carabinieri e di una squadra dei vigili del fuoco.

Erano da poco passate l’1:30 quando, da via Lungolago, cittadini residenti e semplici passanti diretti verso la movida notturna stante tra Miseno e Miliscola, hanno avvertito le forze di sicurezza informando della presenza, in prossimità dell’ex pizzeria attualmente in disuso, di fiamme e di fumo sospetto.

Sul posto, intorno alle 2, si recavano a sirene spiegate sia i carabinieri di Monte di Procida che quelli di Bacoli i quali, in mancanza di personale addetto alla struttura ed impossibilitati ad accedervi per via di un cancello chiuso, hanno repentinamente contattato Salvatore Fevola, vincitore del bando pubblico tenutosi a luglio. Allo stesso, raggiunto sul proprio posto di lavoro sito in viale Olimpico, a pochi metri dall’accaduto, venivano chieste, invano, le chiavi d’accesso all’immobile, da egli non possedute in quanto non ancora concessionario effettivo del bene pubblico.

la curva Difatti, prim’ancora dell’ufficiale passaggio di consegne, vi sono d’attendere alcune settimane utili per espletare ogni tipo di procedura burocratica. Tempi tecnici che, stando a quanto riferito dagli uffici amministrativi del CIC, si concluderanno non prima della fine di settembre.

In più le chiavi, poi rinvenute successivamente, non risultavano essere in possesso neanche dell’ex proprietario della struttura, residente quasi difronte l’immobile, a cui erano state ritirate da tempo.

Intorno alle ore 2:30 giungevano poi i pompieri, partiti dalla stazione di Monterusciello, i quali provvedevano, in poco più di venti minuti, a raggiungere e spegnere il principio d’incendio posto sul tetto della struttura, oramai abbandonata da diversi mesi.

Un fenomeno di certa natura dolosa: difatti sono stati gli stessi vigili del fuoco a rinvenire in loco una latta di benzina, in gran parte utilizzata, con tanto di fiammiferi sparsi ai margini del luogo dell’accaduto.

L’immobile, già di per sé malandato e fatiscente, non sembra però aver subito particolari danni poiché le fiamme, in parte propagatesi approfittando della grossa mole di vegetazione spontanea cresciuta sulla terrazza della struttura e repentinamente sedate attraverso l’intervento dei pompieri, non sono riuscite a diffondersi.

  • Le Indagini della Magistratura e della Direzione Distrettuale Antimafia

image Le attività delle forze di controllo, cominciate intorno alle 2 e conclusesi soltanto dopo le 4:30 del mattino, sono poi state supportate da attività investigative per via dell’arrivo di carabinieri in borghese e, pare, anche della Scientifica che ha avuto la possibilità di accedere all’interno dei locali per scattare delle foto utili per supportare una serie di indagini che, proprio sui beni del Centro Ittico Campano, hanno già attirato l’attenzione del Nucleo Operativo e Radiomobile di Pozzuoli, nonché della Direzione Distrettuale Antimafia.

Quest’ultima, le cui attività sono supervisionate e spronate dal sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Napoli, Gloria Sanseverino, da sempre attenta all’evolversi della malavita organizzata flegrea (fu lei, insieme ad altri Pm, a concludere la maxi-operazione “Penepole”, eseguendo ben ottantaquattro arresti nell'area flegrea, tra Pozzuoli, Quarto e Monterusciello contro affiliati al clan Beneduce-Longobardi) ha più e più volte bussato alle porte del Centro Ittico Campano per chiedere documenti afferenti le nuove tabelle da applicare proprio agli immobili ed ai terreni di proprietà dello stesso, determinando le inaspettate dimissioni in massa del Consiglio d’Amministrazione della società.

Uomini, scelti e fortemente voluti dal sindaco Ermanno Schiano e dalla maggioranza di governo targata Pdl, i quali, proprio per ragioni che interessano anche l’ex ristorante “La Curva”, hanno deciso di tirare i remi in barca rimettendo il proprio mandato nelle mani dell’assemblea della spa e del primo cittadino di Bacoli.

  • Le Tabelle Matarazzo e le Numerose Difficoltà della Maggioranza Schiano

image Fu lo stesso Daniele Perna, presidente dimissionario del CIC, a rammentare nell’ultimo Consiglio Comunale d’inizio agosto la possibile non omogeneità e congruità delle nuove tabelle di fitto approvate dall’assemblea della società di via Vanvitelli e confermate, tra mille difficoltà ed imbarazzi, per ben due volte dai rappresentanti consiliari del centrodestra cittadino.

Popolo della Libertà che, dinanzi alla conferma della Tabelle Matarazzo (che paragonano le proprietà sparse lungo i laghi Miseno e Fusaro, con quelle dislocate presso i degradati terreni di Castelvolturno), ha più e più volte traballato nel corso dell’ultima assise cittadina palesando un’evidente spaccatura tra chi le sosteneva con estremo vigore e chi, intimorito dalle indagini della magistratura, mostrava segni d’insofferenza, placati soltanto dopo una discussione durata più di tre ore ed una sospensione dei lavori consiliari dilungatosi oltre i 40 minuti.

Una diffidenza alimentata proprio a seguito dell’espletamento del bando pubblico utile per assegnare l’immobile de “La Curva”: difatti, mentre secondo le valutazioni di Matarazzo (sostenute da chi amministra la città) l’intero bene veniva valutato per una cifra pari a 24mila euro annui, il vincitore del concorso, a cui sono giunte ben 18 offerte diverse, ha proposto una somma superiore ai 62mila euro annui.  Circa il triplo rispetto a quanto previsto dalle tabelle, evidentemente non in linea con gli attuali valori di mercato.

imageA tutto ciò, a suggello di una situazione satura di punti interrogativi che nuocciono, e non poco, al reale sviluppo e risanamento sia ambientale che economico dell’intero paese, s’aggiungono le forti tensioni, evidenziatesi durante il recente consiglio comunale estivo, tra la presidenza del Centro Ittico Campano e l’ex proprietario del ristorante “La Curva”, a cui è stata sottratta la concessione per motivi di morosità.

Il concessionario, passato titolare della pizzeria ben avviata di via Lungolago, rimproverava a gran voce al Consiglio d’Amministrazione del CIC ed al governo Schiano il fatto di non aver tenuto adeguatamente conto della sua posizione prima di espletare il bando pubblico. Motivazioni, urlate nel bel mezzo del Consiglio Comunale, che spingevano l’ex titolare a credere di aver ricevuto un trattamento differente da quello messo in essere nei confronti di altri concessionari, che continuano ad usufruire dei beni del Centro Ittico pagando canoni ancor più irrisori di quelli attuali.

Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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sabato 27 agosto 2011

Boom di Sanzioni, Si Libera dei Rifiuti Ma li Scarica a Bacoli: Montese Multato per 2400 Euro

Bisogna Destinare una Parte dei Soldi derivanti dalle Multe, per Sensibilizzare il Popolo alla Raccolta Differenziata

imageAd una buona differenziata non possono che essere accompagnati continui e reiterati controlli, supportati da salate contravvenzioni: ancora decine di verbali comminati a residenti ed esercizi commerciali di Bacoli e di Monte di Procida.

Non s’arresta il fiato sul collo condotto dalla direzione tecnica della Flegrea Lavoro, guidata da Beatrice Fabricatore, e da una squadra del Comando di Polizia Municipale che, nelle ultime settimane, ha sanzionato numerose e reiterate irregolarità commesse da cittadini e commercianti particolarmente restii a differenziare i rifiuti prodotti.

L’ultima della serie, elevata in settimana, ha coinvolto una residente di Bacoli che, della propria abitazione sita in via Castello, in Baia, aveva ben pensato di trasportare ben otto bustoni di rifiuto indifferenziato sulla sommità di via Faro, all’estremità della frazione di Miseno.

Alla scoperta della mini discarica presente in pubblica strada, segnalata da un gruppo di residenti dell’area misenate, vigili urbani e tecnici della FL hanno prima aperto le buste della spazzatura e poi, dopo pochi minuti, individuato un particolare che ha condotto al riconoscimento della donna. A questo punto è così partita la sanzione per un valore complessivo di 600 euro, utile per dissuadere ad ulteriori trasgressioni delle norme in materia ambientale.

Ma via Faro non pare essere l’unico luogo in cui i cittadini indisciplinati si spingono per riversare la propria spazzatura. Molto più frequentata, in tal senso, è di certo via Spiaggia Romane (Pineta, Cuma). E’ lì che, in particolar modo alcuni residenti e gestori di locali sparsi tra Torregaveta ed il centro di Monte di Procida, s’intrattengono per gettare rifiuti indifferenziati, tra cui anche grosse quantità di materiale ingombrante.

E’ di qualche mese fa difatti la doppia contravvenzione, per un totale pari a 2400 euro, che ha interessato un cittadino di un comune dell’hinterland di Napoli residente per qualche anno in Monte di Procida. Lo stesso, al momento dell’abbandono del domicilio, ha prima riempito centinaia di buste con materiale disparato gettandole poi in Bacoli, sia in via Giulio Cesare che proprio in via Spiagge Romane, determinando la presenza di altre due piccole mini discariche all’aperto su cui, con il passare delle ore, venivano poi aggiunti anche altri rifiuti (bottiglie, bicchieri di plastica etc).

image Facile però individuare il colpevole di un gesto tanto sconsiderato: le buste contenenti la spazzatura indifferenziata riportavano a grandi lettere il marchio del nuovo comune di residenza dell’autore del gesto, svolto probabilmente in notturna; mentre all’interno delle sacche si presentavano decine di foto di amici, parenti e persone care grazie a cui si è riusciti a raggiungere la persona che, al suo arrivo a Bacoli, si è vista notificare due contravvenzioni dal valore complessivo di 2400 euro.

Altre multe, proprio nell’ultimo mese estivo, hanno poi interessato anche altre tipologie di “furbi della monezza”.

Ad essere stati beccati sono stati un paio di noti ristoranti e pizzerie della “panoramica” Monte di Procida (che gettavano rifiuti tra Torregaveta e Cuma), grossi rivenditori all’ingrosso di cozze e pesci in Baia/Bacoli (con singole contravvenzioni pari anche a 4000 euro), e diversi ormeggiatori sparsi lungo la costa che da Miseno giunge sino al confine con Pozzuoli, passando per Marina Grande.

Attività di controlli il cui ricavato, oltre all’utile opera di dissuasione ed in attesa del pagamento (senza sconti di favore) di tutte le contravvenzioni attraverso il Comando di Polizia Municipale, prevede un introito per l’ente comunale di centinaia di migliaia di euro che però non sono automaticamente girati alla Flegrea Lavoro, venendo girati in altre voci di bilancio dell’ente pubblico, per finanziare altro tipo di attività.

Cosa saggia ed opportuna, differentemente da come avviene in questa fase, sarebbe invece quella di destinare una parte del ricavato monetario per attivare processi di sensibilizzazione alla raccolta differenziata che coinvolgano la collettività locale, partendo innanzitutto dalle scuole.

Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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venerdì 26 agosto 2011

Porto di Baia, Area Pedonale Ricoperta da Spazzatura e Parcheggi Abusivi - VIDEO

  • Isola Pedonale trasformata in Parcheggio per le Moto

Foto4435 Lì dove era stata istituita un’isola pedonale, adesso si presenta un’area di parcheggio per centinaia di ciclomotori: aumentano le infrazioni e le scene di degrado sul porto di Baia.

Erano più di un centinaio le moto che nella mattinata di oggi, e poi per tutto il pomeriggio, hanno riempito lo spiazzale pubblico adibito da tempo dall’amministrazione comunale come area esclusivamente pedonale, su cui eliminare ogni tipo di transito e di sosta per autoveicoli. Ma agli intenti, sia per una profonda mancanza di senso civico che per una “vacatio” nei controlli, si è sostituita un altro tipo di realtà che rende vane le varie ordinanze poste in essere attraverso una sinergia tra il comune di Bacoli e la regione Campania.

Non sono stati quindi i paletti a frenare le decine di centauri che, approfittando di uno spazio libero posto ai margini di un arenile pubblico e di diverse tipologie di ormeggi, hanno sostato per ore ed ore il proprio veicolo a due passi dal mare.

In zona, per tutta la giornata, è mancata anche la presenza di Foto4442controlli utili per frenare i malintenzionati a trasgredire il codice della strada, peraltro ben segnalato da appositi cartelli sistemati in loco sin dal tempo della sottoscrizione dell’ordinanza che ha creato più di qualche frizione tra cittadini della zona e amministrazione comunale.

Ad essere contestata, dai numerosi residenti della frazione baiese, è stata proprio la mancanza di apposite aree di sosta regolari che potessero quindi permettere ai residenti ed a coloro che quotidianamente godono della zona di sostare il proprio veicolo. In tal senso, da diverse settimane, è partita un’iniziativa popolare che ha già coinvolto decine di persone. A supportare l’idea dei contestatori sarà una petizione cittadina che verrà protocollata al comune di Bacoli ed indirizzata in prima persona al sindaco Ermanno Schiano.

Foto4437 Tra le altre cose era stato lo stesso primo cittadino, attraverso un comunicato stampa diffuso negli ultimi mesi dell’anno scorso, ad assicurare la presenza di ben due aree di parcheggio che potessero realmente servire per inglobare un centinaio tra macchine e ciclomotori. Una tra queste, così come previsto anche da apposito disegno municipale, sarebbe dovuta sorgere in prossimità della chiesa di Baia, in una zona adesso riservata a giardinetto pubblico ma, da tempo, non messa a disposizione della cittadinanza.

Determinanti a questo punto sembrano in ogni caso essere i controlli. Difatti, in presenza di una disposizione non condivisa da una buona parte della popolazione, soltanto attraverso il vigile controllo di Polizia Municipale, carabinieri e Capitaneria di Porto, si potrà riuscire a far rispettare l’incipit amministrativo.

Lo stesso che, per le esigue disponibilità di uomini da parte dei tre corpi di controllo, non può essere garantito nel corso dell’intera giornata, facendo sorgere quindi gravi lacune in cui trova facile sviluppo il parcheggio selvaggio e non opportunamente multato.

  • Le Discariche a Cielo Aperto, a due passi da Ormeggiatori, Bagnanti e Miticoltori

Un grosso cumulo di spazzatura lasciato marciare al sole in prossimità della scalinata del porto di Baia: discarica a cielo aperto nella terra della raccolta differenziata.

Era insopportabile il tanfo che, già dalla prima mattinata di ieri, si presentava lungo la frazione di Baia, in un’area adiacente alla spiaggetta della Beata Venere. Arenile pubblico e libero, caratterizzato dalla presenza di decine e decine di ombrelloni, su cui era poggiata una grossa quantità di sacchetti contenenti rifiuti non assolutamente differenziati. Un vero e proprio degrado urbano che, oltre a deturpare lo splendido panorama baiese, pare ripetersi con cadenza quasi quotidiana.

Diverse difatti sono le segnalazioni che i cittadini espongono alle autorità competenti affinché si possa effettivamente compiere qualche gesto utile per riportare la condizione alla normalità. Ciononostante non sembra difficile individuare le responsabilità di un tale scempio, presente sotto gli occhi di tutti (cui cui amministratori e consiglieri “alza-mano” della zona).

La montagna di spazzatura è causa, in piccola parte, a bagnanti indisciplinati che, abbandonando l’arenile, si spostano verso casa. Forte invece sembrerebbe essere il negativo apporto di coloro che usufruiscono del mare, gli ormeggiatori.

In un’area intensamente occupata da ormeggi autorizzati dalla regione Campania, molti sono coloro che preferiscono non fare la raccolta differenziata del rifiuto, gettando poi le buste al di sotto della scaletta finanziata con il denaro della Comunità Europea. In più l’area portuale usufruisce, a seguito di bando regionale, di un’apposita e quotidiana opera di pulizia.

Ma il degrado vi è anche in prossimità degli uffici della Capitaneria di Porto e della Guardia di Finanza.

Lì dove si presentano i cassonetti per lo smaltimento dei retini consumati dai mitilicoltori, i bidoni (peraltro fortemente voluti dalla Commissione Demanio del Comune di Bacoli) risultano essere saturi di ogni tipo di rifiuto, tra cui anche cozze in evidente stato di putrefazione. Uno stato di cose che, oltre a palesare l’effettivo inutilizzo dei cassonetti, alimenta dubbi su come effettivamente vengano smaltiti le tonnellate di retini, non controllati dall’ente comunale, che spesso vengono poi ritrovati in mare e sulle spiagge del litorale flegreo.

  • L’Ira di Cittadini, Residenti e Commercianti

Foto4423 “Basta, siamo stanchi di dover convivere con spazzatura e puzza di materiale malandato. Chiediamo all’amministrazione d’intervenire per sedare questo brutto modo d’intendere lo smaltimento dei rifiuti”. Sono i cittadini e diversi esercenti commerciali della zona ad alzare la voce contro chi continua a non voler sottostare alle regole, conducendo un tipo di raccolta che non prevede la differenziazione del materiale.

E’ chiaro il messaggio che una grossa fetta del popolo di Baia ha inviato direttamente alla Flegrea Lavoro ed al comune di Bacoli, nella speranza di vedersi eliminare quella vera e proprio discarica a cielo aperto che si presenta a pochi metri da ombrelloni, sedie sdraio, locali ed alimentari, posti dinanzi a condizioni igienico sanitarie posti ben oltre il limite del sopportabile.

“Chiamiamo tutti i giorni al comune – continua uno sparuto gruppo di anziani residenti poggiati in prossimità delle scale – Foto4433di venirsi a prendere questi rifiuti, ma adesso è tempo che qualcuno cominci a pagare perché come si fa da altre parti. La legge va rispettata”.

A Bacoli infatti da diversi mesi è attivo il servizio di raccolta differenziata che, attraverso il solerte lavoro dell’intero staff guidato dal presidente Geronazzo e dal direttore tecnico Beatrice Fabricatore, sta conducendo a numerosi e fattivi risultati su tutto il territorio. Allo stesso, parimenti, si sta aggiungendo una solerte opera di controllo che ha portato alla sottoscrizione di ben 150 verbali dal valore complessivo attestato intorno ai 150mila euro.

Contravvenzioni elevate non solo a cittadini di Bacoli ma anche ai numerosi ristoranti e residenti del comune di Monte di Procida che, troppo spesso, hanno utilizzato e continuano ad utilizzare il comune di Bacoli per scaricare i sacchetti di rifiuto indifferenziato.

Multe salate che, in questa ultima fase, hanno interessato e continueranno ad interessare anche gli ormeggiatori dislocati lungo la costa bacolese. Da Marina Grande a Baia.

Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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Topi Morti nei Bagni, E’ Allarme al Comune di Bacoli: A Godere Sono Solo i Padroni della Città - FOTO

image Topi ed insetti al plesso municipale di Casevecchie, in via Lungolago: scatta l’indignazione dei dipendenti comunali.

Si sono riuniti mercoledì’ mattina, dalle 9:30 alle 11:30, in assemblea di sindacato, i lavoratori pubblici da anni dislocati presso le aule un tempo deputate ad ospitare gli alunni dell’attuale liceo “Lucio Anneo Seneca” di Torregaveta.

Gli stessi che, così come oggi accade per i dipendenti del servizio comunale, non più tardi di un decennio fa si riunivano in strada, in villa o nella fatiscente palestra scoperta (attualmente usufruita come parcheggio) per manifestare apertamente il proprio dissenso verso una situazione di degrado che metteva a repentaglio la salute dell’intero corpo studentesco, frequentante in massa ogni angolo di una struttura carente sotto tutti i punti di vista.

Foto4447“In queste sedi comunali (ex Casermetta Guardia di Finanza ed ex Liceo), che sono fra l’altro infestate da topi, non vengono effettuate con regolarità le pulizie ordinarie e nemmeno quelle straordinarie. La Ditta appaltatrice non li garantisce nonostante siano previste dalla Convenzione. Inoltre il Comune che dovrebbe controllare il regolare rispetto dell’appalto, non interviene e non tutela né la normativa, né i lavoratori comunali, né quelli della Ditta, ai quali a quanto pare, non si garantiscono elementari diritti di salario e normative”, recita il cappello del volantino redatto dalla CGIL Bacoli.

Una critica forte che fa seguito al documento protocollato, già ad inizio agosto, dal sindacato autonomo DiCcap che, a seguito dell’ennesima presenza nei bagni dell’ex plesso liceale di topi morti, aveva deciso di segnalarne la presenza attraverso una nota ufficiale indirizzata, in prima istanza, al sindaco ed ai massimi responsabili dell’apparato dirigenziale comunale.

Dalla riunione, a cui ha partecipato una rappresentanza di dipendenti, si sono richiesti con forza tre punti: il rispetto della normativa; la tutela della salute e la prevenzione delle malattie sui luoghi di lavoro; il rispetto dei cittadini che, numerosi e quotidianamente, usufruiscono delle sedi comunali.

Foto4212 Diritti negati che, dai banchi di scuola alle cattedre municipali, sembrano proprio non voler in alcun modo essere ripristinati all’interno di aree da decenni attorniate da degrado e putrescenza. Tra i due plessi, dove vengono ospitati il settore Demanio, parte dell’Ufficio Tecnico, gli Affari Sociali e, addirittura, gli uffici Cultura e Beni Culturali, è ad esempio ancora presente l’ex dimora del custode liceale, completamente distrutta, inquinata ed inaccessibile.

Ma anche in altre zone, deputate ad ospitare uffici comunali, la situazione non pare essere diversa.

In prossimità dell’Ufficio Anagrafe, in via Gaetano De Rosa, continua ad aumentare, di settimana in settimana, la presenza di rifiuti che, tra vecchi scantinati e pubbliche piazzole, stanziano al di sotto di finestre ed accanto agli ingressi. Foto4209Discariche più volte segnalate su cui non si è mosso ancora un sol dito.

Accanto al Comando di Polizia Municipale si perpetua invece la presenza di motoveicoli parcheggiati in clamoroso divieto di sosta, di uno spazio riservato a mo' di isola ecologia del rifiuto indifferenziato, nonché di una villetta pubblica (quella di via campi Elisi), del tutto abbandonata e satura di diverse tipologie di rifiuti, nonché di sterpaglie che ricoprono giostre, viali e panchine allo sfascio.

Ma le lacune coinvolgono anche il Municipio centrale, ultimamente interessato da una sostanziale “lavata di faccia”, con tanto di riverniciatura delle pareti e nuova ripartizione delle aule settoriali. Proprio lì, poggiato al lato, nessuno ancora ha provveduto a sostituire la grossa quantità di lastre in amianto, utilizzate come tettoia di una struttura, anch’essa più e più volte denunciata da semplici cittadini e dipendenti.

Uniche a risplendere invece, a seguito di un investimento d’inizio amministrazione avvenuto lo scorso anno e pari ad una spesa di decine e decine di migliaia di euro, sono invece le stanze “del potere”, dove trovano ristoro sindaco, vicesindaco, assessori (con rispettive guide consiliari) ed alti funzionari. Foto4199Denaro pubblico che, se si considerano tutte le spese riservate esclusivamente all’acquisto di materiale per “mobilio amministrativo” e per la ristrutturazione di una parte del primo piano dell’edificio centrale di via Lungolago, sfiora quota 100mila euro.

Per loro parquet lucidato, poltrone e scrivanie nuove, qualche computer, climatizzatori d’ultima generazione, tendine funzionali, divanetti, armadi, e “quant’altro”.

Da una parte i topi morti ed il battito del ventaglio per ripararsi dal caldo afoso, dall’altro numerosi confort e stalattiti calati dall’alto, alla maniera di gelati.

E i dipendenti cosa fanno? Avranno deciso di manifestare in massa il proprio dissenso?

Beh, in un paese in cui scioperano Totti, Ibrahimovic e Buffon, (ed in un Europa in cui si fermano anche Messi e Cristiano Ronaldo) stai a vedere che forse potrà levarsi qualche mugugno anche dagli impiegati pubblici di questa piccola città dell’assurdo e del ridicolo: lì dove capita d’incontrare sindacalisti che, oltre a dover difendere i diritti dei lavoratori, risultano essere rivestiti dell’incarico di “responsabile di settore” (persone di fiducia dell’amministrazione comunale). 

Redazione Freebacoli
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giovedì 25 agosto 2011

Cozzecari, Il Silenzio dell’Amministrazione: C’è Chi Lavora in Laghi Inquinati e Chi Non Conosce TARSU e Controlli - VIDEO

image C’è chi inquina, e paga. Ma c’è chi continua a farlo e, per volontà amministrativa, non paga, non bonifica, non viene controllato e continuare a dialogare.

E’ questo lo strano caso vissuto in città, anzi in mare e laghi, dove i mitilicultori tra reti non biodegradabili e polistirolo, intensificano la mole d’inquinamento delle acque e delle spiagge dislocate sulla costa del Comune di Bacoli.

I “cozzecari”, così come li chiamano da queste parti, vivono in un mondo a parte in cui (accantonando alcun tipo di battaglia personalistica o “di parte”) si riesce ad inquinare i fondali marini senza dover bonificare, senza ricevere neanche una reprimenda municipale.

imageTra questi, e ci si riferisce ai reali “proprietari” del lago Fusaro, c’è addirittura chi riesce a “far crescere” mitili all’interno del bacino lacustre più inquinato dell’intera area flegrea. Tra costanti scarichi fognari e passati versamenti industriali.

Un pianeta a sé in cui, nonostante si produca molta spazzatura, si riesce a non pagare neanche un centesimo di TARSU. Lì dove è possibile lasciare reti non biodegradabili in mare aperto, le stesse che poi si arenano comodamente in spiaggia, senza dover minimamente “sopportare” una benché minima opera di controllo.

E guai chiederne il perché. Guai chiedere controlli. Guai proporre che da quelle parti si possa parlare di “normalità”.

image Perché, si badi bene, non si ha alcuna intenzione di attaccare questa o quella categoria economica. L’intenzione, semplicissima, è di mettere tutti (ma proprio tutti) sullo stesso livello.

Il 21 luglio la maggioranza di governo, compatta e forte, bocciava la mozione avanzata dai consigliere Adele Schiavo e Josi Gerardo Della Ragione per eliminare il polistirolo in mare e prevedere reti di colore diverso per ogni titolare di concessione demaniale (afferente ad opere di mitilicoltura).

“Non ci serve questa mozione. Risolveremo tutto in commissione. Siamo il governo del fare e la normalità sarà ripristinata in un batter d’occhio”, e lo pseudo-centrodestra locale bocciava, con il ghigno di chi crede di averla fatta franca.

Ma ad oggi, ai buoni propositi, non è seguito ancora alcun atto concreto. A più di un mese di distanza da quel 21 luglio 2011, nulla, ma proprio nulla, è stato ancora fatto.

Discussione Consiliare della Mozione “Polistirolo e Retini”

Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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Impiccato a Monte di Procida, Trovato Morto in Mattinata un Uomo di 42 Anni

image

Trovato impiccato a pochi passi dalla propria abitazione: si conclude in tragedia la ricerca dell’uomo scomparso in mattinata a Monte di Procida.

Era introvabile già dalle prime ore della giornata il quarantaduenne N. G., residente in Monte di Procida, il cui corpo è stato recuperato, privo di vita, in prossimità di un terreno sito in via Filomarino (“ngopp i cas”), nel centro della piccola comunità flegrea.

L’uomo, disoccupato, si era incontrato nella giornata di ieri con diversi amici, prima di poi ritornare alla propria abitazione e togliersi la vita.

Sul posto del suicidio sono accorse, già all’alba, diverse pattuglie delle vicine stazioni dei carabinieri e della Polizia Municipale, per constatare i fatti così come avvenuti.

Secondo le prime ricostruzioni pare che il quarantaduenne, abbastanza conosciuto in città, abbia compiuto l’atto estremo, proprio in via Filomarino (in foto), nella tarda nottata di ieri.

Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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mercoledì 24 agosto 2011

“Stamm Scassan”, Tormentone Spiagge Libere: 2000 Firme per Continuare la Battaglia

imageIl bilancio di quest’ estate flegrea sembra molto “caldo”, non solo dal punto di vista climatico ma anche sotto l'aspetto dei controlli per il rispetto delle regole. Le proteste del Comitato spontaneo “spiagge beni comuni - Campi flegrei” che hanno animato le strade di Bacoli e i litorali di Miseno tra fine luglio e agosto, si sono trasformate in sensibilizzazione per il rispetto delle norme per i gestori dei lidi, per il diritto al libero accesso sulle spiagge e per l'aumento di spazi liberi.

Circa duemila le firme raccolte in tutta l'area flegrea per la Petizione popolare per il diritto alla spiaggia libera e per l'istituzione di un tavolo/osservatorio permanente sulla legalità, da protocollare e consegnare ai sindaci dei Comuni flegrei.

Il tema “Spiagge beni comuni” è entrato in maniera dirompente anche nell'agenda politica locale. Molti, infatti, sono stati i dibattiti scaturiti – anche sulla stampa locale – sulla tematica e molte le adesioni, formali e non, di partiti, organizzazioni ed istituzioni, che hanno condiviso o comunque ragionato sulle proposte del comitato.

image Per i promotori della petizione popolare, questo è sicuramente, un primo risultato, ma non è il solo.

I  controlli sui lidi e sulle condotte illecite quest'estate sono visibilmente aumentati. Non per ultimo il sequestro di centinaia di lettini a Via Napoli posti abusivamente sulla piattaforma del lungomare Sandro Pertini di Pozzuoli, o la verifica di ormeggi di barche non autorizzati in località Casevecchie di Bacoli.

Significativi, inoltre, i risultati del blitz della Capitaneria di Porto, il giorno dopo ferragosto sui lidi di Bacoli, che ha riscontrato, tra le illegittimità più evidenti, la presenza di funi, sedie sdraio e ombrelloni di lidi ben oltre la linea di cinque metri di spiaggia che, così come previsto della legge, dovrebbe restare libera.

imageNe sono seguiti 15.000 euro di verbali contestati ai gestori e la dimostrazione, indiretta, che le denunce dei cittadini trovano ampio fondamento.

L'estate 2011 è servita, dunque, a sensibilizzare la popolazione e far conoscere ai tanti bagnanti i propri diritti, spesso calpestati quotidianamente e a porre le basi per continuare la battaglia anche nei mesi autunnali ed invernali, quando si spingerà per incontrare gli amministratori locali (specifiche richieste di incontro sono state protocollate il 3 agosto a Bacoli e il 4 agosto a Pozzuoli) per discutere sul tema, anche in virtù del fatto che, in caso di non rispetto delle norme nazionali e comunali, è possibile revocare (o modificare) qualsiasi concessione balneare.

Nell'interesse dei cittadini, della corretta gestione della risorsa mare e nel rispetto della legge in tutti i suoi aspetti (urbanistici, fiscali e lavorativi), per i quali non occorre aspettare gli anni a venire o il 2015, come invece aveva dichiarato il Sindaco di Bacoli Ermanno Schiano.

Comitato Spiagge Beni Comuni – Area Flegrea

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Le Bugie del Sindaco di Bacoli, Solo Promesse per Cento Camerelle: Abbandonato il Caffè Letterario - VIDEO

Ermanno Schiano aveva promesso di utilizzarlo come ritrovo per le associazioni. Adesso è nel degrado

P1020879 I cittadini di Bacoli sono stanchi di ascoltare promesse e bugie. Solo parole, tante parole dette di qua e di là sia in incontri pubblici sia in incontri tête-à-tête, a volte solo per fare belle figure, altre per ottenere qualche voto in più, ma null’altro. Nulla di concreto è stato fatto per il popolo di Bacoli, che tra l’ingordigia funesta dei suoi pseudo-amministratori, rimane ancora una volta a bocca asciutta.

La classe dirigente infatti, indegna di tale titolo, non è stata in grado di sfruttare le infinite risorse di cui il comune è dotato, attraverso le quali avrebbe potuto ovviare a molti altri problemi più grandi, ma strettamente correlati tra loro, quali la disoccupazione, la riduzione del turismo e l’aumento delle tasse.

L’incapacità nel gestire le risorse paesaggistiche, monumentali e culturali della nostra terra si palesa questa volta nell’ennesima promessa non mantenuta, fatta circa un anno fa dal sindaco P1020877 Ermanno Schiano, in un incontro pubblico tenutosi in via Cento Camerelle, dove le rassicurazioni più grosse furono fatte intorno alla riqualificazione del centro storico di Bacoli, alla riapertura dei siti archeologici ivi presenti e una nuova gestione del Caffè Letterario di Bacoli, struttura di proprietà del comune e sede di suddetto incontro pubblico.

Uno dei primi problemi sollevati dal sindaco fu la gestione del castello Aragonese di Baia, un’inestimabile risorsa storica, che vanta oltre cinquanta stanze espositive di opere d’arte e che è diventato il museo archeologico più importante dei Campi Flegrei, tuttavia mai sfruttato a pieno nelle sue possibilità.

“Abbiamo siti archeologici di natura importantissimi. Il castello di Baia l’ho visitato pure io – esordisce il sindaco – ed è veramente stupendo, solo che ad oggi è aperta una sola sala. Noi proponiamo una gestione di tipo misto, dove il comune rappresenti la cabina di regia per una gestione partecipata con realtà produttive ed associative e quant’altro”.

Intervento del Sindaco di Bacoli a Cento Camerelle

26.09.2010

Discorsi pieni di impegni e di garanzie espressi di fronte a tanti cittadini che forse veramente credevano che un minimo venisse realizzato, che qualcosa fosse cambiato in paese, fosse stato anche un seppur insignificante segnale di cambiamento positivo, ma nulla: aspettative del tutto tradite dalla classe politica bacolese e dalla Soprintendenza che riesce ad aprire le sale museali soltanto a singhiozzo ed attraverso l’utilizzo di personale sovraccaricato. P1020888Una logica che non ha stimolato per nulla l’utilizzo di giovani, peraltro già formati, presenti sul territorio cittadino e flegreo.

“Vogliamo che in questa zona ci sia attività sociale – continuava il sindaco - organizzeremo l’affidamento a titolo non oneroso alle associazioni che ne faranno richiesta, per rendere il Caffè Letterario fruibile per scopi sociali e culturali. E’ un impegno di questa amministrazione a fare questo percorso.”

Impegno chiaramente non portato a termine, anzi oserei dire neanche iniziato, visto le condizioni in cui versa la struttura comunale di via Cento Camerelle, e nella quale l’unico riferimento culturale sembra essere una poesia sgrammaticata scritta sul muro laterale con bombolette spray.

La cosa più grave da evidenziare è tuttavia la totale incuria nei confronti di uno dei siti archeologici più suggestivi ed imponenti del centro di Bacoli, stiamo parlando del complesso di cisterne delle Cento Camerelle. L’impianto idrico, risalente all’età repubblicana, versa tuttora in condizioni pietose, P1020896tra erbacce alte e vegetazione spontanea, è chiusa al pubblico da otto anni con un catenaccio ben in vista e non sembra essere stato preso nessun provvedimento dalla fanta-amministrazione Schiano, un anno dopo quell’incontro, tenutosi a pochi metri dalle “Centum Cellae” romane, e che durante il quale nessun riferimento (o quanto meno nessun’altra promessa) fu fatto riguardo la manutenzione e/o la nuova gestione di tale sito archeologico.

Il colmo viene raggiunto però nel finale dell’intervento quando il sindaco, sulla scia delle bugie iniziali, arriva a promettere delle borse di studio per gli studenti di ingegneria e architettura che “presenteranno un progetto fattibile per la riqualificazione del centro storico”, ed a tal proposito il primo cittadino sottolineava la necessità di fare una “cosa” (!?) con l’università.

Ma quel “cosa” è ancora oggi da comprendere, dopo undici mesi, cosa volesse veramente significare.

Chiaramente nulla di quanto promesso è stato messo in essere, nessun impegno è stata mantenuto.

P1020897Bacoli continua ad essere tempestata da inadempienze e negligenze, che hanno inevitabilmente portato il paese in un forte baratro economico dal quale difficilmente riusciremo ad uscire, contrariamente a come può pensare più di qualche consigliere della maggioranza, aumentando di anno in anno le tasse agli ignari cittadini.

Bacoli è stanca di pagare gli errori di una casta politica incompetente ed inadeguata in tutti i settori a gestire la cosa pubblica, che in secoli di storia mai si era trovata in pessime condizioni così come è oggi, sia dal punto di vista ambientale, sociale, turistico e, chiaramente, politico.

Nel III secolo d.C. Aurelio Simmaco, console romano, lasciava Bacoli con queste parole: “Lasciai quel luogo perché c’era pericolo che se mi fossi affezionato troppo al soggiorno di Bauli, tutti gli altri luoghi che mi restano da vedere non mi sarebbero piaciuti “.

Non oso immaginare la reazione del console alla vista dell’amata Bauli nelle condizioni attuali, ma di certo cambierebbe idea.

Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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martedì 23 agosto 2011

Crolla Bacoli, Comune e Soprintendenza Uccidono il Futuro dei Giovani: Mancano i Piani di Gestione - VIDEO

La Redazione di Freebacoli riporta un articolo a firma di Davide Gambardella pubblicato nella giornata di oggi sulla testata giornalistica online JulieNews

“Il patrimonio monumentale flegreo è ormai al collasso. E a dimostrazione di questa tesi, denunciata più volte nei mesi scorsi, è arrivato il crollo di una parte dell’antica cisterna degli imperatori, opera di età romana presente nel comune di Bacoli. Un collasso che rischia di non essere un caso isolato, come spiega alla Julie il consigliere comunale indipendente Josi Gerardo della Ragione. Secondo l'esponente dell'assise di Bacoli, il continuo scaricabarile tra Sovrintendenza e comune starebbe determinando una situazione critica per i beni archeologici dell'area. Tanto che il consigliere parla di "frana annunciata", aggiungendo inoltre che nelle prossime ore partiranno iniziative per far sì che le aree di particolare pregio archeologico vengano tutelate e riportate allo splendore.”

Clicca sull’Immagine per Ascoltare l’Intervista

julie

Redazione Freebacoli
freebacoli@live.it

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Ormeggio Abusivo a Casevecchie, Guardia Costiera Sequestra Decine di Imbarcazioni - FOTO

I cittadini di Bacoli pagano 7000 euro per un pontile che non esiste

Foto4267Ormeggi abusivi presenti in specchi d’acqua liberi e non dati in concessione: la Capitaneria di Porto sequestra una ventina di imbarcazioni in località Casevecchie.

E’ un pressing costante quello che la LocaMare Baia, guidata dal maresciallo Enrico Alborino, sta conducendo lungo la costa del Comune di Bacoli, intensificando notevolmente i controlli proprio nell’area marina costeggiata da via della Shoah e dalla trafficata via Lungolago.

Lì difatti, a seguito di sanzioni già elevate in prossimità della vasta proprietà Scalera, gli uomini della Guardia Costiera sono penetrati all’interno della baietta constatando la presenza di decine di imbarcazioni poste abusivamente in uno specchio d’acqua che dovrebbe essere libero, poiché non è in alcun modo disciplinato dall’ente municipale.

Le barche, molte di lunghezza superiore agli 8 metri e munite di motore, pare che, secondo le prime ricostruzioni, usufruissero di una sorta di servizio ormeggio organizzato e ben strutturato che gli permetteva di attraccare le proprie imbarcazioni anche a corpi morti giacenti sul fondale marino: un’attività assolutamente illegale che si perpetuava quasi come se ci si trovasse dinanzi ad un’area demaniale data in concessione per effettuare regolare servizio di ormeggio e, pare, addirittura anche di noleggio.

Uno stato di cose protrattosi nel tempo, mal governato dal Comune di Bacoli, su cui la Guardia Costiera ha posto la parola “fine”, trasportando le imbarcazioni sequestrate presso il vicino porto di Baia. I proprietari delle stesse, adesso, dovranno rispondere di “occupazione abusiva di area demaniale”, reato di natura penale.

Foto4418Adiacente allo spazio in questione, ben visibile passeggiando lungo via della Shoah, si evince anche una sorta di area rettangolare delimitata alla base da una spiaggetta libera, lungo i lati da spesse mura e dai pontili di un concessionario privato, ed in alto dal mare aperto.

Al centro di tale perimetrazione, così come si evince da apposita documentazione comunale (Settore Demanio), dovrebbe essere lasciato uno spazio pari a 700 mq circa (fino all’ultimo pontile in muratura ad oggi fatiscente) per l’attracco gratuito di barche di proprietà dei “residenti e pescatori amatoriale”.

Ma il caos, scaturito dalle mancate decisioni municipali, è totale: non è infatti prevista un’attività di “rubricazione” da parte dell’ente pubblico. In detta zona riservata a “residenti e pescatori amatoriali”, non si è ancora provveduto, così come avviene in altre zone di Bacoli (vedi Poggio e Marina Grande), a  richiedere ai cittadini che usufruiscono dell’area, di depositare al Comune una documentazione che attesti le “generalità” delle imbarcazioni.

In più nulla è stato fatto per predisporre appositi vincoli che individuino i parametri entro cui far rientrare i natanti che possono effettivamente attraccare gratuitamente nello specchio d’acqua libero di Casevecchie. 

Uno stato d’impasse che, tra silenzi e promesse da marinaio, tende poi ad alimentare il proliferarsi di condizioni d’illegalità promosse da chi, finché gli è concesso, approfitta della torbida condizione proponendo il proprio servizio, spesso a titolo oneroso, sostituendosi di fatto allo Stato latitante.

Ma l’assenza dell’ente pubblico, ad un’analisi più approfondita della realtà dei fatti, rasenta addirittura il ridicolo.

Foto4419Il Comune di Bacoli, dall’anno 2005, è titolare di una concessione demaniale marittima per l’utilizzo di uno specchio acqueo di 210 mq circa in località Casevecchie, per il posizionamento, parallelamente a via della Shoah, di un pontile da ormeggio natanti da parte di pescatori amatoriali. Concessione per cui l’intera popolazione di Bacoli paga una cifra superiore ai 1100 euro all’anno

“E’ dovuto come canone all’Erario per l’anno 2011 la somma di euro 944,26 salvo conguaglio oltre l’Addizionale del 10% pari a euro 94,43, da versarsi sul c/c postale dell’Ente e la relativa polizza fidejussoria assicurativa pari a 100 euro, per un totale di euro 1.138,69, salvo conguaglio”, recita la determina n.418 dello scorso 04.08.2011, a firma del responsabile del VI Settore.

Quindi i bacolesi pagano da sei anni per un pontile che, in realtà, non esiste. Lo stesso che, acquisendo la planimetria dell’area, risulta essere presente con tanto di disegnino fatto con metro e matita. Esistente su carta, ma mai visto nella realtà.

Disegno oneroso che, sinora, è costato alla comunità una somma pari a 7000 euro circa in sei anni.

Condizioni tipiche di questo paese dell’assurdo e del ridicolo, utili però per meglio comprendere un concetto oramai consolidato nelle menti di tutti: l’unico modo per fugare condizioni cariche di presunte confusioni, madri di certe illegalità, è quello di fissare paletti con tanto di regolamenti opportuni a tutelare gli interessi dell’intera collettività.

L’assenza, voluta, di norme precise non potrà far altro che alimentare scenari nebulosi che, a discapito dei più, favoriscono l’ingordigia di pochi.

Redazione Freebacoli
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